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Seppure molti puristi non le considerino degne di recensione, ne tantomeno di un accostamento con la pratica podistica, il fenomeno delle corse per novelli “superman” sta prendendo piede anche in Italia. Quindi mi sembra giusto trattarne anche su queste colonne.

Le accattivanti pubblicità, accattivanti per quelli a cui piace il genere, questo è ovvio, riferiscono di percorsi molto difficili. Decine di ostacoli formati da balle di fieno, tronchi di alberi, container. E poi vasche di acqua, fango, montagne di copertoni, tralicci e chi più ne ha più ne metta.

Insomma prove bizzarre, anche goliardiche se vogliamo, magari da affrontare con strani travestimenti, ma pur sempre dure da portare a termine, anche perché, oltre agli ostacoli, bisogna comunque coprire dei tratti chilometrici abbastanza estesi, in alcuni casi nell’ordine di grandezza di una mezza maratona. Il tutto con un limite temporale. Eh si, perché anche qui viene fissato un tempo massimo, che per molte persone normali, che magari per una volta giocano a fare i superuomini, può essere arduo da rispettare anche senza l’aggiunta degli ostacoli.

Tutto ciò premesso, ed ancora evitando di cadere nella discussione su come catalogare suddette manifestazioni, il mio quesito del giorno è il seguente: ma è mai possibile che per partecipare ad una 10km FIDAL, con percorso piatto su asfalto ed un tempo limite molto alto, insomma che magari potrei fare quasi al passo, devo presentare un certificato medico per la pratica agonistica, mentre per correre, scavalcare, nuotare, sporcarmi di fango e poi correre ancora per magari 3 o 4 ore mi bastino le due righe del medico di famiglia?!?

Ma allora, sono prove da superman o per impiegati del catasto?

Scusate, ma non capisco, se qualcuno mi può aiutare, commenti qui sotto o mi scriva. Grazie per la collaborazione!

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