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Bari Deejay Ten 2015

SERVIZIO FOTOGRAFICO - Cinquemila persone in maglia blu, la maglia della Deejay, un fiume di atleti, corridori, passeggiatori, amanti dello star bene, seguaci di Linus, tutti insieme appassionatamente a colorare le vie di Bari. E Bari ha risposto bene, mai vista tanta educazione per una manifestazione sportiva che pure ha impegnato le vie del centro.


Non ho corso, impegnato a far foto, ma emozionante è stata la partenza, cinquemila persone che si sono mosse, ciascuna al proprio passo, dopo il breve countdown dello speaker, una marea di coriandoli bianchi e blu ha invaso Corso Vittorio Emanuele, la gente è apparsa come non mai sorridente, tranquilla divertita, stesso sorriso che, unito ad una smorfia di stanchezza per i meno allenati, è rimasto anche all’arrivo.

Diavolo di un Linus, non so come sia riuscito a dar vita a questa enorme manifestazione non competitiva, ne avevo sentito parlare in termini entusiastici da chi era andato a Milano e a Firenze, ma viverla dal di dentro è davvero qualcosa di particolare, di incredibile.

Non c’è competizione, non ci sono isterismi, ma comunque ci su muove, si corre, si corricchia, si cammina e ci si diverte. Un organizzazione (quasi) perfetta, una macchina che muove tantissime persone, le coinvolge, le spinge a “esserci”, partecipare, muoversi e tornare felici a casa.

5000 iscritti, iscrizioni chiuse al martedì, altrimenti altre migliaia di persone si sarebbero aggiunte a chi ha ottenuto il pettorale. Ho visto, il sabato, gente disperata per non potersi più iscrivere, gente che cercava persino un’inutile raccomandazione per poter strappare il pettorale.

15 euro per gli uomini, 12 per le donne: una sacca e una maglia di marca, tanti coupon per il ritiro di gadgets ai vari stand degli sponsor e tanti convenzioni: a tutto ciò c’è da aggiungere la gioia, il divertimento, lo stare insieme, che non hanno prezzo.

Ha rotto abbastanza le scatole la pioggia il sabato, una giornata freddina ma soleggiata ha favorito la manifestazione la domenica, anche il tempo è stato dalla parte della Deejay.

Disponibile ma acciaccato Linus, non ha rifiutato foto e autografi, ha tenuto una conferenza stampa di presentazione il sabato pomeriggio in una sala dell’albergo dove alloggiava, ha risposto a tutte le domande, ha descritto i suoi guai fisici, il tendine d’Achille operato, ha parlato della nuova passione per la bici, ha persino mostrato (una piccola parte) lo slip da piscina che indossava sotto il jeans, a testimoniare come non riesca a stare fermo, la sua vitalità, il suo bisogno di muoversi, veloce come il suo dire dinanzi al microfono.

Bisogno di muoversi trasferito ai fans, ottimo il trasferimento della passione, ma mi ha un pochino spaventato –onestamente, il troppo fanatismo di alcuni…

Linus, figlio della nostra Puglia, qualche partente ancora dalle parti di Canosa, si è mostrato felicemente contagiato dall’entusiasmo di Bari, della Puglia, ha fatto capire che la Deejay dovrebbe oramai tenersi annualmente a Milano, Firenze e Bari, ognuna a coprire una fetta d’Italia.

Ma la domenica mattina la rivelazione, bambini, madri, padri, mogli, mariti, figli, nonni, uomini, donne, cani, tutti coinvolti allegramente in questa passeggiata da 5 o 10 km, ognuno secondo le proprie possibilità.

Hanno corso anche il Sindaco di Bari, Antonio De caro, e l’assessore allo sport, Piero Petruzzelli, hanno collaborato tutte le società baresi, insomma Bari è apparsa un città sportiva e unita.

Spero sia rimasto un bel ricordo anche nel Trio (ma oggi duo) Medusa che voleva vedere Bari e i baresi e che non hanno risparmiato battute e battutacce…

Ottimo Silvio Omodeo, coadiuvato dal nostro Paolo Liuzzi, nel ruolo di speaker.

Per un giorno niente agonismo, il ritorno alle origini di chi comincia a correre, stare bene e divertirsi, e allora pronti per le prossime Deejay, nella speranza che gli organizzatori baresi prendano spunto e portino il capoluogo pugliese al posto che merita, anche in termine di gare podistiche.

Intanto, godiamoci ciò che resta nei nostri occhi, nel nostro animo, di questo spettacolo, di questo lunghissimo fiume umano di gente allegra che corre, da oggi Bari mi sembra più bella e… in movimento.