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vertical lattebusche 12.06.2016 il vincitore manuel da col35’31”: è questo il tempo fatto registrare da Manuel Da Col per percorrere il “muro” dei 2,7 chilometri per 1000 metri di dislivello del Lattebusche Vertical Kilometer, evento podistico organizzato dal Gruppo Marciatori Calalzo e andato in scena a Domegge di Cadore. Partenza alle 10 dai 750 metri di altitudine di Vallesella,  subito un tratto in asfalto che si trasforma in strada bianca e poi su per un canale tra noccioli, abeti e faggi. In pochi minuti il primo piccolo salto con la scaletta in larice che fa salire sulla costa. Ancora ascesa attraverso un maestoso corridoio di larici che lascia tirare il fiato prima del picco più pendente del percorso, il secondo e ultimo salto di rocce, anch’esso agevolato da scale e scalini. Poi l’ultimo panoramico tratto tra praterie d’alta quota che conduce all’approdo dei 1750 metri di altitudine di Croda, un vero e proprio balcone con vista su alcune tra le più belle vette delle Dolomiti: Spalti di Toro, Antelao e Marmarole.

Da Col senza rivali fin dai primi metri, troppo intenso il suo ritmo per tutti gli oltre cento concorrenti al via. In cima, il talento di Cibiana di Cadore (Team Scott) ferma il cronometro sul tempo di 35’31”, precedendo l’altoatesino David Thöni (Mammut) di quasi 2’ e l’agordino, ex azzurro dello sci di fondo e dello sci alpinismo Alessandro Follador di oltre 2’. Da Col succede così nell’albo d’oro allo stesso Follador (vincitore nel 2015) e all’alpagoto Lauro Polito (vincitore nel 2014).

«Pensavo di riuscire a stare sotto i 35’» spiega il vincitore. «Il terreno bagnato a causa della pioggia caduta nei giorni scorsi ha reso tutto più difficile. In ogni caso sono soddisfatto e guardo con determinazione ai prossimi appuntamenti».

Al femminile, pronti via gara tutta di testa per Francesca Rossi. La bellunese del team trentino Bogn da nia ha fermato le lancette del cronometro sul tempo di 42’54”. Secondo e terzo posto rispettivamente per Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp, 46’30”) e per Lucia Boschetti (Aldo Moro Paluzza, 48’27”).

«Questo è uno dei vertical che preferisco di più» spiega la vincitrice. «È in piedi, come quelli che piacciono a me, ed è spettacolare».

Positivo il bilancio dell’organizzazione. «Abbiamo avuto una buona partecipazione e un buon livello tecnico» spiega Mirko Da Vià, presidente del Gruppo Marciatori Calalzo. «Crediamo di aver proposto un percorso tecnico e, nella sua parte finale, altamente spettacolare. Abbiamo lavorato con oltre cento volontari nell’ultimo mese per preparare il tracciato al meglio. E ora guardiamo già al futuro: vogliamo far sì che questo evento cresca».

I Marciatori guardano al futuro del Lattebusche Vertical Kilometer ma anche alle future generazioni. «Proprio per questo, nel paese di Grea, dove abbiamo fatto le premiazioni, abbiamo proposto un mini vertical per i bambini» dice ancora Da Vià. «Nessuna classifica ma premi per tutti: un modo per far conoscere, in maniera divertente, la corsa e lo sport alle giovani generazioni».