E venne il gran giorno della prima edizione della Stradynamyka…
Debutto pesante, costituendo da subito prova di Corripuglia, privilegio guadagnato sul campo nella fantastica annata passata densa di grandi risultati.
Ad organizzare la Dynamyk Fitness di Palo del Colle, società giovane, giovanissima, ma colma di grandi atleti, a cominciare dal capitano Francesco Minerva, per finire con Enzo Trentadue, tutta gente di esperienza che sa “come si fanno le cose per bene”.
E le cose per bene le hanno volute davvero fare, stravolgendo un po’ i canonici schemi delle gare podistiche regionali, cercando di creare l’evento che coinvolgesse l’intera popolazione locale. E così l’idea di farla serale, del conseguente pasta party, del conseguente concerto di una band tribut dei Modà.
Grande idea, come le grandi competizioni, ma siamo già a metà settembre, fa buio prima, l’indomani si lavora e riaprono le scuole, è ripreso il campionato di calcio r c’è il derby di Milano, tanti sono scappati via subito… Anche perché, non partecipando solo campioni, ma atleti di tutte le età e di tutti ritmi, gli ultimi atleti hanno tagliato il traguardo oltre le 20,00.
Peccato anche per i fotografi, che hanno cercato di fare miracoli nel buio, scattare a ripetizione in queste condizioni è quasi impossibile, per una volta tanti atleti resteranno senza foto.
E, allora, proprio lo spostamento serale si è rivelato un piccolo boomerang per gli organizzatori…
Quando il venerdì precedente la gara, consultando la lista, ho letto solo 914 iscritti, ho stentato a crederci, avrei scommesso sulla bravura organizzativa dei Dynamyci e non ho trovato spiegazioni, se non ripeto l’orario serale, considerando anche la collocazione centrale in regione di Palo del Colle.
Sin dall’arrivo in paese precise indicazioni ci indirizzano all’ampio parcheggio in Piazza Lenoci, dove spicca una fila di bagni chimici…. Il raduno è fissato in Piazza Santa Croce, dove con facilità si ritirano pettorali, chip e pacchi gara. 6 euro il costo dell’iscrizione, pacco gara con prodotti locali, pasta, taralli e vino, una sorta di Expo locale.
Nella stessa Piazza Santa Croce, che sarà luogo di passaggio al primo chilometro e di arrivo finale, domina l’ampio palco dove si svolgeranno premiazioni e concerto, ma si fa notare il lungo banchetto dove si svolgerà il pasta party finale, Angelica Mongelli dirige e coordina le operazioni.
Già al lavoro gli operatori Fidal nel sistemare le apparecchiature chip per gli arrivi, tutti i soci organizzatori si prodigano nel cercare di definire tutti particolari, i loro volti sono tesi e preoccupati, si tratta di un vero e proprio esame.
La partenza avverrà in Corso Vittorio Emanuele, ci separano un centinaio di metri e allora ci spostiamo sul Corso per vivere questi momenti salienti.
Tanti atleti sono già schierati ordinatamente dietro la linea, altri ridono e scherzano, altri cercano la foto, i più forti prolungano sino all’ultimo istante le operazioni di riscaldamento.
Domina la voce di Paolo Liuzzi, il microfono d’oro del Corripuglia, che invita gli atleti ad andarsi a schierare dietro l’arco gonfiabile per una sollecita partenza, non prima di aver ringraziato per tutti gli auguri ricevuti il giorno prima per il compleanno.
Tra gli inviti dei Giudici, dello speaker e… del sottoscritto, finalmente tutti gli atleti sono dietro la linea di partenza, il cordone umano dei Dynamyci li tiene a freno, fino allo sparo del Giudice: “Scatenate l’inferno”, avrebbe commentato Guido Meda, e in effetti il ritmo è davvero molto alto almeno in testa, dietro c’è chi parte rilassato e placido, con un gran sorriso, non tutti siamo campioni…
Qualche spinta e spintina in avvio, rinnovo l’invito ai meno veloci a non occupare le prime fila, invito tutti gli atleti a mantenere sempre un comportamento educato e rispettoso, mai violento e scortese, soprattutto nel confronti delle Signore atlete.
E una “ripetuta” tocca farla anche al sottoscritto per raggiungere Piazza Santa Croce per il passaggio del primo chilometro, trasferimento reso difficoltoso dalla tanta gente in strada.
Missione compiuta, arrivo quando passano i ciclisti apripista e via con le foto a iosa, cercando di beccare tutti, in minime frazioni di secondo, con i passaggi continui dei concorrenti.
In testa da subito Auciello e Guastamacchia, a piede Claudio Palmisano, Bonvino, Drame e Tedone; tra le donne è subito in testa il duo Labianca e Giustino; chiudono il plotone, tra il pubblico che ha già invaso la piazza, Samboco, Chimenti e Leonardo Palmisano.
Il percorso di 10 chilometri è sostanzialmente pianeggiante, anche se non manca qualche saliscendi proprio della morfologia di Palo; presente un ristoro con bottigliette d’acqua a metà distanza, il tracciato è blindato al traffico, tranne per gli ultimissimi che nel finale combattono il buio e le auto. Non l’ho potuto correre, ma la maggior parte dei miei “intervistati” l’ha definito piacevole e veloce, esprimendo approvazione.
Non ha problemi e, dimenticata la stanchezza dei 10 km della sera precedente al Campionato Italiano assoluti di Trecastagni, va ad imporsi sulle “sue” strade, sulle strade di casa, Giovanni Auciello, palese tesserato per l’Atletica Casone Noceto, primo in 31:28. Secondo posto, ancora un indigeno, il bravissimo Rodolfo Guastamacchia (Bio Ambra New Age), sempre molto sportivo, che esulta quasi avesse vinto e chiude in 31:53. Vecchia volpe, è terzo Gennaro Bonvino (Biancoverde Giovinazzo), sempre fortissimo, in 32:50.
Quarto, ma preceduto da grandi campioni, è Giampiero Bianco (Dof Amatori Turi), in 33:34, nove secondi prima del potente Allul Sakine (Taras Taranto), che chiude in quinta posizione in 33:43. 47 anni anagrafici ma molti di meno in corsa, Angelo Pazienza (Bitonto Runners) è sesto in 33:43, con l’ottimo Claudio Palmisano, il primo atleta della Dynamyk, settimo in 33:45. Brillante, Nicola Mastrodonato (Assi Trani) riesce a chiudere in 33:56, tenendo dietro il grintoso Giovanni Marchitiello (Pedone Riccardi Bisceglie), nono in 33:59, e il tenace Donato Masciale (Bitonto Runners), decimo in 34:01. Strappo alla regola e proseguiamo fino alla 12^ posizione, citando due ragazzi dal cuore e… dalle gambe d’oro, Ali Drame e Mimmo Tedone, entrambi della Dynamyc, rispettivamente 11° in 34:08 e 12° in 34:18.
La gara femminile si decide più o meno a metà percorso, quando la decisa Francesca Labianca (Atletica Carovigno) si stacca, prosegie solitaria e mantiene la posizione, affermandosi in 38:50. Viola Giustino (Giovani Atleti Bari), giocoforza “si accontenta” della posizione d’onore, chiudendo in 39:33, seguita da Maria Carmela Landriscina (Trani Marathon), davvero molto brava, terza in 40:01. Con il piccolo Antonio in braccio, l’arrivo di Silvana Iania (Free Runners Molfetta), quarta in 40:45, sempre gentilissima e sorridente. La pausa di un minuto circa ed ecco arrivare Giusy Fornarelli (Athletic Academy Triggiano), molto brava a gestirsi a non andare mai oltre, quinta in 42:04, a precedere la validissima Antonia Chiochia (Marathon Club Statte), sesta in 42:30, e la caparbia Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), la prima palese, settima in 42:42. Speedy-Melinda Pugliese (Amatori Putignano) è ottava in 43:06 sulla mai doma Cristina Mastrorosa (Fiamma Olimpia Palo), nona in 43:40 e sull’elegante Marina Rotolo (Athletic Team Palagiano), decima in 43:48.
850 i finisher, chiude l’87enne Leonardo Palmisano (Alberobello Running) in 1:33:14, ma la festa è per Gennaro Chimenti, Dynamyco ragazzino di 89 anni, che giunge accompagnato da tutta la squadra in 1:25:16. Tra le signore, chiude Antonietta Samboco (Bitonto Runners), un grande passato ma ancora tanta voglia di correre, in 1:16:45.
Pasta appena cotta, mozzarelle, pettole appena fritte, oltre ad acqua e succo di frutta, ristorano gli stanchi atleti: ce n’è in abbondanza e per tutti, anche chi non centra con la gara podistica partecipa attivamente a questa fase.
Prima di passare alla fase delle premiazioni, devo evidenziare la nota dolente dei tagliatori o presunti tali: per evitare questa pessima “abitudine” antisportiva con conseguenti polemiche, contrasti, liti e note sui social network, è lampante l’esigenza di un controllo chip intermedio, o almeno, dato il gran spiegamento di giudici in ogni manifestazione, il vecchio controllo manuale in uno o più punti a sorpresa, con due-tre giudici, magari muniti di telecamera, che garantirebbe la certezza dell’onesta prestazione di tutti, senza dubbi.
Tornando allo sport, non dura molto l’attesa per la pubblicazione delle classifiche e l’inizio delle premiazioni: ben condotte da Paolo Liuzzi, si comincia dai primi arrivati, Auciello e Labianca. Una gran quantità di premi per loro, dal cesto al soggiorno-vacanza per due persone, tanto da dover chiedere aiuto per portare via tutto… E così si passa alle categorie, allargate, per le più numerose, fino ad otto premiati: premi alimentari per tutti, per i primi di ciascuna fascia di età anche il soggiorno-vacanza…
Ultimo atto la premiazione delle società: vince la società organizzatrice, la Dynamyc, che elegantemente cede il proprio premio alla Bitonto Sportiva, originariamente seconda, i cui soci festeggiano soddisfatti. Ed è festa anche per la Gioia Running, terzi e gioiosi, seguiti dalla corazzata Assi Trani, quarta, e dall’immancabile Montedoro Noci, quinta.
E’ il momento dei saluti, il microfono passa ai musicisti, tra loro anche un ottimo podista, Marco Leva…
Organizzazione positiva ed esperta, francamente non sono sembrati assolutamente all’esordio… Sono convinto che la seconda edizione, spostata al mattino, registrerà anche il meritato successo in termini di iscrizioni. Il solco è ormai tracciato, non resta che proseguire così…