Solo cinque edizioni, ma la Putignano on the road rappresenta già una “piccola” classica del podismo pugliese. Ben organizzata, semplice e lineare, ma capace di garantire ogni confort all’atleta, la manifestazione putignanese ha aperto anche quest’anno la seconda fase del Corripuglia, il circuito regionale di 22 prove su strada.
1313 gli iscritti, nonostante le concomitanze con la prova del circuito interregionale di corsa in montagna in Calabria, dei campionati provinciali di Bari e Foggia a San Ferdinando, e di altre gare in regione…
Notevoli gli spazi per parcheggiare, con la solita e ampia zona del mercato a disposizione degli atleti. Rapidissima la consegna delle buste contenenti pettorali e chip; poco distante si ritira il pacco gara (maglia tecnica di ottima fattura – con possibilità di cambiare la taglia nel post gara –, due utilissimi integratori e bustina monoporzione di tarallini), il tutto al costo di 6 euro. A disposizione degli atleti i bagni pulitissimi dell’antica struttura centrale; in aggiunta alcuni bagni chimici in Piazza Aldo Moro, oltre alla disponibilità dei bar centrali, tutti “sensibilizzati”.
Il pre-gara regala momenti di vera amicizia e fratellanza tra i podisti, con il ritrovarsi dopo il riposo estivo: ci si racconta delle vacanze, dello stato di salute, dei progetti futuri, delle gare in programma e, purtroppo, degli infortuni.
La partenza è intelligentemente fissata per le ore 9.00 (il miglior orario a mio modo di vedere, in ogni stagione) e allora gli atleti abbandonano per tempo la zona del raduno per le operazioni propedeutiche alla corsa.
Ben presto eccoli tornare sul Corso Umberto, già pronti, vestiti con i colori sociali, su e giù a riscaldare i muscoli o impegnati negli esercizi di stretching o in posa per i tanti fotografi presenti.
Temperatura leggermente più fresca, rispetto ai giorni scorsi, ma non fredda; cielo nuvoloso, ma senza pioggia: sostanzialmente si può correre bene.
Hanno, frattanto, lavorato i soci della Nadir on the road, la società organizzatrice: tutto è pronto, la zona partenza è delimitata da alte transenne in ferro, l’arco di partenza –arrivo spicca e domina la scena; hanno lavorato anche gli addetti Fidal, il tappeto chip è pronto per rilevare gli arrivi, per garantire classifiche corrette.
Pronti anche i Giudici che richiamano gli atleti, occorre schierarsi dietro la linea di partenza e i soci della Nadir sono tutti davanti per creare il “cordone umano” che limiti tutti i partecipanti sul punto esatto di partenza.
Manca davvero poco, c’è chi ride, chi soffre, chi rosicchia gli ultimi residui di unghie, chi fa battute, chi cerca l’ultimo allungo, chi si raccoglie – forse in preghiera – come il favorito della vigilia, Luigino Zullo.
L’ok dal percorso, il braccio del giudice capo Luigi De Lillo che si stende, il colpo di pistola e via, gli atleti invadono la strada. Sembrano tutti in forma, la partenza è davvero molto veloce, forse qualcuno non conosce le difficoltà del percorso.
A presentare la manifestazione Giacomo Polignano, non è uno speaker di atletica e si noterà la mancanza di preparazione tecnica, anche se le doti naturali e la buona disinvoltura dialettica gli permetteranno di ben cavarsela. Lo affianca a tratti, la “grande” Emma Delfine, purtroppo anche il suo ginocchio fa le bizze ed eccola lì impegnata in una sorta di commento tecnico, come Trapattoni alle partite della Nazionale di calcio.
Non stanno un attimo fermi Pippo Florenzio, il presidente, e Lorenzo Mastrangelo, il segretario, in attesa del primo passaggio degli atleti dopo circa 3 chilometri, a conclusione del giro cittadino: la loro tensione è comprensibile, dietro l’organizzazione di una manifestazione ci sono mesi di lavoro…
Ed eccoli finalmente gli atleti passare sul punto di partenza, in testa con un sostanziale vantaggio Zullo, segue Grieco, poi Cangiulli, ancora Sakine e Bianco, poi Marchitiello e Mastrodonato e … tutti gli altri.
Tra le donne comanda Labianca, segue Iania, poi Landriscina e ancora Lavarra...
Tutti concentrati e determinati, vanno ad affrontare i restanti 7 chilometri, chilometri che vanno a correre anche i liberi, che finalmente ricevono l’ok per partire.
Il percorso della “Putignano on the road” dopo la parte iniziale di saliscendi e il suddetto passaggio centrale, presenta il primo ristoro con bottigliette d’acqua e apre al tratto pianeggiante lungo la ciclabile; ma ecco di nuovo i saliscendi, la fatica comincia a farsi sentire, ma mai mollare, anche se la pausa estiva si fa sentire. Il secondo ristoro al 7,5 km sembra ridare un po’ di forze, ma appare il salitone, che costeggia l’area mercatale e sembra dare la botta finale al consumo delle residue energie. Tanti camminano, si soffre, ma chi ha ancora qualche risorsa nascosta approfitta per recuperare qualche posizione. La salita è finita, ma occorre attraversare la città vecchia, fase molto spettacolare, ma comunque difficile sull’antica pavimentazione. Gli scatti dei fotografi impongono di nascondere la sofferenza, sofferenza che oramai dura poco, ecco il Corso Umberto, che in questi momenti sembra davvero lungo, lunghissimo. Ma tante sfide si decidono allo sprint e allora viva la corsa, viva lo sforza fisico, e, con intelligenza, continuate a correre e divertirvi, solo la corsa sa donare quelle sensazioni, quel piacere, che un secondo appena dopo essersi fermati, quando fatica e soddisfazione si uniscono, fa prevalere il piacere e la voglia di tornare a correre!
In Piazza Roma, è già predisposto il ristoro finale: se riesco a veder bene, acqua, latte, mela e gelato sono il giusto premio per lo sforzo profuso.
1216 i finisher, anche se tre atleti risulteranno squalificati, per motivi differenti…
Non ce n’è per nessuno e Luigi Zullo (Bio Ambra New Age) conclude vittorioso in 31:44, arrivando tranquillo a braccia alzate quasi rallentando. Per Luigino, domenica prossima, trasferta a Budapest, per la locale mezza maratona, saremo tutti a incitarlo mentalmente. Secondo posto per il 16enne promettentissimo Vincenzo Grieco (Barile Flower Terlizzi) in 33:16; per lui non è difficile prevedere un futuro atletico radioso, se manterrà la sua umiltà, la sua simpatia e la voglia di correre e soffrire. Terzo posto per un altro sedicenne, Gabriele Cangiulli (Top Runners Laterza), in 33:34, altro allievo terribile, buona fortuna anche a te!
Allul Sakine (Taras Taranto) è ottimo quarto in 33:43, due secondi prima di Nicola Mastrodonato (Assi Trani), quinto in 33:45, finalmente di nuovo in forma. Lo stakanovista Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi) è sesto in 33:49 con la “tigre” Giovanni Marchitiello (Pedone Riccardi Bisceglie), settimo in 34:14, a precedere il compagno di squadra, l’esemplare Sabino Gadaleta, ottavo in 34:20. Altra “vecchia gloria” al nono posto, Claudio Palmisano (Dynamyk Palo del Colle) in 34:23, seguito dall’eccellente Francesco Quarato (Marathon Massafra), decimo in 34:28.
Previsioni confermate anche in campo femminile e Francesca Labianca (Atletica Carovigno) vince in 39:40 tra gli applausi della gente e di… Emma Delfine. Secondo posto per la determinatissima Maria Carmela Landriscina (Trani Marathon) in 40:42, che rimonta e supera Silvana Iania (Free Runners Molfetta), terza in 41:00, non ancora al top della forza fisica. In casa ma in trasferta, Mara Lavarra (Amatori Putignano) è quarta in 41:29, a precedere la capacissima Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), quinta in 41:47. Molto brava Antonia Chiochia (Marathon Club Statte), sesta in 42:24, sulla “dottoressa-volante” Marina Rotolo (Athletic Team Palagiano), settima in 42:39 e sull’ammaccata Melinda Pugliese (Amatori Putignano), ottava in 42:51, più forte dei dolori. La grintosa Cristina Mastrorosa (Fiamma Olimpia Palo) è nona in 43:15, con la reattiva Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), decima in 43:34.
In perfetto orario, le 11.00 circa, cominciano le premiazioni: sul palco – oltre al direttivo della Nadir on the road, la presenza del sindaco Domenico Giannandrea e di alcun sponsor, linfa vitale per queste manifestazioni.
La premiazione dei meritevoli delle categorie più giovani apre la cerimonia, ma ecco, finalmente, il giusto spazio per i due vincitori assoluti, Luigi Zullo e Francesca Labianca, bravi e belli, premiati con trofeo e ricchissima confezione di prodotti caseari.
E la stessa confezione premia ciascuno dei meritevoli di ciascuna fascia d’età, tutti davvero soddisfatti per il dono ricevuto.
Trofeo per le prime cinque società per numero complessivo di atleti giunti al traguardo: vince l’Amatori Putignano su, nell’ordine, Montedoro Noci, Atletica Castellana , Gioia Running e Happy Runners Altamura.
Qualche problema nella compilazione delle classifiche (squalifiche, atleti che attraversano più volte il traguardo, e “normali” difficoltà), impedisce la premiazione degli atleti extraregionali, ad eccezione del primo, Rocco Reale de La Fratellanza Modena, e degli atleti Fidas: premiazioni che saranno recuperate in seguito.
L’estrazione dei biglietti della locale Lotteria conclude definitivamente la manifestazione: fortunati gli estratti!
Tempo di bilanci: non considerando la bellezza di questo percorso altamente tecnico, che personalmente adoro, la Nadir On the road merita anche quest’anno sperticati elogi per la realizzazione di una manifestazione che non ha presentato alcune falla, costituendo l’ottimo viatico per la seconda parte della stagione dell’atletica pugliese 2015. E allora l’appuntamento è fra circa 365 giorni, per un’affascinante sesta edizione.