
Per spiegare il fatto devo retrocedere di 500 anni e dire che a Trento, nel Castello del Buonconsiglio, si tenne un Concilio Vaticano, ovviamente con il papa presente. Nel Castello si trova un’austera celletta con il soffitto a volta di uno stupendo blu “dolomitico” con tante stelle e qualche angioletto col pisellino al vento. Vi garantisco che la grazia di quelle immagini non sollecita anche al più incallito dei pedofili pruriginosi pensieri. Eppure…..Eppure è successo che qualcuno più realista del re (in questo caso più papista del papa) facesse coprire le innocenti pudenda con svolazzanti drappi. Evidentemente questo alto prelato, più addentro nelle cose celesti che terrene, commissionò il lavoro a un onesto lavoratore qualificato imbianchino credendolo un emerito artista qualificato pittore. Magari solo per ignoranza, forse anche per lucrare sulla prebenda dovuta. Il risultato è che dopo 5 secoli, l’umanità in visita culturale ancora sorride delle pochezze della Chiesa d’antan poiché, dopo qualche decennio, i pisellini sono riapparsi.
Ritorno nel terzo millennio e la storia si ripete. In un momento in cui la comunicazione ha raggiunto una raffinatezza quasi artistica, onesti imbianchini che dovrebbero usare finissimi pennelli, per illustrare gli accadimenti usano la pennellessa. Per narrare le vicende atletiche del giorno vengono imbrattate le tele dei moderni media con mani di colore dalle false tonalità che vengono rapidamente corrette, coperte, sostituite con altre credendo che noi tesserati, abbagliati da chissà quali specchi (ecco le allodole), non ce ne accorgiamo.
E’ successo anche oggi attraverso la notizia che indica Lalli “papabile” per il trono di “atleta europeo dell’anno” in virtù dell’exploit alla DJ TEN; ogni commento, specialmente su questo sito, è superfluo.
A me ora interessa far notare alle allodole (ma già lo sanno) che nelle” parrocchie” si lavora duro per ripristinare un minimo di credibilità istituzionale mentre, nel Vaticano Atletico, le encicliche vanno in tutt’altra direzione.
Gli inqualificabili fatti ascrivibili alla DJ Ten, si sono ripetuti alla gara del Montestella, con molta nebbia in meno ma ancora non in modo sufficientemente limpido. Siccome al Montestella “io c’ero” ho risposto tramite PN all’ufficio stampa della gara esponendo la mia realtà dei fatti. Questa risposta non è stata pubblicata (spero per un disguido tecnico) e qui di seguito la ripropongo.
“Ciao Lollini, esaurito il mio obbligo nei confronti del tuo Presidente, dedico l’attenzione alla vicenda così come è stata presentata e come si è evoluta e ti dico subito che le cose non sono certamente andate nel modo in cui sono spiegate, sia da parte dell’accusa che della difesa. Passami questa definizione, prendila come una goliardata, minchiata o cazzata. Oppure, semplicemente umoristica. Perché qui non si tratta di processare nessuno e tanto meno condannarlo. Si tratta di capire come gira il fumo e provarci (almeno provarci) a non intossicarsi. Nella mia Mezza di Monza, (che non dà soldi) una persona che già fa l’iradiddio, nell’ultima settimana si occupa pure dei cosiddetti atleti top. Niente soldi niente attenzione? Ci può stare, ma meglio prevenire…..Questo per dire che mi rifiuto di credere che nella tua organizzazione manca una figura di questo tipo. Così fosse, sarebbe bello che il Comitato Organizzatore rivedesse (in futuro) l’organigramma generale. Se invece c’è, hai toppato tu rivolgendoti al tuo Presidente per avere notizie. Dovevi chederle direttamente a lui. Forse, il quadro generale avrebbe altri confini.
Perchè’ francamente, la circostanza che il fattaccio si è compiuto perché qui e perché là, perché i Giudici erano già alla partenza altrimenti le cose avrebbero preso un’altra piega, non sta in piedi. Mai come in questa edizione di questa gara (e pure di altre) il GGG si è presentato sulla linea di partenza al pelo. Si sarebbe presentato certamente in ritardo se io non avessi svolto il ruolo di “fendifolla”: non so a quanti partecipanti ho rotto i maroni per condurre alla partenza il drappello dei GGG. Tutti testimoni a mio favore, eh eh….Però potrebbe essere che i GGG hanno fatto tardi davanti ad una tazza di caffè.
Ancor più francamente, non riesco a capire il coinvolgimento di Rondelli nella maniera in cui è coinvolto.
La sua lista è di 17 atleti. Il ruolo che ha ricoperto nell’atletica italiana mi fa pensare che non sono 17 tapascioni e quindi un poco di attenzione in più gli era dovuta. Non a lui, a loro. Io organizzatore, non posso accorgermi di qualcosa che non va la domenica mattina. Specialmente quando la segreteria è aperta anche il sabato pomeriggio……Quindi mi vien da pensare che la tempistica indicata sia da spostare nel pomeriggio del sabato o addirittura del sabato sera. E allora siamo certi che il ruolo di OTC è quello che hai esposto? Sia ben chiaro che non voglio difendere OTC anche perché non ne ha bisogno. E per dirla tutta, in questa gara l’azienda non ha lavorato secondo il suo standard che sfoggia in molte occasioni.
E poi siamo sicuri che i 17 di Rondelli sono tutti “suoi”? Faccio fatica a credere che un allenatore con un passato come il suo presenti 5 irregolari su 17. Eddaiiiiii! Così fosse, i territoriali della Fidal dovrebbero intervenire e invece tutto tranquillo. Forse ancora non hanno smaltito la fatica del precedente caso?
Qualche altro bel punto di domanda ce lo ha messo Nazareno e quindi qui mi fermo. Ce n’è a sufficienza per capire che è ora di finirla di trovare, a tutti i costi, qualcuno cui farla pagare. O, a tutti i costi, qualcuno che difende l’indifendibile. Nella nostra vita, tutti noi (io compreso) abbiamo lanciato nella notte di Capodanno qualche razzetto. Ma crederci tutti dei Von Braun mi pare un po’ esagerato. Meglio studiare i fondamentali della Fisica (nel nostro caso dell’Atletica e dell’organizzazione del fenomeno sportivo) e poi contribuire al suo miglioramento.
Per la cronaca, la mia cronaca/analisi è terminata alle 10,40 quando, sentito odor di brucio, me ne sono andato a casa. Di questo ho già chiesto scusa al tuo Presidente. A casa a studiare, of course. E, sul marciapiede del vialone esterno ho visto un gruppetto di giudici che se ne andavano. A casa a studiare? Chi lo saprà mai?”
Vorrei ripetere (anche fino alla noia) che i mostri non nascono sotto i cavoli “a nostra insaputa”.E’ il sistema vigente che li crea ed è il sistema che va rivoltato come un calzino.
Nel Vaticano Atletico spero si rendano conto che PN non è visitato solo in Padania, nell’Agro Pontino o sul Tavoliere delle Puglie. E’ la natura stessa della comunicazione moderna che lo rende consultabile anche all’estero. E oggi, con i pittori che dipingono con la pennellessa, abbiamo dato all’Europa Atletica un’immagine dell’Italia Atletica non corrispondente alla realtà.
Se non è sufficiente questo, che cosa deve ancora succedere per convincere il papa della necessità di servirsi di pennelli più fini? Che il pennello sottile deve essere usato sempre e non solo per tentar di far credere (alle allodole) che il primo arrivato non è il vincitore? O vice versa, tanto fa lo stesso.
Come sempre, buone sudate a tutti.