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Casamassima Stramaxima 2015

Ventottesima edizione della Stramaxima, in quel di Casamassima, a pochi chilometri da Bari: classica del podismo regionale, conferma l’ottima organizzazione che la contraddistingue da anni.

Non è, però, più prova di Corripuglia, non ospita –come lo scorso anno – il Campionato regionale, e il calo degli iscritti è notevole: solo 540 a fronte degli oltre 1600 del 2003 e i 1000 del 2004!

Dispiace, dispiace non solo agli organizzatori, dispiace a chi come me è presente “da sempre”, dispiace a chi ne apprezza le virtù…

Da sottolineare che la Stramaxima, gare nazionale, era valida anche come prova del Campionato Nazionale dell’Aeronautica Militare.

Il palcoscenico della manifestazione è, come da tradizione, la centralissima Piazza Moro: già montato l’ampio palco, gli addetti si preoccupano di definire ogni particolare. Francesco Nanna - il presidente della Manzari, Nicola Dongiovanni - il cuore pulsante della manifestazione, come tutti gli altri soci, sfrecciano dappertutto per non lasciare nulla al caso.

E’, intanto, già iniziata la distribuzione dei pettorali e dei chip, che gli atleti ritirano rapidamente versando la quota d’iscrizione pari a 6 euro, incredibile uno in meno rispetto alle ultime edizioni. E il pacco gara mi sembra più ricco, con due bottiglie di vino, due bustine di taralli (una di tradizionali e una di zuccherati), una bustina di integratore.  

Il caffè offertoci dal mitico Vito Sansolino, amico – “rivale” di tanti anni, quando la competizione andava di pari passo con la stima, l’amicizia e la correttezza, ci sveglia definitivamente.  

A disposizione degli atleti la palestra della vicina scuola elementare con annessi bagni: più volte ripeterà l’invito Paolo Liuzzi, il frizzante speaker della manifestazione, onde evitare scene poco edificanti e incivili.

L’orario di partenza è fissato per le 9.45: da più edizioni gli organizzatori mi hanno spiegato che, per coincidenze di autolinee che fanno tappa a Casamassima, non è possibile anticipare; per fortuna, la giornata non è caldissima, si sta bene, anzi è una fortuna che qui non piova.

Davvero tanti i fotografi, una categoria che cresce in gara in gara: se si continua così c’è da chiedersi chi correrà… Certo, l’odierno concorso fotografico legato alla manifestazione può giustificare, almeno in questo caso, questa elevatissima percentuale, personalmente, se le ginocchia me lo (ri) permettessero, preferirei indossare la canotta e le scarpette!

Doppio arco gonfiabile sul viale di partenza, pian piano gli atleti si vanno a schierare sul punto di partenza, ben gestiti dal cordone umano degli addetti della Manzari.

I più forti, i protagonisti arrivano, al solito, all’ultimo istante; non mancano nelle prime fila, i soliti esaltati, gente dal passo lento che si deve schierare davanti, creando rallentamenti e rischi di caduta. A fare da apripista un gruppo di ciclisti, partenza in perfetto orario, nessun inconveniente e gli atleti sprintano da subito a mille. Partenza ritardata per i due atleti della S.S. Lazio, Barnaba e Gisonna, che si lanciano al recupero, le foto sono tutte per loro.    

Il percorso è il solito, noto e collaudato da tante edizioni, con iniziale giro cittadino di circa 1,5 km e passaggio sul punto di partenza, con la gente ad applaudire, la citazione di speaker Liuzzi, e le tante foto.

Luigino Zullo, favoritissimo della vigilia, è subito in testa, segue Miccoli, poi Redi, Bianco, Dedonato, Musardo e Pomarico; al femminile, in testa Landriscina, seguono Colucci, Cirielli, D’Adamo, Rotondo e Russo.

Gli atleti imboccano via per Sammichele e pian piano sono fuori dal paese, ecco il primo cavalcavia e il ristoro con bottigliette d’acqua, sono già al 3° km. Si prosegue lungo la complanare della Statale 100, il giro di boa e si è sulla complanare opposta, il 6° chilometro, si sale leggermente, il secondo cavalcavia all’incirca all’ottavo chilometro, il secondo ristoro e il ritorno su via per Sammichele. La città si è svegliata e non manca il pubblico, un incitamento serve per ritrovare un po’ le forze e gli atleti proseguono; in lontananza si vedono i due archi, ecco il viale, il primo arco, il tappeto rosso, gli scatti dei fotografi, la voce di Paolo, i fotografi “ufficiali” sull’arrivo, il secondo arco e il bip del chip, è finita anche questa. I giudici rilevano il numero di pettorale, tutto si svolge in perfetto ordine.

Gli arrivi: chi saluta, chi ringrazia, chi esulta, chi bestemma, anche la corsa – come il resto della vita – dona varie sensazioni pur sullo stesso, identico percorso.

Giampiero Deralvi (Atletica Amici Villa Castelli) si ferma prima di tagliare il traguardo e mi dice del gran lavoro svolto dai ciclisti che hanno portato acqua a tutti i concorrenti, lodando l’organizzazione della manifestazione…

Non tradisce le previsioni e Luigino Zullo (Bio Ambra New Age), reduce dalla mezza maratona di Budapest, s’impone in 31:51: spettacolare e anticonformista come sempre, è “capace” anche di far cadere la corona d’alloro che tradizionalmente cinge il collo del vincitore di Casamassima, perdendo, poi, anche diversi secondi per raccoglierla e portarla all’arrivo. Brillante prestazione anche per Daniele Miccoli, (Atletica Carovigno), primo degli atleti dell’Aeronautica, al traguardo in 32:12, seguito dall’ottimo Antonio Redi (Team Francavilla), terzo in 32:59. Il prestante Vito Perta (Paolotti Martina) è quarto in 33:39, un secondo prima del forte Giuseppe Dedonato (Atl. Sprint barletta), quinto. Stefano Musardo, salentino tesserato per la Toscana Atletica Futura, è sesto in 34:02, seguito da “duracell” Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi), settimo in 34:25, e dal potente Cosimo Pomarico (Oriabikerun), ottavo in 34:57. Molto bravo, Marco Calò (Running People Noicattaro) si piazza in nona posizione in 35:13, seguito dal deciso Mimmo Baccaro (Atletica Polignano), decimo in 35:19.

Iscrive il suo nome per la prima volta nel prestigioso albo d’oro della Stramaxima (come Luigi Zullo), la determinata Maria Carmela Landriscina (Trani Marathon) in 40:25; secondo posto per Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo), seconda in 40:57 e lontana dagli abituali standard, con Marisa Russo, in progressiva rimonta, terza in 42:36. Sempre costante, Filomena D’Adamo (Bitonto Runners) è quarta in 43:43, seguita dalla brava Valeria Cirielli (NAF Acquaviva), quinta in 44:04, e dalle tenace Maria Rosa Valerio (Quelli della Pineta Bari), sesta in 44:07. Ancora “Quelli della Pineta” con la capace Annelisa Rizzello, settima in 44:41, sulla coriacea Cinzia Cea (Runners del Levante), ottava in 44:59, sulla raffinata Adriana Dammicco (Cus Bari), nona in 46:15, e sulla “novità” Vincenza Petruzzelli (Quelli della Pineta Bari), decima in 47:03.

483 gli arrivati tra i quali Vito Cessa, tesserato per la Manzari, al traguardo in 52:58, il Sindaco di Casamassima!

E proprio alla presenza del Sindaco e di diversi Colonnelli dell’Aeronautica, cominciano sollecitamente le premiazioni. Si parte dai vincitori assoluti, Zullo e Landriscina, che ricevono un dipinto, uno zainetto contenenti prodotti alimentari (quelli del pacco gara…) e la canotta celebrativa dell’odierna vittoria; trofeo, zaino e ancora canotta per Daniele Miccoli, secondo assoluto, ma primo tra gli atleti dell’Aeronautica. La cerimonia prosegue con i vincitori della prova dell’Aeronautica, divisi per fasce di età, che ricevono trofeo e zaino. Dopo una scambio di targhe tra organizzatori, Sindaco e Aeronautica, si passa alla premiazione propria della Stramaxima: si comincia dal mitico Gennaro Chimenti, 89 anni, che riceve una statua in cartapesta e lo zaino, per passare ai meritevoli di tutte le fasce d’età con zaino per ciascuno di loro. Da segnalare che tutte le donne finisher sono premiate e premiato è anche l’atleta di Palo, Nico Giannoccaro, che ha corso con l’handbike.

Ultimo atto ufficiale, la premiazione delle società: vince la 3^ Regione Aerea su, nell’ordine, Atletica Adelfia, Bio Ambra New Age, Amici Strada del Tesoro e Gioia Running, che ricevono un dipinto di un Maestro locale. Da segnalare che la Manzari Casamassima, società ospitante, in realtà terza, ha rinunciato signorilmente al premio.

I saluti di Paolo Liuzzi chiudono definitivamente la manifestazione, rimandando al 2016.

Promossa l’organizzazione, “bocciati i numeri”, si dovranno studiare soluzioni per riportare in alto la Stramaxima: l’ingresso nel programmato circuito di gare del barese o il ripristino di una formazione forte capace di guadagnarsi il Corripuglia mi sembrano le soluzioni più immediate.

Noi, intanto, c’eravamo anche quest’anno…