
Questa direttiva è relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.
Detta così, pur essendo d’accordo al 110% con il principio, sembrerebbe non coinvolgere in automatico il ns ambiente che, ne sono più che convinto, proprio per il suo essere è ben lungi da simili reati.
L’ art. 2 del decreto cita testualmente:
Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica
14 novembre 2002, n. 313, e sanzioni per il datore di lavoro
1. Nel decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, dopo l'articolo 25 è inserito il seguente:
«Art. 25-bis Certificato penale del casellario giudiziale richiesto dal datore di lavoro
1. Il certificato penale del casellario giudiziale di cui all'articolo 25 deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, al fine di verificare l'esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.».
2. Il datore di lavoro che non adempie all'obbligo di cui all'articolo 25-bis del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre, n. 313, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 10.000,00 a euro 15.000,00.
La lettura del Decreto fatta in questi pochissimi giorni non solo da giuristi ma anche dalle Associazione e dagli EPS porta, quasi univocamente, a considerare che la norma interessa tutte le attività svolte in maniera organizzata, non importa se a scopo di lucro e a livello professionale oppure volontario, quindi anche le Associazione sportive dilettantistiche e tutti i tipi di associazione non a scopo di lucro che operano a contatto diretto con minorenni e che in qualche forma promuovono, organizzano e/o gestiscono attività avvalendosi di collaboratori ma anche dipendenti o semplici volontari.
In capo a queste realtà ricade l’obbligo di chiedere agli stesi soggetti che si troveranno a diretto contatto con i minori la consegna del certificato penale (carichi pendenti).
Tra l’altro detto certificato, da richiedere presso il casellario giudiziale della Procura della Repubblica, ha validità di 6 mesi per cui, giocoforza, dovrà essere riproposto 2 volte all’anno: per richiederlo bisogna munirsi di marca da bollo da 16 euro alla quale aggiungerne una per diritti da 7,08 euro se il certificato viene richiesto con urgenza o da 3,54 euro se senza urgenza.
Personalmente sono d’accordo con il principio madre della lotta a qualsiasi forma di abuso, sia quello sui minori ma anche quello sulle donne e su quelli meno evidenti ma sempre subdoli.
Nello specifico non posso che rilevare per l’ennesima volta come alla fine sono sempre i soggetti che poi “fanno” ad essere vessati da Decreti, Leggi e Norme che, pur giuste negli intenti, vengono applicate in forme improprie o a volte impossibili da attuare.
Penso all’impossibilità di mettersi tutti in regola entro il 6 aprile p.v. anche a fronte di una (credo) scarsissima informazione in materia.
Spero bene in una proroga, così come nella gratuità per i moduli, valutando l’importante ed indispensabile ruolo di Associazione ed EPS nello svolgimento dell’attività rivolata ai minori.
Credo, sperando di sbagliarmi, che per estensione il Decreto possa purtroppo coinvolgere anche la figura dell’Organizzatore di manifestazioni per giovani a meno che, come ad esempio nel caso del tesserino agonistico, non si bypassi il tutto con la firma di Responsabilità dei Presidenti delle Società che portano minori alle gare.
Ho dato una mia personale chiave di lettura, passibile di errate interpretazioni, e spero di aver portato un piccolo contributo alla discussione.
Il Decreto Legge si può consultare al link http://www.lexitalia.it/p/2014/2014-39.htm mentre inviterei anche a leggere il comunicato della stessa UISP http://www.uisp.it/genova/index.php?contentId=2553.