La briscola è sicuramente un bel gioco di carte. Le più importanti sono l’asso ed il tre, poi tutte le altre, a scendere fino al due. Da qui è nato il detto “contare come il due di coppe” ovvero contare poco, specialmente se la briscola, ovvero il seme dominante della mano, è un altro, per esempio denari.
Abitualmente si gioca in quattro, ma è possibile anche con un numero differente di giocatori, da due fino ad un massimo di sei. Quando si è in tre, dal mazzo da 40 carte ne viene scartata una, per consentire di avere un egual numero di carte da distribuire ai giocatori durante la partita. In questo caso, di solito si mette da parte il due di picche, o meglio, giocando con le carte regionali, l’equivalente, quello di bastoni.
Ecco, nell’atletica mondiale, l’Italia, leggi FIDAL, conta come il due di bastoni, quando si gioca in tre. Non poco, bensì nulla. Due esempi recenti riguardano i nostri marciatori. Schwazer è stato massacrato dal tribunale a Rio e non abbiamo nemmeno provato a difenderlo, malgrado fossero lampanti le anomalie e le irregolarità nella procedura di prelievo oltre al fatto che il campione non fosse anonimo e conservato per giorni in un luogo accessibile da più persone. Senza dimenticare le telefonate a Donati da parte di un giudice a “consigliare” una condotta prudente in gara all’altoatesino (vedi nostro articolo).
Poi c’è il caso Eleonora Giorgi, una delle nostre migliori carte da giocare all’olimpiade, mica un due di bastoni. Anche lei è stata mandata a casa, squalificata. Oddio, a detta degli esperti e per sua stessa ammissione, non è che Eleonora abbia sempre uno stile impeccabile. Lo scorso marzo era già stata squalificata in coppa del mondo, a Roma. Malgrado giocasse in casa venne messa fuori proprio nel finale. Giorgi fuori, poi però vedi la gara olimpica e ti accorgi che molte delle atlete medagliate o regolarmente classificate stanno “correndo”. Mah!
Che nostalgia pensando a Primo Nebiolo, dal 1981 fino alla sua morte nel 1999, presidente IAAF. Allora non eravamo il due di bastoni, ma un bel carico da undici, come si dice nel gergo dei giocatori di briscola. Ma ormai sono storie del millennio precedente.
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