“Solo” la sesta edizione, ma la “Putignano on the road” si può già considerare una classica del podismo pugliese per l’alto standard organizzativo raggiunto.
Anzi, a dirla tutta, sin dalla prima edizione si è mostrata come una gara con la “g” maiuscola, non lasciando nulla al caso, preoccupandosi di offrire la migliore accoglienza agli ospiti podisti.
E i numeri continuano, infatti, a premiarla con 1224 iscritti, nonostante le solite concomitanze e il diniego di alcuni podisti “chic” di partecipare a gare del circuito “Corripuglia”.
Tanta l’attenzione, la meticolosità che ci mettono il presidente Pippo Florenzio, la vice Rita Simone, il segretario Lorenzo Mastrangelo, e tutti i soci, ma proprio tutti: il gruppo della Nadir on the road, visto dall’esterno, dà l’idea di grande unità e solidità, garanzia, poi di successo.
Comodo il parcheggio, sfruttando anche la vasta area mercatale, rapida la consegna di pettorali e chip, e successivamente, dei pacchi gara: tutto funziona ottimamente. 6 euro la tassa d’iscrizione, il premio di partecipazione consegna un’accattivante maglia tecnica (oltre ad un integratore e una bustina di tarallini), con la possibilità di cambiare la taglia nel post gara (ci sarebbero volute ancor più maglie di taglia “S”, qualcuno resta un po’ deluso, le L e le XL mal si conciliano con chi corre, tranne poche eccezioni).
A disposizione degli atleti il servizio di bagni pubblici presso il Palazzo del Comune, sensibilizzati anche tutti i bar, qualche bagno chimico in zona partenza/arrivo sarebbe stato utile.
Giornata non calda e… non fredda, la temperatura è leggermente scesa, diciamo che si può correre bene, favoriti anche dall’intelligente orario di partenza, le 9,00.
A presentare l’evento torna Paolo Liuzzi, la voce del podismo pugliese, rodatissimo e spigliato, un valore aggiunto per le manifestazioni che conduce.
Zona partenza perfettamente transennata, l’accesso avverrà unicamente dalle retrovie, con griglia iniziale riservata agli atleti più veloci, scelti dalla società organizzatrice per un massimo di 150 unità: un bollino colorato contraddistingue il loro pettorale e permette di essere nelle prime fila per la partenza.
Il tracciato è lo stesso delle precedenti edizioni, un tracciato tecnico con numerosi cambi di pendenza compreso il rilevante salitone tra il 7° e l’8° chilometro, vari cambi di direzione soprattutto nel tour della città vecchia, tra vicoli e vicoletti sull’antica pavimentazione a lastroni. Blindato al traffico, con continua presenza di sorveglianti, precisa collocazione dei cartelli chilometrici, presenta due ristori con bottigliette d’acqua.
Ricco il parterre degli atleti partecipanti, con Luigi Zullo favoritissimo, ma Bianco, Tragno, Gadaleta, Quarato, Tedone, Mastrodonato, Sakine, sono tutta gente che non perdona il minimo cedimento. Al femminile, alla dominatrice del Corripuglia 2016, Teresa Lelario, si aggiungono i nomi di Ceglia, Tropiano, Lavarra, Colucci e Luchena. Clima disteso nelle operazioni di riscaldamento dei muscoli, con gli atleti che non rinunciano alla foto di gruppo, al selfie, alla sfida verbale con il rivale, all’abbraccio con il podista che non si vedeva dal pre-estate: questa manifestazione, infatti, come accennato, riapre il circuito Corripuglia, costituendone la 13^ prova.
Il passare dei minuti porta, in una sorta di moderna transumanza, tutti gli atleti in zona partenza: quasi inutile il cordone umano degli atleti organizzatori, tutti i partecipanti sono adeguatamente un passo indietro la linea di partenza.
Per fortuna in settimana non è accaduto nulla di eccezionalmente tragico, non c’è quindi il minuto di raccoglimento, e lo storico capo Giudice, Luigi De Lillo, può sparare il colpo che dà il via alle ostilità, sull’ampio Corso Umberto 1°.
Partenza velocissima, agli atleti Fidal si sono uniti i liberi (sicuramente oltre un cospicuo numero tra i due-trecento) che sarebbero dovuto partire una ventina di minuti dopo: partono in fondo e va bene così, il programma scorre più rapidamente.
Il passaggio sul viale di partenza e di arrivo, dopo circa 3 chilometri, vede in testa Luigi Zullo che precede, già con discreto vantaggio, un quartetto formato da Tedone, Quarato, Mastrodonato e Sakine. Poco distante insegue Bianco, poi Vinci, e ancora il trio composto da Mele, Gadaleta e Tragno. Al femminile comanda Ceglia, la tallona Colucci, più dietro Lelario e poi Lavarra.
Passano i chilometri e le rispettive leadership di Zullo e Ceglia non sono mai messe in discussione; viceversa, appassionante la lotta per gli altri gradini del podio e per le successive posizioni con una continua alternanza.
Applauditi, sul largo Corso Umberto 1°, ecco arrivare gli atleti: come previsto, all’ennesimo successo stagionale, s’impone l’istrionico Luigi Zullo (Bio Ambra New Age Turi) in 32:02, in una gara comandata sin dallo… sparo del via!
Coinvolgente lo sprint per l’argento tra Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie) e Francesco Quarato (Team Pianeta Sport Massafra), già andato in scena su altri palcoscenici: questa volta vince Nicola che precede Francesco, pur classificati con lo stesso tempo, 33:03.
Nessun problema odierno di “direzione” per Mimmo Tedone (Dynamyk Palo del Colle) che chiude in quarta posizione in 33:08; segue Riccardo Tragno (Pedone Riccardi Bisceglie) in 33:26 a precedere Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi), sesto in 33:44, un po’ calato nel finale. “Mani d’oro” Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) è settimo in 33:54, con il rientrante Allul Sakine (Podistica Taras Taranto), ottavo in 34:03. Al nono posto il primo rappresentante della società organizzatrice, Valerio Vinci, che chiude in 34:10, davanti a Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), che comunque e dovunque è sempre nei primi dieci, in 34:17.
Al femminile, s’impone l’altamurana Mariangela Ceglia che difende i dolori della Bio Ambra New Age, società che coglie una fantastica doppietta: Mariangela è prima in 38:03, in una gara che l’ha vista sempre prima, con la sola Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo) ad impensierirla, poi seconda in 38:38. In casa, la “cugina” degli Amatori Putignano, Mara Lavarra, è terza in 40:10, superando nel finale Teresa Lelario (Atletica Tommaso Assi Trani) che chiude qui un filotto di undici vittorie consecutive nel Corripuglia 2016, appesantita anche dai carichi della preparazione per la maratona, al traguardo in 40:16. E’ quinta Daniela Tropiano (Atletica Monopoli) in 41:00, segue Rosa Luchena (Podistica Ferrandina), sesta in 42:05, davanti all’altra lucana, Maria Crescenza Mancino (Athlos Matera), settima in 42:24. A chiudere il treno delle prime dieci donne, un trio di giovanissime: Francesca Riti (Trani Marathon), ottava in 42:29, Marianna Terrone (Atletica Fiamma Giovinazzo), nona in 42:31 e Miriana Parisi (Giovani Atleti Bari), decima in 42:39.
1123 gli arrivati, con graduatoria chiusa in ambito femminile dalla pimpante F65 Maria Legrottaglie (Runners del Levante Bari) in 1:08:56 e da nonno Gennarino Chimenti (Dynamyk Palo del Colle), che chiude in 1:32:44, tra gli applausi commossi di tutti i presenti.
Menzione speciale per Francesco Ricchi degli Amatori Putignano: dopo l’operazione con relativa protesi all’anca, torna a correre e chiude in 1:19:48, accompagnato dal caro amico Lello Chiapperino.
All’arrivo un generoso ristoro finale, con possibilità di ripasso e nuovo ripasso, consegna acqua, mela, latte e gelato, indispensabili per riprendere le forze, cambiarsi e attendere la cerimonia di premiazione.
Attesa breve, perché grazie al solerte lavoro dei Giudici e degli addetti Fidal, le classifiche sono presto pronte e si può cominciare.
Ampio e dal fine design il palco, disposto però controluce per i fotografi: qualche piccolo stratagemma e si scatterà comunque.
A premiare sono chiamati il presidente della Fidal Puglia, Angelo Giliberto, e il presedente del locale Consiglio Comunale, Aldo Valentini, in rappresentanza del governo cittadino, oltre ad alcuni titolari di aziende sponsor: si comincia con i due vincitori Luigi Zullo e Mariangela Ceglia, compagni di squadra. Il trofeo, una ricca confezione di latticini, caffè, creme di bellezza (per Mariangela), premiano i due grandi protagonisti odierni.
A seguire si premiano tutti i meritevoli delle varie categorie che ricevono, a loro volta, la confezione di prodotti caseari (alle donne anche la confezione di creme…). Piccola intromissione: spunta in piazza Vito Sardella, protagonista - il giorno prima - della maratona su tapis roulant che l’ha visto diventare primatista europeo con 2h35’15”: anche per lui confezione di latticini e caffè, a dimostrazione della generosità e della signorilità degli organizzatori.
Trofeo speciale anche per i primi due putignanesi al traguardo: vincono Marco Patruno e Mara Lavarra, entrambi tesserati per gli Amatori.
Ultimo atto ufficiale la consegna del trofeo per le prime otto società per numero complessivo di atleti arrivati al traguardo: vince la Montedoro Noci (95), su, nell’ordine, Amatori Putignano (82), Nadir on the road (67), Assi Trani (62), Gioia Running (55), Atletica Castellaneta (55), Atletica Monopoli (35) e San Giovanni Bosco Palagianello (32). Sportivamente la Nadir, società organizzatrice, rinuncia al premio, che passa all’Atletica Pro Canosa, nona con 32 presenze.
I saluti di speaker Paolo e del presidente Pippo Florenzio e la manifestazione può dirsi definitivamente conclusa.
E mentre l’appuntamento è per domenica a Trani con il debutto della mezza maratona, 14^ prova di Corripuglia, un plauso va agli organizzatori odierni, gente seria di sport che fa le cose seriamente.