Terza edizione della “Mezza dei Sogni”, in quel di Palo del Colle, centro rurale a pochi chilometri dal capoluogo regionale, sempre più “baresizzato” per la numerosa presenza di cittadini baresi che si sono qui trasferiti alla ricerca di abitazioni a buon prezzo e poco distanti dalla città.
Dopo i nubifragi degli ultimi giorni, in particolare del sabato appena trascorso, godere di una giornata che permetterà lo svolgimento asciutto dell’intera manifestazione è davvero un miracolo.
Dopo l’edizione inaugurale, il campionato regionale ospitato nella seconda, “La Mezza dei Sogni” costituisce quest'anno l’ottava tappa del circuito provinciale “Terra di Bari”.
Passo indietro per il numero di iscrizioni, nonostante l’aggiunta di una contemporanea 10km: troppe forse le concomitanze, compreso il campionato italiano master sulla distanza a Parma, malgrado la scadenza delle iscrizioni sia stata prorogata di un giorno dopo il rinvio del trail di Castel del Monte (Andria).
Viceversa è aumentato il costo dell’iscrizione: dai 12 delle prime due edizioni si è passati ai 15 euro per chi si è iscritto entro il 20 agosto e ai 17 per chi l’ha fatto successivamente; 10 euro il costo per la 10 km.
Ad organizzare la storica Fiamma Olimpia Palo, la società di Giovanni Zaccheo, scopritore di una miriade di talenti affermatisi in regione e in Italia; a collaborare tutti i soci iscritti, in particolare i due Ansani, padre e figlio, super impegnati.
Il solito vasto accogliente parcheggio in Piazza Lenoci permette a tutti gli atleti di posteggiare comodamente: un improvvisato parcheggiatore a pagamento è subito allontanato dagli organizzatori, assicurando la piena gratuità.
A disposizione degli atleti la struttura fissa dei bagni nei pressi del parcheggio e tre bagni chimici in zona partenza, quanto mai utili per la ultime, eventuali, necessità. Numerose anche le fontanine in ghisa, ideali per bere durante le operazioni di riscaldamento, nel pre-gara.
Pochi metri per trovare il punto di distribuzione di pettorali, chip e pacco gara che offre una maglia tecnica “di marca” sponsorizzata e altri beni alimentari.
Partenza intelligentemente fissata alle ore 9.00 su Corso Vittorio Emanuele, che sufficientemente largo, permette il comodo deflusso degli atleti.
Addirittura due gli speaker presenti oggi, Michele Cuoco e Paolo Liuzzi, bravi entrambi, ma, abituati alla conduzione singola, appaiono un po’ in sofferenza nel dover dividere e gestire interventi e scena con il collega…
Due i favoriti d’obbligo per la vittoria sulla distanza più lunga: Francesco Minerva, atleta di punta locale, fra l’altro vincitore della prima edizione e recordman del tracciato, e Francesca Labianca, alla prima esperienza su queste strade. Sulla 10 km, indecisione nel pronostico tra Locorriere e Susca, al maschile, e tra le lucane Mangino e Franculli al femminile.
Richiamati progressivamente gli atleti e sistemati ordinatamente dietro il tappeto chip, la partenza avviene in ordine e in perfetto orario (alle ore 9.00) con il colpo di avvio sparato dalla neo-Sindaca di Palo, Anna Zaccheo.
Pochi secondi e gli atleti spariscono, la mezza si articola su due giri identici, per la 10km chiaramente è sufficiente uno…
Il percorso, con partenza fissata su Corso Vittorio Emanuele e arrivo in Piazza Santa Croce, è lo stesso, omologato, delle prime due edizioni: tutt’altro che facile, presenta continue variazioni di pendenza, è nervoso ed allenante, con buona parte su strade periferiche fuori paese dove all’8° km (e quindi al 18° nel secondo giro), dopo una serie di precedenti pozzanghere, si trova un mega “lago” di acqua piovana che costringe a rallentare e a deviare per i campi riempiendosi di fango.
Collocati come da regolamento ristori e spugnaggi; meno apprezzabile la presenza pericolosa di auto sul tracciato, soprattutto nella seconda parte del secondo giro che mette davvero a repentaglio la sicurezza degli atleti, fenomeno che, fra l’altro, si ripete per la terza volta su tre edizioni.
Tornando alla descrizione dell’evento tecnico, Minerva stacca tutti sin dai primi metri; al termine del primo giro, segue Bianco, poi, dietro, in successione, Monterisi, Campobasso, Bellomo, Lenoci, Petruzzelli, Taldone, Baccaro, Ranieri; al femminile, dopo il comando nei primissimi chilometri di Monfreda, a metà percorso è in testa Labianca, seguita da Tropiano, Monfreda, Cirrielli, Ramunno, Mastrorosa, Parisi.
Intanto la 10 km nomina già il vincitore: Alessio Locorriere (Atl. Amatori Acquaviva) s’impone in 36:55 precedendo Giovanni Susca (Alberobello Running), secondo in 37:14, e Marco Patruno (Amatori Putignano), terzo in 38:30, per un podio di giovanissimi! Quarto posto per Corrado Perrini (Caringella Sannicandro) in 40:26, su Giuseppe Tatulli (Bitonto Sportiva), quinto in 41:13, Giovanni Donvito (Academy Bari), sesto in 41:26, Francesco Mattia (Bitonto Sportiva), settimo in 41:28, Giuseppe Cardillo (Atletica Palazzo), ottavo in 41:37, Vito Antonio De Michele (Dof Amatori Turi), nono in 41:46, e Giovanni Caiati (Bitonto Sportiva), decimo in 41:50.
Al femminile vince Maria Crescenza Mancino (Athlos Matera) in 46:04 sull’altra lucana Irene Franculli (Atletica Palazzo), seconda in 47:47, e sulla biondissima Annalisa Cervelli (Bitonto Runners), terza in 48:22. Annalucia Crispino (3^ Regione Aerea Bari) è quarta in 48:51, davanti a Francesca Marchesano (Amatori Atl. Acquaviva), quinta in 50:15, Teresa Colonna (Amatori Atl. Acquaviva), sesta in 51:09, Annamaria Porfido (Amatori Atl. Acquaviva), settima in 52:18, Maria Carbonara (Bitonto Sportiva), ottava in 55:27, Loredana D’Arenzo (Strarunners Bari), nona in 57:06 e Grazia Delvino (Strarunners Bari), decima in 59:30.
101 i finisher con classifica chiusa “al passo” da Tiziana Catella (Gioia Running) in 1:13:39 e da Donato Nozza (Atletica Palazzo), in 1:17:02.
Tornando alla mezza, registriamo il nuovo record della manifestazione: Francesco Minerva (Dynamyk Palo del Colle), dopo una lunga corsa solitaria, affermandosi in 1:09:42 migliora sé stesso cancellando l’1:10:09 che gli era servito per vincere la prima edizione. Per Francesco, in preparazione per una maratona autunnale, un successo meritato che speriamo sia di buon auspicio per tanti successi anche nella vita lavorativa!
Secondo posto per il temerario Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi), in 1:16:29, davanti al bravissimo Michele Monterisi (Atletica Tidiesse), terzo in 1:17:40, ma escluso dal podio perché tesserato per un ente di promozione sportiva e non alla Fidal. Diviene così terzo l’ottimo Nicola Bellomo (Dynamyk Fitness Palo del Colle) in 1:20:49, davanti al generoso Vito Campobasso (Sport Center Bari), quarto in 1:21:07. Piacevole “gran” ritorno di Lorenzo Taldone (Amatori Atl. Acquaviva), quinto in 1:21:51, sul coriaceo Mimmo Baccaro (Atletica Polignano), sesto in 1:22:13. Molto bravo, Luigi Muolo (Sei Sport Monopoli) è settimo in 1:22:30, a precedere il capace Sergio Raffaele Petruzzelli (La Fenice Casamassina), ottavo in 1:22:26, e il mai domo Donato Notarangelo (Atletica Monopoli), nono in 1:22:27, 4 secondi prima del forte Michele Lavista (Free Runners Molfetta), che chiude la lista dei primi 10 uomini.
Al femminile, la vittoria arride a Francesca Labianca, bitontina tesserata per l’Atletica Ecolservizi di Carovigno, che non riesce però a migliorare il primato della corsa (2015: Maria Carmela Landrisicina in 1:27:31), in una gara inizialmente corsa solo per acconsentire mister Cuoco... L’onnipresente Daniela Tropiano (Atletica Monopoli) è seconda in 1:34:22, con la felicissima Damiana Monfreda (Amatori Atl. Acquaviva), a completare il podio in 1:35:15. La tattica Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci) è quarta in 1:35:46, sull’abile Valeria Cirielli (Amatori Atl. Acquaviva), quinta in 1:36:59. Allenata da Giovanni Zaccheo, in casa sua, la gioventù di Miriana Parisi (Giovani Atleti Bari), conquista il sesto posto in 1:37:56, con l’abile Cristina Mastrorosa (Free Runners Molfetta), settima in 1:39:41. L’esperta Cinzia Cea (Runners del Levante Bari) è ottava in 1:39:52, su un’affaticata Silvia Acquaviva (Paolotti Atl. Martina), nona in 1:41:06, e sulla capace Filomena Casaluce (Bitonto Sportiva), decima in 1:41:36.
471 i finisher con graduatoria chiusa al femminile da Domenica Chimienti (Pedone Riccardi Bisceglie) in 2:26:43, mentre al maschile chiude un inedito e sorprendente trio composto dal casalingo Antonio Zaccheo (versione… slow!), da Onofrio De Marzo (Amici Strada del Tesoro) e da Giovanni Buzzotta (Atletica Polignano) in 2:41:36.
Medaglia di finisher per tutti gli arrivati, buon ristoro finale e… le premiazioni sono già cominciate.
Mancava purtroppo il palco, la cerimonia di premiazione si svolge sul marciapiede, su di un podio posto davanti al locale dove conservati i premi. A presenziare la Sindaca Zaccheo e il presidente della Fidal Puglia, Angelo Giliberto.
Si parte con i due podi della 10 km e si prosegue premiando tutti i meritevoli delle varie categorie; si passa così alla 21 km con ancora i primi tre dei due sessi che compongono i due podi (tantissimi i premi per loro, compreso un gioiello!) e, a seguire, i meritevoli di ciascuna categoria.
Ultimo atto, il riconoscimento per le prime tre società per numero complessivo di atleti arrivati sulla mezza: vince la Manzari Casamassima su Bitonto Sportiva e Amatori Atl. Acquaviva (per la classifica combinata, mezza + 10 km, che porterà tanti soldi alle società classificate dalla prima alla quinta, bisognerà aspettare la pubblicazione…).
Termina così definitivamente questa manifestazione che sostanzialmente, anche rileggendo le mie cronache dei precedenti due anni, non ha avuto un processo evolutivo…
Allora, per le prossime edizioni bisognerà innanzitutto risolvere il problema del traffico sul percorso: i podisti non possono correre una manifestazione competitiva rischiando la propria incolumità… La Sindaca ha espresso pubblicamente la voglia di adoperarsi per il bene dello sport cittadino, quale migliore occasione offrire il servizio della Polizia Urbana per chiudere le strade e magari, nei giorni precedenti la gara, far togliere i rifiuti presenti su alcune strade attraversate (pessimo biglietto da visita per la Città) e prodigarsi – in caso di pioggia - per eliminare le pozzanghere sul tracciato o anche creare una passerella provvisoria in legno per superarle comodamente (non è utopia, anni fa fu creato in fretta e furia a San Pancrazio Salentino per ovviare al temporale di solo qualche ora prima…).
Poi, onestamente, il palco per la premiazione finale per una manifestazione che ambisce a grandi traguardi è quasi essenziale…
Da gestire meglio anche il punto di separazione tra atleti della 21 e della mezza: tanti sono arrivati sul traguardo della 10, per essere poi deviati…
Queste le critiche (ma senza dimenticare i tanti lati positivi – ampio parcheggio, maglia tecnica, percorso omologato, medaglia per tutti, bagni chimici, ricchi premi…), critiche al fine di farla diventare davvero “La mezza dei Sogni”.