Tra risultati, piazzamenti, crono e chilometri, un pomeriggio d’estate la corsa può diventare puro divertimento, stare in movimento con altre percorse senza competizione e rivalità.
Se aggiungi che al ristoro ti offrono bicchieri di birra, che devi (quasi) necessariamente bere, l’euforia aumenta.
Se partecipano gruppi organizzati e, taluni, mascherati, allora davvero si corre, si ride, si beve, ci si diverte.
Sabato scorso, 23 luglio 2016, a Triggianello, una frazione di Conversano, in provincia di Bari, l’associazione culturale Tribirra.it, con la collaborazione tecnica dei validissimi Margherita Sisto e Francesco Fanelli, ha organizzato la prima edizione della Birratona, manifestazione non competitiva ludico motoria a carattere goliardico, su di un percorso cittadino e pianeggiante di un chilometro da percorrere 7 volte, con andatura libera. Particolarità, il punto ristoro fornito di birra artigianale, bionda e rossa, e acqua.
La partecipazione era riservata a persone maggiorenni, con iscrizione fissata a 8 euro per la partecipazione alla “Birratona” (con pacco gara – t-shirt celebrativa e tarallini – oltre il bere ai sette passaggi) o a 15 euro, con l’aggiunta di doppio buono consumazione (mangiare e… birra) al Birranova Beer Fest, tradizionale festa locale della birra, cui la Birratona è, da quest’anno, entrata a far parte del cartellone degli eventi. Oltre duecento gli iscritti.
Davvero difficile raccontare la vestizione del gruppo di “tirolesi” capitanata da Laura Tassielli, con la particolarità di Luigino Zullo abbigliato da donna, con momenti di autentica comicità; gli scolaretti del gruppo di Gravina, con grembiulini azzurri e cestini per la colazione; il gruppo degli Hawaiani, i più numerosi, con tanto di ghirlande di fiori; il gruppo degli “Amici della Corsa”, con la maglia celebrativa riportante la ricetta pugliese “Riso, patate e corsa”, il più chiassoso; la coppia di bagnanti, Piero e Mimma, con tanto di salvagente ed ombrellone, portato a mano per sette chilometri; il monaco che benediceva, Peppa Pig, Ben Ten, pirati, e tante altre vestizioni che hanno aggiunto colore alla festa.
Ma anche chi era venuto vestito da corsa, è stato trascinato nel divertimento, ciascuno ha cercato di aggiungere qualcosa di proprio, tutti si sono già impegnati a mascherarsi per l’anno prossimo….
E ogni momento dei sette giri è stato momento di unione, di scambio di battute, di gag, invenzioni, scherzi, che hanno coinvolto anche la popolazione locale, persino il locale sacerdote, che si è solo preoccupato di raccomandare di non esagerare.
E in effetti, pur divertendosi tanto, nessuno ha mai esagerato, tutto si è svolto nella massima correttezza…
E, per un giorno, i podisti che chiedono acqua ai ristori, l’hanno rinnegata, chiedendo e bevendo solo birra, birra che andava giù alla grande!
E quando, al termine dei sette giri, Margherita, che si è ben disimpegnata anche nel ruolo di speaker, ha comandato di fermarsi, un velo di tristezza è sceso sui volti dei partecipanti.
Ma è durato poco: sfruttando il palco presente, il buon Gigi degli Amici della corsa si è trasformato in animatore del villaggio: al suono delle musiche in voga al momento, i partecipanti hanno cominciato a ballare in un’onda travolgente che coinvolgeva anche gli spettatori, i parenti, i ragazzini, che non riuscivano più a stare fermi, tutti coinvolti in questo momento di autentico svago ed unità.
Ma, come tutte le cose belle, doveva terminare: ultimo atto, la premiazione per i primi cinque gruppi o singoli, particolarmente distintisi nella vestizione o nel vivere la partecipazione.
Premiti con originale trofeo… un boccale di birra con base in legno, il primo posto è stato per gli Hawaiani, numerosissimi; il secondo per gli scolaretti di Gravina, tutti tornati bambini; il terzo per il gruppo misto di Tirolesi, davvero scatenati; il quarto per la coppia di bagnanti, davvero originali; e il quinto per gli Amici della Corsa, i più chiassosi!
Momento particolare gli auguri per i trent’anni di Vito Locaputo (l’ideatore del percorso, con tanto di ricostruzione della facciata di un castello!), con doppia torta e candeline, e poi il via ai saluti, all’arrivederci alla seconda edizione della Birratona, che i partecipanti hanno chiesto convinti agli organizzatori.