Il Comitato Nazionale di venerdì scorso ha varato il progetto relativo al comparto ''non stadia'': tessera FIDAL obbligatoria per la partecipazione, maratone e ''mezze'' solo in calendario nazionale, "label" attribuita alle manifestazioni
La riunione del Comitato Nazionale di venerdì scorso ha prodotto un esito significativo per il complesso delle attività definite “non stadia” (con focus sul running: dalla strada fino al nascente trail). E’ stato infatti approvato all’unanimità il Progetto Running 2016-2018, un complesso di modifiche normative e regolamentari che, nell’arco di un triennio (andrà infatti a regime in forma integrale nella stagione 2018) ridisegnerà completamente questo comparto dell’atletica italiana. Quattro i punti salienti del progetto:
1 obbligatorietà del tesseramento FIDAL per la partecipazione a manifestazioni inserite nel calendario FIDAL (l’applicazione terrà conto delle date di scadenza delle convenzioni con gli Enti di promozione sportiva, ma sancisce un principio di notevole significato).
2 Maratone e mezze maratone inserite nel solo calendario nazionale (dal 2017; di fatto, non esisteranno più competizioni regionali per queste distanze); successivamente, suddivisione delle manifestazioni secondo un sistema di “labelling” (gold, silver e bronze, a seconda dei servizi erogati, per tutti comunque percorsi omologati).
3 Avvio di un ranking nazionale unico per gli atleti, con conseguenti classifiche.
4 Semplificazione relativa alla partecipazione degli atleti stranieri (autocertificazione per ciò che riguarda il tesseramento; per i non tesserati, obbligatorietà di presentazione di un certificato medico prodotto anche nel proprio Paese d’origine, ma conforme agli esami diagnostici previsti dalla normativa italiana). Per la parte sanitaria è stato poi dato mandato al Segretario Generale di accertare l’esistenza di condizioni migliorative per i “non tesserati” cittadini dell’Unione Europea.
5 nuovi criteri di tassazione per l’organizzazione di manifestazioni (applicati dal 2017), con vantaggi per le società organizzatrici virtuose sul piano dell’impegno nelle attività federali.
Note personali
1 la “obbligatorietà” penso voglia intendere “esclusività” del tesseramento FIDAL. Me lo conferma il passaggio che coinvolge la scadenza delle Convenzioni con gli EPS che, ipotizzo, non verranno più rinnovate. In tal caso prevedo grosse battaglie da parte di questi ultimi, anche se ribadisco la mia posizione, in sintonia con quanto dice la Legge dello Stato, che deve essere distinta l’attività agonistica (Federazione) da quella promozionale (EPS)
2 Non riesco a vedere cosa possa cambiare con questa nuova distinzione se non, more solito, prevedere che le tasse gara aumentino. Ci sono gare a livello Regionale ottimamente organizzate che, forse, con un ipotetico (?) aumento di costi potrebbero anche smettere; ci abbiamo pensato, vero ?? E poi perché solo Maratone e Mezze Maratone ??
3 Ok ma se deve essere un rivisitazione della “lista Elite” (che limitava tra l’altro la presenza alle gare regionali) non ne vedo proprio la necessità, se non a fini statistici. O si pensa di portare qualche limitazione alle gare Nazionali, a seconda del colore della tabella ??
4 E’ uno dei punti sui quali maggiormente ci siamo battuti. A prima vista “sembra” un bel passo in avanti con quell’autocertificazione che abbiamo sempre invocato, già nell’incontro di Piacenza del 2014 ma più volte sollecitato da tanti Organizzatori. Una piccola perplessità nella richiesta di “conformità” delle visite mediche, visto che in molti Paesi non viene prevista; importante comunque aver previsto il mandato al Segretario Generale per le valutazioni del caso.
5 Letta di getto non la condivido nemmeno allo 0,1 %. Non vorrei che tante iniziative proposte da Società che, a qualsiasi titolo, non possono svolgere attività federale di livello venissero poi penalizzate in termini economici (con conseguente possibile rinuncia) rispetto a più blasonate Società (e quindi spesso con Sponsor dietro più forti), organizzando la stesso tipo di manifestazione
Sono ovviamente solo valutazioni personali , passibili di errori perché a caldo. Sicuramente nei prossimi giorni avremo chiarimenti sul tema, anche perché penso le risoluzioni del Comitato Nazionale apriranno un forte dibattito.