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Castellana Trofeo Grotte 2016

SERVIZIO FOTOGRAFICO

 

La Villa Comunale Tacconi di Castellana Grotte ha ospitato il raduno degli atleti partecipanti alla 6^ edizione del Trofeo Grotte, valevole come 7^ tappa del Circuito provinciale “Terra di Bari”.

Oltre 1000 gli iscritti, con un numero considerevole di cosiddetti liberi per la non competitiva, che si sono aggiunti ai tesserati alla Federazione di Atletica Leggera. Ad organizzare l’Atletica Castellana, società attualmente presieduta da Pasquale Luisi, tanti soci, tanta fantasia e libertà, non a caso sono noti come “Free Dogs”.

Condizioni climatiche instabili, dopo la bufera del mattino un pallido sole domina il cielo, anche se nuvoloni neri chiedono spazio. La temperatura è scesa, anche se basta muoversi un po’ per sudare.

Due distinti punti di consegna permettono a tesserati e liberi di ritirare il proprio pettorale, chip e maglia: tecnica per i Fidal, in cotone per gli altri. Cinque euro la tassa d’iscrizione base, 7 per ricevere la suddetta maglia tecnica e buono per pasta party finale e bicchierone di birra.

La voce di Paolo Liuzzi, già al lavoro, mi fa capire che stanno per partire le gare giovanili: scendo le scale e su Viale Aldo Moro vedo già pronti i ragazzini. Tre distinte serie per i ragazzi di varia età, uno spettacolo nello spettacolo, mi piace dire che la vera atletica è dei giovanissimi, un ragazzo che corre è una vittoria per chi ama questo sport.

Ben gestite, in rapida successione, commentate con la solita verve da Paolo, si svolgono e concludono le ostilità giovanili: un gelato per tutti e.. continuate così, ragazzi!  

Il rientro in Villa coincide con l’arrivo della massa partecipativa: si distribuiscono i pettorali, si cerca di consegnare la giusta taglia di maglia a ciascuno, le solite operazioni pre-gara.

Nella villa non mancano fontanine e una serie di wc chimici, sempre utilissimi per ogni evenienza.

Sul punto di partenza, intanto, gli addetti di Tempogara provvedono a sistemare il tappetino rilevatore per la partenza; sono arrivati anche i Giudici che perlustrano la zona di partenza/arrivo.

Cominciano a riscaldare i muscoli gli atleti, è sempre un piacere vedere i colori dei completini mischiarsi in un effetto cromatico che, un po’ nostalgicamente, osservo da lontano, non facendone – si spera al momento – più parte.

Continua la sua opera al microfono Paoletto: invita gli atleti a tener conto che il percorso è piuttosto duro, molto tecnico come dicono i competenti, con tanti cambi di pendenza, tratti in salita e attenzione anche ai tratti cittadini, tra vicoli, vicoletti, gradini e vecchie chianche. La morfologia di Castellana Grotte è quella, è inutile farsi illusioni, personalmente ho sempre apprezzato correre da queste parti, già da quando organizzavano i fratelli Magno.

Nuovo tracciato recita l’ufficio stampa della manifestazione, 10100 metri di “mix tra le difficoltà del passaggio della colline di Genna e il fascino dell’attraversamento del centro storico e del cuore della città di Castellana”.

 

Giro unico, il percorso si rivelerà in effetti duro, ma pieno di fascino panoramico, con la presenza di numeroso pubblico che applaude festante, blindato al traffico e con ristoro con bottigliette di acqua.

 

La partenza, che prevede, secondo il regolamento del circuito provinciale, una “gabbia” iniziale riservata ai primi cinquanta uomini e alle prime dieci donne della tappa precedente più alcune wild card concesse ai “fuoriclasse”, con il pettorale contrassegnato da un bollino per l’occasione verde, avviene in maniera ordinata e regolare, anche se – ancora una volta – non mancano, tra i primissimi e prestanti atleti, tapascioni che francamente hanno stancato nel loro stupido voler stare avanti, mettendo a repentaglio l’altrui incolumità (della loro, a questo punto, mi interessa poco!).

 

Vanno via gli atleti Fidal, con circa mezzora di ritardo parte la non competitiva di 4,3 km, ci sono atleti che presto vedremo forse tra i tesserati, ma tanti altri sono qui attrezzati come fosse una scampagnata, con passeggini, cani, gruppi di famiglia e magari… il cesto per il pic-nic.

 

Niente da obiettare, ma purtroppo, non so come, molti atleti Fidal, non i primissimi, mi confideranno di essersi trovati davanti, nella parte finale del tracciato, i partecipanti della non competitiva che hanno – loro malgrado – rallentato e bloccato chi stava producendo lo sforzo finale, per magari guadagnarsi un posto tra i premiati.

 

Andrà gestita meglio quindi per le prossime edizioni questa sovrapposizione, come andrà meglio gestito il rettilineo di arrivo, necessariamente da transennare per diversi metri evitando l’accesso del pubblico e dei non autorizzati sulla sede stradale, magari per una foto “mossa” col cellulare al congiunto, o per la “strana” voglia di assistere da vicino; altresì, da collocare diversamente l’arrivo dei liberi, evitando quel piccolo corridoio laterale, che ha generato indecisioni, errori e difficoltà per tesserati e non, spesso ingannati nel capire quale fosse il corridoio da imboccare.

 

Non ha invece dubbi, e dopo le vittorie del 2013 e del 2014, fa tris Vito Sardella, il maresciallo della Guardia Costiera di stanza a Vasto, ma nativo di Monopoli e residente a Triggiano, tesserato per la Podistica San Salvo. Reduce dalla 50 km di una settimana prima al Gran Sasso, conclusa brillantemente in terza posizione, il 42enne Vito, sempre aitante, conduce in solitaria la gara e va a imporsi in 33:33.

 

Applausi per Gianpiero Bianco, generoso e impavido come “un patriota” che conclude in seconda posizione in 34:02, precedendo il coriaceo Mimmo Tedone (Dynamyk Fitness Palo del Colle), che nonostante soffra i “tranelli” della città vecchia, chiude con un rilevante terzo posto in 34:19.

 

Brillante Pierpaolo Netti (Atletica Carovigno), scuderia Cuoco, che è quarto in 34:31, precedendo l’altrettanto bravo Valerio Vinci (Nadir on the road Putignano), quinto in 34:59. Il “ragazzino” Giovanni Susca (Alberobello Running), anch’egli scuderia Cuoco (che è qui a vedere i suoi atleti), è sesto in 35:02, seguito da Riccardo Tragno (Pedone Riccardi Bisceglie), che ritrovo piacevolmente al settimo posto in 35:14. Gianfranco Dellaccio (Montedoro Noci), che più invecchia e più corre, è ottavo in 35:30, seguono Vincenzo Grande (Sacmi Imola), un cognome… una garanzia, nono in 35:35, e un altro giovanissimo, Luigi Catalano (Barile Flower Terlizzi), che chiude la lista dei primi dieci uomini in 35:42.

 

Aveva vinto un anno fa, aveva i favori del pronostico, e non tradisce: Sivia Tonti, bionda triatleta pugliese tesserata per la SS Lazio Atletica Leggera, si impone in 40:03; completa il podio il duo dell’Amatori Putignano, due signore grintose e.. veloci, Mara Lavarra, seconda in 41:47, e Melinda Pugliese, terza in 42:15.

 

Recente rivelazione, Sofia Scatigno (Avis in corsa Conversano) è quarta in 42:25, la seguono Damiana “Fragolina e mora” Monfreda (Amatori Atl. Acquaviva), quinta in 42:46, e la capace Viviana Verri (Atl. Amatori Corigliano), sesta in 42:49. Apparsa un po’ affaticata, Valeria Cirielli (Amatori Atl. Acquaviva) è comunque settima in 43:11, davanti alla brava Silvia Acquaviva (GS Paolotti Atl. Martina), ottava in 43:47, alla mai doma Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), nona in 44:23, e alla caparbia Efisia Solito (Gruppo Marathon Martina Franca), decima in 44:56.

 

560 gli arrivati Fidal, con chiusura riservata alla sportivissima Giuseppina Romanazzi (Pink Panther Castellana) e al ragazzino – classe 1928 – Leonardo Palmisano (Alberobello Running) in 1:18:27.

 

Ristoro finale per gli atleti, che non appena si cambiano, possono rifocillarsi al pasta party con ottime orecchiette al sugo e basilico – e un buon bicchierone di birra.

 

Ma nuvole minacciose e prime gocce di pioggia, consigliano di procedere rapidamente con la cerimonia di premiazione (e che porteranno anche al rinvio del concerto previsto alla conclusione della manifestazione podistica).

 

Alla presenza del locale Sindaco, Francesco Tricase, e di altre autorità cittadine, si parte con i primi assoluti: Vito Sardella e Silvia Tonti ritirano il Trofeo riservato ai vincitori.

 

Il tradizionale – in ogni tappa del Circuito provinciale – sorteggio di un viaggio e relativa per gara, questa volta per Roma, con annessa Maratona o RomaOstia, messo in palio dell’agenzia barese di Vito Viterbo, premia un atleta dell’Atletica Monopoli, del quale (mi scuserà…) mi sfugge il nome.

 

Si va avanti con le categorie per fasce di età: i primi tre di ciascuna, premiati con un duo di bottiglie di birra; premiati anche i primi tre della categoira improvvisata “Enti di promozione-Run Card”.

 

Tra le società, per numero cumulativo di atleti giunti al traguardo, vince la Nadir on the road Putignano sui “cugini” dell’Amatori Putignano; terza la Gioia Running.

 

Ultimo atto, la premiazione dei gruppi più numerosi partecipanti alla non competitiva: vince la Fratres Cuore Aperto su Runner Cit e Creativamente.

 

Foto di gruppo, il breve commiato del presidente Luisi e i saluti di speaker Paolo chiudono definitivamente la sesta edizione del Trofeo Grotte.

 

Manifestazione ben organizzata, senza alcun problema… se non ci fosse stata la non competitiva. Per le future edizioni consiglierei di far partire i liberi con maggior distacco temporale rispetto ai Fidal, magari anticipando la partenza della competitiva di una mezzoretta.

 

Il Circuito Provinciale “Terra di Bari” dà appuntamento per l’8^ tappa, l’11 settembre, a “La Mezza dei Sogni” a Palo del Colle.