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Citterio Emiliano foto Roberto MandelliLeggendo lunedì della morte per infarto di Mauro Gabellotto mi è tornata in mente una frase che molte volte mi sono ripetuto: mi è andata bene. Si, perché anch'io ho avuto un infarto. La cartella clinica dice “non databile” e quindi senza avvertire alcun dolore o mancanza di respiro e, senza saperlo quindi, ci ho corso sopra molte decine di Km. Lo scorso 15 aprile però, durante la visita medico sportiva effettuata presso il centro analisi di Barzanò il dott. Daniele Zaccaria ha riscontrato un'anomalia nell'ecocardiogramma. Da lì mi ha fatto  eseguire ulteriori e più approfonditi controlli dai quali sono stati confermati i suoi dubbi: ipo-discinesia dell'apice, in sostanza avevo un infarto in atto. Daniele mi ha invitato ad andare al Pronto Soccorso e lì sono stato ricoverato. Dopo tutti i controlli di routine alla seconda coronografia i medici hanno eseguito un intervento di angioplastica inserendomi 4 stent. Pensando ancora a Mauro, mi ripeto e più convinto ancora: mi è andata bene! Voglio ringraziare pubblicamente quindi il dott. Daniele Zaccaria che con la sua vicinanza, andando anche oltre alla sua professionalità, mi ha permesso di superare questa difficoltà. Ringrazio anche tutto il reparto di cardiologia, medico e paramedico, dell'ospedale San Gerardo di Monza e, in particolare, i dottori Ivan Calchera e Virgilio Colombo: se sono in vita e, forse, un giorno potrò tornare a correre lo devo a loro.