You are now being logged in using your Facebook credentials

Mottola Strapanoramica Mottolese 2016

SERVIZIO FOTOGRAFICO

 

Il coraggio di cambiare: questo il titolo da poter dare alla cronaca relativa alla 24^ edizione della Strapanoramica Mottolese, una delle classiche del podismo regionale pugliese, che si è svolta domenica scorsa a Mottola, in provincia di Taranto.

Si è passati, infatti, dalla centralissima e tradizionale Piazza XX Settembre, alla più periferica Via Matteotti, nella zona denominata “Le Terrazze del Mezzogiorno”, con vista panoramica sui Comuni limitrofi.

Confesso subito che la logistica ne ha guadagnato con spazi più ampi per parcheggiare, vicina ed immediata consegna di pettorali e pacchi gara, l’ampio palco predisposto, e, soprattutto, la sede stradale di partenza/arrivo ben più larga e comoda a beneficio di tutti, dagli atleti ai giudici, ai fotografi.    

Pacco gara consegnato con l’aggiunta di un solo euro in più rispetto ai cinque dell’iscrizione base, contenente una simpatica canotta tecnica arancio e alcuni integratori.

A disposizione degli atleti alcuni bagni chimici posti nella zona più alta e verde, molto bella e particolare, magari da gestire e pulire un po’ più per offrire uno spettacolo davvero degno di tal nome.

L’organizzazione è a cura della locale associazione “Correre è salute”, presieduta dalla combattiva Maria Ciquera, che può contare su un gruppo di soci che ho visto unito e pronto a sacrificarsi per la miglior riuscita della manifestazione.

Giornata di caldo afoso, e sarà questo il peggior nemico dei partecipanti, dato che si suda anche stando fermi; poi la durezza del percorso, ma Mottola si conosce bene, non è in piano, presenta dura salite e velocissime discese, l’importante è aver coscienza dei propri mezzi e delle proprie capacità senza strafare.

375 gli iscritti al termine previsto da regolamento: purtroppo nelle fasi pre-gara si procederà ad iscriverne altri last-minute, con conseguenti polemiche post-gara, sulla validità e sul rispetto delle regole…

Da aggiungere gli iscritti “liberi” partecipanti alla non competitiva, sicuramente circa trecento, che portano un pettorale generico, senza numero, non essendoci graduatoria, ma solo l’estrazione di alcuni premi.

Manca, purtroppo, un vero e proprio speaker, con la presidentessa Marisa che, in alcuni frangenti, si sobbarca anche questo ruolo.

Indossate le divise sociali, spillato il pettorale, riscaldati i muscoli al punto giusto, man mano gli atleti si sistemano dietro la linea di partenza, sotto lo sguardo attento dei Giudici. Sede stradale ampia, non ci dovrebbero essere problemi, il plotone dovrebbe presto e con facilità scorrere e diradarsi. Il cordone umano dei soci della società organizzatrice contribuisce a tenere fermi gli atleti dietro la linea bianca, fino alla sparo del Giudice che li libera e dà il via alle ostilità.

Pochi metri e fragorosa caduta di Angelo Pazienza: una spinta, uno sgambetto, fatto sta che il buon Angelo rischia davvero di farsi male e, rialzatosi, nonostante ematomi ed escoriazioni varie, comincia una fantastica e “innervosita” rimonta.

L’occasione è propizia per ricordare agli atleti meno agonisti, più da ritmo lento, di lasciare con coscienza le prime fila di partenza ai più veloci, evitando di mettere a rischio la propria e l’altrui incolumità.

Percorso tecnico di circa 8500 metri che in gran parte ripete quello tradizionale, affrontato per tanti anni, chiaramente con distribuzione differente rispetto al solito: restano nella mente di chi ha corso l’ostica salita posta all’incirca al 4° chilometro e le scale del “Tintore”, anche se l’intero tracciato è tutto da correre, gustare, soffrire, apprezzare e... maledire.

Interamente blindato al traffico, con doccette nebulizzatrici, doppio ristoro con bottigliette d’acqua, tanta gente ad applaudire e a partecipare agli sforzi degli atleti, lascia soddisfatti e affaticati i partecipanti.

Viale di arrivo, come detto ampio, un po’ limitato dall’arrivo contemporaneo dei liberi che si cerca di appartare dai tesserati Fidal, operazione impossibile quando lo sprint è oramai lanciato: per le prossime edizioni, oltre alla speranza di veder anche i “liberi” tesserati alla Federazione, sarebbe meglio anticipare l’arrivo dei non agonisti.

Secondo l’anno scorso, non poteva che migliorare e il 17enne Gabriele Cangiulli, laertino tesserato per la Barile Flower Terlizzi, va a conquistare il meritato trionfo aggiudicandosi la vittoria. “Ama le salite”, mi racconta il suo mentore e scopritore Lino Tucci, speriamo che Gabriele mantenga per sempre l’umiltà, lo spirito di sacrificio che possiede, per una vita densa di successi.

Secondo posto per l’ottimo Francesco Quarato (Team Pianeta Sport Massafra), che – pur deluso per l’inaspettata presenza del vincitore - accetta sportivamente il verdetto della “strada” e si prepara a nuove imprese; terzo posto per il prode Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi).  

Quarta posizione per il bravo Nicola Tucci (Gioia Running) che precede il rimontante Angelo Pazienza (Dynamyk Palo del Colle), capace di guadagnare posizioni su posizioni dopo il tanto tempo perso per l’iniziale caduta e relativi dolori; sesto l’aitante Giuseppe Lacarbonara (Podistica Talsano), con il “classico” Gianfranco Dellaccio (Montedoro Noci), settimo, e il capace Vito Pavone (Atletica Don Milani), ottavo, a seguire. Completano l’odierna top ten maschile, il valido Stefano Todisco (San Giovanni Bosco Palagianello), nono, e l’abile Angelo Michele Saulle (Valle d’Itria Locorotondo), decimo.

In campo femminile, in trasferta, quasi in sordina, taglia per prima il traguardo l’ottima Francesca Battacchi (Podistica Pontelungo Bologna); completano il podio, la valente Silvia Acquaviva (Paolotti Martina Franca), seconda, e la decisa Marina Rotolo (Athletic Team Palagiano), terza.

Reduce dalle lunghe e in preparazione per altre, rallenta un po’ ed è quarta Erica Delfine (Amatori Putignano) giunta spalla a spalla con la sempre più brava Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), quinta; la fattiva Filomena d’Adamo (Bitonto Runners) è sesta davanti alla piacevole novità Annalucia Crispino (3^ Regione Aerea Bari), settima, e alla lucana Irene Susino (Podistica Amatori Policoro), ottava. L’elegante Graziana Ascoli (Athletic Team Palagiano) è nona, con la determinata Angela Vinciguerra (Atletica Monopoli) che chiude la lista delle prime dieci signore al traguardo.

343 gli arrivati; da aggiungere 3 atleti squalificati per aver indossato in modo non corretto il pettorale.

A chiudere la lista degli arrivati, in campo maschile, l’esperto Giovanni Buzzotta (Atletica Polignano), ormai categoria M75, e, in campo femminile, la walker Lucia Giannotta a rappresentare il gran gruppo di “camminatori veloci” del Team Pianeta Sport di Massafra.

Un ricco ristoro finale attende gli atleti: sacchetto con acqua e frutto, piattino con focaccia e mozzarelle, vasetto di yogurt e gelatino, sembra essere tornati ai mitici ristori della “vecchia” Strapanoramica.

E mentre i giudici provvedono ad elaborare le classifiche, tutti gli atleti si spostano verso il palco, dove più tardi, dopo le premiazioni, partirà la seconda parte della serata con la musica della locale radio Farfalla, esibizioni di scuole danza e i tanti stand enogastronomici dove gustare specialità locali.

Ma, intanto, tutto è pronto per la cerimonia di premiazione che si apre, un po’ a sorpresa, con il riconoscimento per le prime tre Società che hanno portato più atleti al traguardo. Vince l’Athletic Team Palagiano con 35 presenze, su Gioia Running (23) e Atletica San Giovanni Bosco Palagianello (20), tutte premiate con ricchi cesti di prodotti alimentari.

E’ il momento del vincitore: premiato dal locale Sindaco, Luigi Pinto, e dall’assessore allo sport, Giovanni Bello, sale Gabriele Cangiulli, che ritira la targa per il vincitore intitolata al ricordo di Francesco Ciquera, agente di polizia morto in servizio, iscritto alla società organizzatrice, del quale si celebra il 9° memorial, oltre a vari premi in natura e tanti complimenti.

Si procede a ruota con i primi tre atleti di ciascuna categoria che ricevono monili o prodotti tecnici; a seguire la consegna della targa del 14° memorial Angelo Quarato che va al primo libero, nell’occasione il grande grandissimo Michele Vestita, libero perché oramai trasferito in Germania per motivi lavorativi. Premiazione anche per i prime tre atleti donatori di sangue (Stefano Todisco, Domenico Dalena e Gerardo Di Castri tra gli uomini, Antonella Donvito e Domenica Chimienti tra le donne).

Il saluto del Sindaco e dell’Assessore allo Sport, davvero esemplari nel rimanere fino alla conclusione delle cerimonia e, infine, dopo i ringraziamenti della presidentessa Maria Ciquera, le ultime estrazione per i liberi e il via al dopo gara.

Giudizio finale: manifestazione decisamente positiva, ho ammirato la voglia di cambiamento costruttivo messo in atto da questa società che si prepara alla 25^ edizione dando una svolta propedeutica per tornare agli antichi fasti.

E, sono convinto che, a breve, tornerà a crescere anche il numero di iscritti…