Respirare il cielo
Da quando sono tornata dal mio viaggio la voglia di respirare il cielo è aumentata.
La vita a volte presenta occasioni inaspettate, soprattutto sfogliando i calendari delle corse domenicali.
Cervello e cuore non sempre portano nella stessa direzione. Ne scaturisce una battaglia a cui lo stomaco assiste consumando una crostata.
Il cuore vince quasi sempre, quando non lo fa le giornate sono più sicure, ma anonime.
Sono tornata nei luoghi in cui ho passato la metà delle mie estati per fare una passeggiata in montagna.
Mi sono ritrovata alle sei di mattina sotto un cielo stellato con il mio zainetto sulle spalle e i bastoncini in mano.
I fuochi d'artificio hanno fatto da sveglia al sole, mentre centinaia di atleti partivano per la seconda edizione della Strafexpedition.
Lo stupore e l'incanto dell'alba vista sui monti decretavano la vittoria del cuore che è divenuta sempre più schiacciante all'aumentare dei chilometri percorsi.
Ho vissuto questa manifestazione senza stress agonistico. Mi sono resa conto dalla prima discesa di non poter essere competitiva. Le mie scarpe da running erano quasi bloccate lungo i tornanti per non farmi cadere e mi ricordavano che sono fatte per correre sull'asfalto. Mi sono messa a lato per far passare stambecchi in tenuta sportiva. Il trail è un altro sport rispetto alla corsa su strada. Mi sono divertita. La fatica veniva compensata dalla bellezza del paesaggio. Ho trovato un ambiente cordiale e accogliente. Uno staff organizzativo preparato e competente. Il percorso era segnato in modo impeccabile. La gentilezza degli addetti ai ristori e ai controlli è stata encomiabile.
Tra le trincee il fiato diventava corto pensando al passato. Toccare quelle pietre adibite a difesa originava un brivido profondo come la loro storia.
Ho corso l'ultimo chilometro abbondante come una bambina spensierata, ridendo e a perdifiato.
L'arrivo è stato emozionante come la mia prima maratona. Mi resta l'immagine a colori definita dagli applausi della folla in piazza. La voce dello speaker che pronunciava il mio nome ha rallentato un attimo il cuore. Mentre le gambe tagliavano il traguardo, il mio sorriso era solo lo specchio della felicità.
Grazie ancora agli organizzatori, tutto è stato perfetto.
I dolori e gli affaticamenti muscolari passeranno con il tempo. Questa giornata resterà indelebile nei miei ricordi.
Emozioni esenti dal tempo.