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Casalini Trail dei Colli 2016

SERVIZIO FOTOGRAFICO

 

Quale runner non si entusiasmerebbe dinanzi alla possibilità di passare la Pasquetta correndo per 21 km (e passa) in un unico giro tra trulli, masserie, uliveti, vigneti, pini, lecci e ginestre della splendida natura della Valle d’Itria, in Puglia?

 

Francamente, se avessi potuto, avrei con molto piacere mandato al diavolo la macchina fotografica e conseguenti foto (ruolo oramai sempre più inflazionato, potenza dei social network) e mi sarei messo a correre; non potendolo fare, mi son dovuto accontentare di essere presente e ritrarre chi correva…

 

Grazie alla sinergia con l’ottimo Pasquale Pignatelli, altro atleta che gli infortuni consegnano al ruolo di speaker, ho potuto, oltre che alla partenza e all’arrivo, esser presente brevemente al 4° km e in maniera prolungata al 5° km e mezzo, godendomi, panorami, sforzi, sudore, sacrificio e voglia di correre dei concorrenti. Mia moglie ha ritratto gli atleti prima al 9° km e poi a circa 500 metri dall’arrivo cercando, come nostro costume, di lasciare un ricordo a tutti, ma proprio tutti i partecipanti.

 

Terza edizione del Trail dei Colli – Ecomaratonina di Casalini, una frazione di Cisternino, dove ancora si può vivere e respirare… come una volta. Ad organizzare l’Atletica Casalini, la società presieduta dell’aitante dottor Luca Convertini, che di belle manifestazioni in questo territorio ne ha organizzate tante nel corso degli anni.

 

Ben disposto anche il clima che ci permette di godere in un’ottima giornata per correre: non piove, la temperatura è mite ma non troppo, il vento non è forte…

 

10 euro il costo dell’iscrizione, in cambio - oltre al pettorale – una maglia tecnica di ottima fattura: qualcuno si lamenta, ma quando andiamo “fuori” va sempre tutto bene.

 

Distribuzione di pettorali e maglie che avviene in un ampio locale, le operazioni sono rapide, comprese le iscrizioni alla non competitiva di 11 km circa.

 

Questa manifestazione, gara nazionale Fidal, rappresenta la 3^ tappa del circuito brindisino “Sulle Vie del Brento”, ma soprattutto è il 1° Memorial “Nicola Convertini”, un ragazzo sottratto troppo presto, a sedici anni, alla vita e alla sua voglia di fare sport.

 

E’ il tempo di cambiarsi, per questo piccolissimo borgo è una mattinata senz’altro eccezionale, sono giunti, potendoli contare, più visitatori degli abitanti!

 

Frattanto gli atleti si cambiano e raggiungono il tradizionale punto di partenza, in Via Panza. Si riscaldano e si avvicina l’orario di partenza, previsto per le ore 9.00. A disposizione dei corridori un bagno nella villa attigua, qualche bagno chimico avrebbe evitato l’alto ricorso alla campagne circostanti.

 

Un minuto di raccoglimento per ricordare Nicola, lo sparo del Giudice e gli atleti vanno via. Parte anche la non competitiva, e solo in questo momento si avviano anche i quattro iscritti della Bitonto Runners, con in testa il presidente Francesco Mastromarino, giunti clamorosamente in ritardo.

 

Con buon passo raggiungono presto gli ultimi; chiude il plotone, il buon atleta locale Francesco Miuli, che riveste questo ingrato compito per incarico e non per passo: lascia passare anche i quattro bitontini e riprende il suo posto davanti all’ambulanza.

 

Si parte da 256 metri sul livello del mare e si arriva al tetto massimo di 358, il problema è che la pendenza cambia continuamente, si sale e si scende, si scende e si sale. Il percorso - per chi ha ambizioni di classifica - è da specialisti, occorre essere allenati e avere quelle caratteristiche fisiche e di adattamento che questa tipologia di gare in natura richiede.

 

275 erano gli iscritti domenica sera, tra questi guida il plotone il buon Giuseppe Moliterni, seguito da Giampiero Bianco e Carl Victor Rice, inglese del San Michele Salentino. Tra le donne, guida un’altra specialista, l’ottima Lidia Mongelli, il cui distacco è in progressivo aumento sulla seconda, l’indomita Teresa Lelario.

 

E’ vero che il percorso non è facile, è vero che si fatica, ma si può godere di panorami, di profumi quasi introvabili, vale davvero la pena esserci e smaltire in questo modo il pranzo del giorno prima e guadagnarsi quello odierno.

 

Al verde si aggiunge spesso il bianco delle masserie e dei Trulli, la gente è al solito ospitale e festeggia i partecipanti. Una festa, spartana, naturale, ma una festa, una gara che resta dentro e che riporta… alla successiva edizione.

 

Frattanto sul traguardo attendiamo il vincitore, l’attesa dopo circa un’ora e mezza è interrotta dall’arrivo, inaspettato, di Giampiero Bianco, la punta di diamante della Dof Amatori Turi, che conclude in 1:30:35. Complimenti al vincitore, ci si chiede cosa sia successo a Moliterni e la risposta la fornisce proprio l’interessato qualche minuto dopo, mentre taglia il traguardo a braccia alzate, confessando di aver sbagliato strada. Dispiace per il buon Giuseppe, il presidente della Gravina festina lente!, organizzatore di due trail nella sua Gravina e a Ruvo, avrebbe vinto senz’altro, mentre chiude secondo in 1:33:33. Nessuna variazione per il bronzo, l’inglese Carl Victor Rice, della Runners San Michele Salentino, è terzo in 1:34:07.

 

Altro presidente al traguardo è il poderoso Pietro Argentiero del Team Francavilla, che è quarto in 1:34:28, davanti al forte Valerio Vinci della Nadir on the road Putignano, quinto in 1:37:27, e al potente Mario Bello (Atletica Capo di Leuca), sesto in 1:35:27.

 

Settima assoluta, prima donna, forte, ma forte davvero, Lidia Mongelli (Correrepollino), in generosa rimonta, conclude in 1:35:42.

 

Ottavo, settimo uomo, è il lucano Giovanni Andrulli (Ibitolossi Montescaglioso) in 1:35:43, a precedere un tris di prestanti atleti salentini: Salvatore Colazzo (Podistica Copertino), nono in 1:36:32, Luigi Nuzzo (Club Correre Galatina) e Alessandro Negro (Atl. Capo di Leuca), decimo ed undicesimo, entrambi in 1:36:39, a chiudere la top ten maschile.

 

Al femminile, argento per la bravissima Teresa Lelario (Assi Trani) che taglia il traguardo in 1:47:22, precedendo la volitiva Francesca Lubelli (tre Casali San Cesario), bronzo in 1:48:16. Fuori oggi dal podio, ma per anni leader pugliese di questa tipologia di percorsi, Emma Delfine (Nadir on the road Putignano) è quarta in 1:49:25, con la bravissima Camilla Lenti (Atl. Castellana), quinta in 1:51:41. Irrefrenabile, Melinda Pugliese (Amatori Putignano) è sesta in 1:52:32, con Marisa Russo – reduce dalla Ferrara Marathon – settima in 1:54:41. Famiglia al seguito, mai doma, Roberta D’Alba (Barletta Sportiva) è ottava in 1:57:04; qualche minuto di attesa per veder arrivare le ultime due brillanti componenti del lotto della prime dieci donne: è nona Giuseppina Magri (Team Francavilla) in 2:01:43, è decima Antonia Maccuro (Atl. Monopoli), in 2:02:49 (che subito riparte per recuperare il marito ancora in gara!).

 

258 i finisher: chiudono il plotone l’infortunata ma comunque presente Angela Gargano (Bitonto Sportiva) – il cui arrivo è commentato al microfono dal marito Michele Rizzitelli -, il duo di Latiano, Margherita “Diavoletta” Caforio e Emanuele Carbone, e il già citato Francesco Miuli, addetto a chiudere il plotone.

 

Tra i partecipanti, lasciatemi citare Paolo Liuzzi, la voce del podismo pugliese: l’ottimo Paoletto deve essersi sentito a disagio senza microfono, magari avrà commentato “minuto per minuto” la sua prestazione.

 

Una bustina contenente un’arancia, una bottiglietta d’acqua e una di the, costituisce il ristoro finale; gli atleti provvedono a cambiarsi e a prepararsi per le premiazioni finali.

 

Da segnalare immediatamente che per fraterno e sportivissimo accordo tra i primi due arrivati, Giampiero Bianco, primo a tagliare il traguardo, si relega in seconda posizione, accettando che Giuseppe Moliterni – secondo per un banale errore di percorso – diventi il vincitore effettivo oltre che morale…

 

Diversi gli errori di percorso, molti partecipanti lamentano il fatto che le indicazioni – pur presenti – non fossero del tutto visibili, che un addetto avrebbe mal indirizzato gli atleti con conseguenti tagli che avrebbero un po’ falsato la classifica soprattutto femminile. Peccato, ma ricordato che in questa tipologia di gare occorre molto “occhio” per rilevare anche il minimo segnale, senz’altro per le future edizioni gli organizzatori provvederanno a migliorare; io quest’anno non l’ho corsa, ma nelle prime due edizioni ricordo di non aver avuto alcun problema.

 

All’interno dell’ampio locale dopo si era svolta la distribuzione dei pettorali nel pre-gara, si effettua la cerimonia di premiazione: è presente il Sindaco di Cisternino, Donato Baccaro, che ringrazia i partecipanti ed accompagnatori; presenza lampo anche del presidente della Fidal Brindisi, Michele Cuoco, che per impegni di lavoro abbandona presto la sala. Breve discorso del presidente - organizzatore Luca Convertini, che, con il suo consueto stile, dopo aver ribadito che le segnalazioni sul percorso erano comunque presenti, vuole ricordare soprattutto il “sorriso di Nicola”, il ragazzo scomparso al quale era dedicato, e lo sarà per sempre, il trail. Apparizione fugace anche del 92enne locale Piero Parisi, il grande Piero continua a correre!

 

E cosi dopo la premiazione dei primi tre uomini (Moliterni, Bianco e Rice) e delle prime tre donne (Mongelli, Lelario e Lubelli), con trofeo, zainetto e bottiglia di vino, si passa alle varie categorie con i meritevoli che ritirano il simpatico zainetto contenente una bottiglia di vino. Da segnalare, anche in questa occasione, un gesto di grande sportività: Annamaria Patronelli - chiamata tra i premiati – confessa di essere partita per partecipare alla 11 chilometri, di essere stata mal indirizzata sul percorso della 21, “fermandosi” a 19 km e dunque rifiutando con tanta onesta il non meritato premio che va alla legittima vincitrice.

 

Ultimo atto ufficiale, la consegna del trofeo per la prima società, il Team Francavilla, risultato primo in 4:53:53 nella speciale graduatoria con classifica ottenuta sommando i tre migliori tempi individuali della classifica generale. Solo citazione per l’Atletica Capo di Leuca, seconda, e per la Barletta Sportiva, terza.

 

I saluti di chiusura del bravissimo speaker Pasquale Pignatelli e via, ognuno per la propria destinazione, per il meritato pranzo.

 

Il mio giudizio finale non può che essere positivo, non fosse altro per aver occupato una data che in Puglia, altrimenti resterebbe malinconicamente vuota. Poi è una gran bella gara, con un percorso meraviglioso! Per le prossime edizioni, soprattutto, se si manterrà la status di gara nazionale, per evitare ogni intoppo, sarà bene aggiungere ulteriori segnalazioni e qualche addetto in più nei punti critici del percorso, magari anche un apripista in bici per il primo, evitando ogni polemica.

 

Intanto, un grazie all’Atletica Casalini per aver dato un senso alla nostra Pasquetta e, spero, l’arrivederci all’anno prossimo!