CLASSIFICA GENERALE - Domenica 24 agosto, nel comprensorio montano delle Maddalene, da Madonna di Senale (in provincia di Bolzano) a Rumo (in provincia di Trento), 171 corridori e 29 staffette hanno dato vita alla spettacolare edizione 2014 della Maddalene “memorial Leone Cirolini”; per il chilometraggio e per le difficoltà altimetriche, la gara delle Maddalene è da annoverare sicuramente a pieno titolo come una delle più panoramiche ultra skymarathon del calendario Italiano di skyrunning.
Lo straordinario percorso delle Maddalene misura km 44,2 per un dislivello in salita di metri 2905 e una grande picchiata di 3256 metri. La ultra delle Maddalene in prova singola, era valida come 4^ Sky dell’Italy Series di Skyrunning 2014 e prova unica del campionato trentino di skyrunning.
La partenza dal grazioso villaggio Madonna di Senale, a quota 1500 metri sul livello del mare, è avvenuta in prossimità del famoso santuario Mariano della nostra cara Signora del Bosco e a due passi dal passo Palade; è stata sancita alle ore 07.00 in un contesto tipicamente dell’alto Trentino con cielo azzurro e privo di scorie inquinanti e temperatura assai freddina, si aggirava intorno ai sei gradi centigradi. Per questo clima e per le problematiche della quota, i corridori del cielo in gara si sono presentati nella griglia di partenza armati di abbigliamento protettivo, telo termico, fischietto, prodotti energetici, borraccia o bicchiere tattico, quest’ultima raccomandazione è stata resa indispensabile perché la Maddalene, si svolge sul sentiero Aldo Bonacossa, nell’omonimo parco naturale e quindi gli atleti sono stati invitati a rispettare l’indispensabile codice: “Io non getto rifiuti”.
Dopo il “pronti, via!”, i corridori hanno subito sgranato gli occhi, complice la scarsa visibilità e il vestiario adottato dai contendenti, per capire se le lepri in avanscoperta sin dai primi metri appartenessero alla competizione singola o a quella a staffetta; conseguentemente, i corridori hanno potuto adottare le strategie di gara più appropriate alle loro possibilità atletiche.
Nella corsa in rosa, fino al monte Luco (sesto km di gara a quota 2180 metri), l’aquila rosa Valetudo Emanuela Brizio ha lasciato fare, ma come il sentiero si è rivolto in basso, verso la malga Castrin, Emanuela ha recuperato, in un batter di ciglia, il comando della ultra e non ha più mollato la posizione di vertice fino al traguardo.
Nella ultra maschile, il bergamasco Fabio Bazzana è partito subito in tromba guadagnando sugli avversari alcune decine di metri; nella prima discesa si è fatto avanti prepotentemente il piemontese Paolo Bert e, con un coraggio da leone, ha provato a staccare tutti con una discesa a rotta di collo: arrivato al 12 km, verso la salita che porta a Malga Cloz, Bert nota che gli si riducono le forze e ben presto ammaina bandiera bianca. Dopo questo attacco, Bazzana viene avvicinato dal trentino Gil Pintarelli e, in tandem, proseguono per molti chilometri fino al momento in cui Pintarelli pian piano cede, per carenza di allenamenti sul fondo: per Bazzana si aprono le porte per il successo in questa Maddalene 2014.
Una nota di merito va senz’altro spesa per l’aquila della Valetudo, Gianfranco Danesi, quest’anno alla sua prima avventura in un una gara così lunga: armato di bastoncini per tre quarti di gara, ha sempre spinto il suo motore su buoni livelli di giri, occupando sempre posizioni di gara che facevano sperare in una sua prestazione da podio.
Anche nella gara femminile le aquile della Valetudo rosa, la polacca Wiktoria Piejak e la rientrante Giuliana Arrigoni, hanno sempre occupato posizioni di gara nelle immediate vicinanze del podio. Per la classifica rosa, la regina d’oro delle Maddalene 2014 è stata Emanuela Brizio, già vincitrice nel 2011, che con il tempo di 5h26’23” ottiene la dodicesima piazza assoluta; per Manu un successo di buon auspicio, che la convince definitivamente a partecipare al trofeo Kima di domenica prossima, 31 agosto, in quel tormentoso spauracchio degli skyrunner che è il temutissimo sentiero Roma. Seconda posizione per Edeltraud Thaler (team Telecom Sudtirol) in 5h45’50”, per lei il 21° posto assoluto in classifica e il primo nel campionato trentino di skyrunning 2014, terza Orietta Calliari in 6h12’46”, quarta l’aquila rosa Valetudo, Wiktoria Piejak in 6h18’36”, quinta Lorenza Bortoluzzi (team Maddalene) in 6h26’18”, sesta Federica Iachelini in 6h32’26”, settima Silvia Serafini (team Salomon) in 6h39’59”. Completa i risultati della Valetudo rosa, Giuliana Arrigoni ottava in 6h56’59”.
Ha sbancato quest’anno le Maddalene in solitaria, dopo la vittoria pari merito dello scorso anno con Fulvio Dapit, il bergamasco Fabio Bazzana Fabio,portacolori della Salomon Italia: Fabio si migliora cronometricamente di sette minuti e alza per primo le braccia al cielo con il time 4h27’47”, secondo il battagliero Gil Pintarelli (team Crazy Idea) in 4h37’54”, con maglia di campione trentino di skyrunning. Ottimamente terzo l’aquila Valetudo, Gianfranco Danesi in 4h42’53”, per il muratore nato a Sarnico una sostanziosa iniezione di fiducia per il proseguo della stagione agonistica; giù dal podio, quarto, Roberto Dallavalle (società monte Giner) in 4h47’53”, quinto Paolo Bert (team la Sportiva) in 4h51’54”; sesto Andrea Stanchina in 4h56’14”, 7° Giulio Piana (team Mud And Snow) in 5h06’04”, ottavo Paolo Leonardi (Brenta team) in 5h11’27”, nono e decimo, Michele Tavernaro in 5h17’57” e Cristian Varesco in 5h20’12”, il duo del team la Sportiva.
Oltre che gara, questa manifestazione delle Maddalene è un abbraccio tra due provincie, quella di Bolzano e di Trento, questa giornata di sano sport della montagna risulta un motivo validissimo per ritrovarsi sui sentieri e poi fare festa, nei fatti il momento della premiazione è molto coinvolgente e tutti i convenuti, atleti, accompagnatori e locali si stringono nella palestra polifunzionale di Rumo come fossero dei vecchi amici che, per l’occasione, si ritrovano in allegria ed armonia, tra un boccale di birra, una buona mela e un pezzo del pregiato grana locale.
Per classifica: http://www.wedosport.net/live/classifica.asp
Lo straordinario percorso delle Maddalene misura km 44,2 per un dislivello in salita di metri 2905 e una grande picchiata di 3256 metri. La ultra delle Maddalene in prova singola, era valida come 4^ Sky dell’Italy Series di Skyrunning 2014 e prova unica del campionato trentino di skyrunning.
La partenza dal grazioso villaggio Madonna di Senale, a quota 1500 metri sul livello del mare, è avvenuta in prossimità del famoso santuario Mariano della nostra cara Signora del Bosco e a due passi dal passo Palade; è stata sancita alle ore 07.00 in un contesto tipicamente dell’alto Trentino con cielo azzurro e privo di scorie inquinanti e temperatura assai freddina, si aggirava intorno ai sei gradi centigradi. Per questo clima e per le problematiche della quota, i corridori del cielo in gara si sono presentati nella griglia di partenza armati di abbigliamento protettivo, telo termico, fischietto, prodotti energetici, borraccia o bicchiere tattico, quest’ultima raccomandazione è stata resa indispensabile perché la Maddalene, si svolge sul sentiero Aldo Bonacossa, nell’omonimo parco naturale e quindi gli atleti sono stati invitati a rispettare l’indispensabile codice: “Io non getto rifiuti”.
Dopo il “pronti, via!”, i corridori hanno subito sgranato gli occhi, complice la scarsa visibilità e il vestiario adottato dai contendenti, per capire se le lepri in avanscoperta sin dai primi metri appartenessero alla competizione singola o a quella a staffetta; conseguentemente, i corridori hanno potuto adottare le strategie di gara più appropriate alle loro possibilità atletiche.
Nella corsa in rosa, fino al monte Luco (sesto km di gara a quota 2180 metri), l’aquila rosa Valetudo Emanuela Brizio ha lasciato fare, ma come il sentiero si è rivolto in basso, verso la malga Castrin, Emanuela ha recuperato, in un batter di ciglia, il comando della ultra e non ha più mollato la posizione di vertice fino al traguardo.
Nella ultra maschile, il bergamasco Fabio Bazzana è partito subito in tromba guadagnando sugli avversari alcune decine di metri; nella prima discesa si è fatto avanti prepotentemente il piemontese Paolo Bert e, con un coraggio da leone, ha provato a staccare tutti con una discesa a rotta di collo: arrivato al 12 km, verso la salita che porta a Malga Cloz, Bert nota che gli si riducono le forze e ben presto ammaina bandiera bianca. Dopo questo attacco, Bazzana viene avvicinato dal trentino Gil Pintarelli e, in tandem, proseguono per molti chilometri fino al momento in cui Pintarelli pian piano cede, per carenza di allenamenti sul fondo: per Bazzana si aprono le porte per il successo in questa Maddalene 2014.
Una nota di merito va senz’altro spesa per l’aquila della Valetudo, Gianfranco Danesi, quest’anno alla sua prima avventura in un una gara così lunga: armato di bastoncini per tre quarti di gara, ha sempre spinto il suo motore su buoni livelli di giri, occupando sempre posizioni di gara che facevano sperare in una sua prestazione da podio.
Anche nella gara femminile le aquile della Valetudo rosa, la polacca Wiktoria Piejak e la rientrante Giuliana Arrigoni, hanno sempre occupato posizioni di gara nelle immediate vicinanze del podio. Per la classifica rosa, la regina d’oro delle Maddalene 2014 è stata Emanuela Brizio, già vincitrice nel 2011, che con il tempo di 5h26’23” ottiene la dodicesima piazza assoluta; per Manu un successo di buon auspicio, che la convince definitivamente a partecipare al trofeo Kima di domenica prossima, 31 agosto, in quel tormentoso spauracchio degli skyrunner che è il temutissimo sentiero Roma. Seconda posizione per Edeltraud Thaler (team Telecom Sudtirol) in 5h45’50”, per lei il 21° posto assoluto in classifica e il primo nel campionato trentino di skyrunning 2014, terza Orietta Calliari in 6h12’46”, quarta l’aquila rosa Valetudo, Wiktoria Piejak in 6h18’36”, quinta Lorenza Bortoluzzi (team Maddalene) in 6h26’18”, sesta Federica Iachelini in 6h32’26”, settima Silvia Serafini (team Salomon) in 6h39’59”. Completa i risultati della Valetudo rosa, Giuliana Arrigoni ottava in 6h56’59”.
Ha sbancato quest’anno le Maddalene in solitaria, dopo la vittoria pari merito dello scorso anno con Fulvio Dapit, il bergamasco Fabio Bazzana Fabio,portacolori della Salomon Italia: Fabio si migliora cronometricamente di sette minuti e alza per primo le braccia al cielo con il time 4h27’47”, secondo il battagliero Gil Pintarelli (team Crazy Idea) in 4h37’54”, con maglia di campione trentino di skyrunning. Ottimamente terzo l’aquila Valetudo, Gianfranco Danesi in 4h42’53”, per il muratore nato a Sarnico una sostanziosa iniezione di fiducia per il proseguo della stagione agonistica; giù dal podio, quarto, Roberto Dallavalle (società monte Giner) in 4h47’53”, quinto Paolo Bert (team la Sportiva) in 4h51’54”; sesto Andrea Stanchina in 4h56’14”, 7° Giulio Piana (team Mud And Snow) in 5h06’04”, ottavo Paolo Leonardi (Brenta team) in 5h11’27”, nono e decimo, Michele Tavernaro in 5h17’57” e Cristian Varesco in 5h20’12”, il duo del team la Sportiva.
Oltre che gara, questa manifestazione delle Maddalene è un abbraccio tra due provincie, quella di Bolzano e di Trento, questa giornata di sano sport della montagna risulta un motivo validissimo per ritrovarsi sui sentieri e poi fare festa, nei fatti il momento della premiazione è molto coinvolgente e tutti i convenuti, atleti, accompagnatori e locali si stringono nella palestra polifunzionale di Rumo come fossero dei vecchi amici che, per l’occasione, si ritrovano in allegria ed armonia, tra un boccale di birra, una buona mela e un pezzo del pregiato grana locale.
Per classifica: http://www.wedosport.net/live/classifica.asp