Oltre 60.000 i partecipanti alla prima edizione della maratona delle bufale disputatasi domenica scorsa.
"E' stato un grande successo" queste le prime parole del presidente del comitato organizzatore della gara.
I partecipanti, provenienti da circa cinquecento nazioni, si sono cimentati oltre che sulla classica distanza dei 42 km, anche sui 30 km, nella mezza maratona, nella 14 km, nella 6 km, nel miglio e nella passeggiata non competitiva di 500 mt.
Tutto è andato per il meglio ed è stato premiato lo sforzo degli organizzatori che già promettono novità a non finire per l’edizione numero due del prossimo anno.
Questo il resoconto, quasi sempre, diramato dagli organizzatori delle maratone su podisti.net o sulla home page della manifestazione lo stesso giorno o il giorno dopo.
Poi però qualcuno, io per esempio, decide di verificare i numeri ritenuti esagerati e consultare le classifiche ufficiali con certosina pazienza conteggiando gli effettivi arrivati di ogni gara e sommando e confrontando cifre ufficiali e numeri sparati senza ritegno alcuno.
Così si scopre che alla maratona delle bufale gli iscritti alla 42 km sono stati 500, quelli alla 30 km altri 500, quasi 1.000 alla mezza, 2.000 alla 14 km, 10.000 alla 6 km e i rimanenti 46.000 alla passeggiata non competitiva.
I numeri fatalmente diminuiscono e notevolmente quando si controllano gli effettivi arrivati.
Basta leggere i resoconti pittoreschi diramati dagli organizzatori delle maratone di domenica scorsa, ma lo stesso risultato si avrebbe se si consultassero quelli delle settimane precedenti e lo stesso sarà per quelli delle prossime settimane, e controllare le relative classifiche ufficiali per rendersi conto che tale fenomeno è generalizzato e travalica, anche se di poco, i confini nazionali (sarà forse che faccio riferimento ad un luogo con cui si condivide non soltanto la lingua).
Ritengo, per farla breve, che gli organizzatori farebbero meglio in futuro a fornire resoconti più conformi alla realtà prendendo atto delle eventuali carenze organizzative, scusandosi di eventuali disagi e decretando con sincerità l'eventuale flop della manifestazione sportiva.
Quanto ai numeri, domando a me stesso, se la manifestazione si è conclusa che senso ha diffondere il numero degli iscritti o peggio ancora numeri non veritieri di partecipanti al posto del numero degli arrivati e, ancora, che senso ha comprendere tra i partecipanti alle gare anche genitori, figli e passeggini impegnati in manifestazioni collaterali o in passeggiate ludiche o enogastronomiche?!?
Una cosa è certa, conoscendo lo smaliziato universo delle lunghe, e cioè il successo o meno della manifestazione conclusa e quello della edizione successiva non è per niente decretato o ipotecato dalle annualmente ripetute sparate dell'organizzazione che, almeno per le gare della scorsa domenica, non hanno fatto decollare la Maratona o arginato l'inesorabile calo degli iscritti a tale gara rispetto agli anni precedenti.
Se la gara organizzata è una maratona meglio concentrare gli sforzi per la buona riuscita della stessa e lasciare che gli eventi collaterali rimangano tali altrimenti meglio rinunciare alla 42 km e dedicarsi solo ad organizzare altre manifestazioni più o meno sportive e sicuramente di più vasto richiamo.