Apprendiamo dalla colonne de La Repubblica, in un articolo a firma di Eugenio Capodacqua, del dramma che sta attraversando Vincenza Sicari. L’atleta lodigiana, classe 1979, è immobile in un letto di ospedale senza avere una diagnosi precisa di ciò che le sta accadendo. Si parla di una degenerazione neuromuscolare ma le cause non si riescono a capire.

Il calvario di Vincenza inizia nel 2013 quando comincia ad avvertire una gran stanchezza che le impedisce addirittura di camminare. Poi subisce un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore al timo, intervento che non serve a farla rimettere in piedi.

Sono veramente angoscianti le dichiarazioni della stessa Sicari: “Non so fino a quando resisterò, mi sento venir meno giorno dopo giorno. Vorrei almeno sapere che cos’ho, vorrei fare tutte le analisi e le ricerche possibili”.

Vincenza, noi appassionati di atletica, facciamo ancora una volta il tifo per te, così come lo facemmo alla maratona olimpica di Pechino, alle maratone di Carpi, Torino, Firenze e Padova, nelle mezze di Udine, Cremona ed in tutte le gare a cui hai partecipato. Tieni duro, stringi i denti e taglia quel nastro ancora una volta con le braccia alzate.