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Multa per Allenamento Podistico non AutorizzatoTrapani, ore 8 del mattino. Col tuo amico sei al chilometro 17 di un bel lungo cominciato di buon ora. Ancora quattro chilometri e poi via una bella doccia, insieme alla soddisfazione di aver fatto il tuo “dovere”. Dai, vedrai che a Roma, alla maratona, faremo un figurone!
C’è vento e pioggia, ma non ci ferma nessuno, pensano i due sventurati, che visto le avverse condizioni climatiche, lasciano il Lungomare Dante Alighieri per la più riparata via Fardella.

Guarda, c’è anche la polizia municipale che ci scorta, oggi va di lusso. Come? Ci dobbiamo fermare? Documenti? No guardi non li abbiamo, siamo in maglietta e pantaloncini, inutile bagnare anche loro, non crede? Allora dobbiamo seguirVi al Comando?! Contravvenzione?

Risultato, multa di 66 Euro a testa per passaggio con rosso (in effetti avevano attraversato, sebbene non ci fosse in giro un cane…) e “allenamento podistico non autorizzato”… Si avete capito bene, ma onde evitare fraintendimenti lasciamo spazio al preciso linguaggio del verbale che contesta il “mancato rispetto degli articoli 190/9 - 10 e 41/5 del Codice della strada” e motiva così l’infrazione:

“Partecipava ad un allenamento podistico lungo la carreggiata privo di autorizzazione rilasciata dall'Ente proprietario, lo stesso attraversava l'intersezione formata tra la via Fardella con la via Passeneto nonostante il semaforo funzionante proiettasse luce rossa nella stessa direzione di marcia". 

Questo è il racconto di Maria Emanuela Ingroglia, giornalista di Repubblica, su quanto avvenuto venerdì scorso nella “Città del Sale e della Vela”, località ben nota per la moltitudine d’impianti sportivi, parchi e piste ciclabili, che offrono la possibilità di correre in sicurezza, senza bisogno di farlo per strada. Non è un caso che la provincia trapanese occupi da due anni il 103° posto nella Classifica sulla Qualità della Vita nelle 107 Provincie Italiane edita dal "Sole 24 Ore".
Siamo certi che dopo aver sistemato questa indubbia priorità, ovvero quella di raddrizzare la schiena agli indisciplinati runner locali, il ranking 2013 migliorerà decisamente, se non altro anche grazie al futuro accorpamento e conseguente riduzione del numero delle provincie italiane.

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