Rovereto (TN) - 24-9-2016
Antefatto (2014): Collega: “Devi far la StrongmanRun?” Tentativo di stare sul vago fallito, del resto non credo ci siano molte gare di corsa a Rovereto.
“Sì, proprio quella”.
Collega stupita: “Ma daiiiiiii®! Sai che nel mio ufficio sono almeno due o tre anni che vorrebbero farla ma non si iscrivono mai!”
Dico solo: “Ma daiiiii®!”. E lascio cadere la conversazione. Ma daiiii® è un marchio registrato, pertanto ne è vietato l’utilizzo a chicchessia, specie se non emesso con la giusta intonazione stridula.
Dieci minuti più tardi arriva Bloom. La mia collega le annuncia subit:o “Bloom, sai che CasDisp è iscritta alla StrongmanRun?”
…
"In verità ti dico non serve correre veloci, non è della corsa che devi preoccuparti. Perché la corsa sarà il tuo momento di riposo. E’ sugli ostacoli che ti ammazzerai di vera fatica!” Strong is Strong! Prossimamente nei migliori cinema!
La StrongmanRun è davvero una corsa che ti cambia dentro: in peggio! Non te la levi più di dosso, ti resta nell’animo ed esce quando meno lo vorresti, facendoti vergognare a morte.
Ah quanto l’è strong la Strongmanrun! Ma io l’ho fatta? L’ho veramente corsa due anni fa? Non ero io … mi fanno fatica solo a guardarli, con questo caldo africano di fine settembre. Hanno veramente pagato per soffrire?
Coach Immaginario “Una volta, nel tuo periodo di massimo splendore nel quale eri qualcosa di simile ad un atleta sovrappeso, ma ancora ben lontana dall'essere un vero atleta peso forma, … anche tu l’hai corsa. Anche tu hai pagato per gioire.”
Casalinga Disperata “Soffrire, non gioire! E comunque non ricordo nessuna di queste strade...”
Lo penso sul serio mentre mi aggiro con un’amica-non-runner-miscredente e la Princy indaffarata a cercare i Puffi e Peppa Pig. Anche in questa edizione Peppa Pig latita, insieme ad altre cose. Per esempio i partecipanti, mi sembrano così pochi (3600 iscritti contro i 7.600 del 2015) e latitano i travestimenti, così poco colorati e stravaganti. Bellissimi invece gli ostacoli. Ci facciamo a piedi tutto il percorso, per non perderne nessuno. Che splendore la non facile realizzazione dello spiazzo con le vasche di fango, commentato dall’amica-non-runner-miscredente “E la fame nel mondo?”
Che gioia arrampicarsi lungo una rete di corda dopo un doppio tuffo nella vasche di chiare fresche dolci acque. Lo trovo un ostacolo molto piacevole …Coach Immaginario “Non avevi detto che la SMR era sofferenza?”
Casalinga Disperata “Eh sì … però si vede che non ho sofferto abbastanza, perché a vederli mi viene voglia di provarci di nuovo. E poi lo sai che c’è la versione staffetta?”
Coach Immaginario “Perché la gente si sta rammollendo, cerca scorciatoie … l’involuzione della specie, anche quella dei runners ha toccato il suo massimo splendore e ora è destinata al declino!”La Princy invece non ne vuole sapere della gara kids di cui sul sito non c’è traccia, ma i Roveretani ben informati dicono che si terrà domenica. Che idea geniale trascinare nelle nostre psicosi le anime innocenti dei nostri figli!
Dopo aver visto la salita su collinetta seguita da un passaggio a carponi dentro dei tubi e uscita dal tunnel con tuffo nel fango, ha ribadito che lei e il fango non vanno d’accordo. Ok la schiuma, belli i colori della Color Run, va bene anche bagnarsi con un tuffo in piscina, tanto lei si veste da nuotatore, ma il fango no! Pensare che c’è gente che paga per farli, che si cosparge l’intero corpo di fango e aspetta che si secchi. Mi guarda stranita.
L’ostacolo con ragnatela di corde tirate a varie altezze e da più direzioni da attraversare senza inciampare, piace a tutte: CasDisp, Princy e amica-non-runner-miscredente. E’ quel genere di ostacolo che non richiede sforzo fisico, ma attenzione e lucidità. Due cose che al secondo giro potresti aver perso.
Unanimità con pollice verso per l’ostacolo tunnel con buio, luci stroboscopiche e musica, che vuole stordire il runner.
Amica-non-runner-miscredente “Ma non li vedi che deambulano da soli? Che bisogno hanno di infierire?”
Casalinga Disperata “La vita è già così dura e caotica…”
Princy, con le orecchie tappate dal rumore, “Andiamo viaaaaaaaaaaaa”
Il caldo non molla e fortunatamente devono attraversare il Leno, un calmo rigagnolo che s’increspa una sola volta all'anno al passaggio della Strongmanrun. A nord della traversata acqua limpida, a sud il fondale si solleva e ribolle di un marrone poco raccomandabile! Devono risalire la sponda del fiume su un piano inclinato di legno bagnato e sdrucciolevole. Che bella la Strong!! Fermiamoci a incitare un po’: fischi, urla, applausi. Carico la Princy a molla e persino l’algida amica-miscredente si lascia scappare qualche cenno d’esultanza. Perché ci guardano male? Cosa venite a vedere le gare se non sapete fare un po’ di tifo? Sì, sono felice di essere venuta, avevo voglia di sentire un po’ la competizione e non c’è competizione più sana e a allegra della Strong! E’ un palcoscenico calcato da attori veri e non lo rimpiango, avendolo goduto in passato. Andare alle gare degli altri fa sempre bene, ti dà energia e soprattutto non te ne toglie.
Thanks!!