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Gallo Antonella collage

 

Il Signore delle Cime ha chiesto alle Montagne un altro amico, un altro fratello di noi podisti.

 

Dopo Franco Togni, andatosene alla fine di dicembre; dopo Fiorenzo Praturlon e Roberto Rolfini (che con la maglietta degli Orchi Trailers di Rivoli correvano specialmente in montagna), ritrovati cadaveri sotto la Punta della Croce in alta Val di Susa il 3 dicembre scorso; è stata ora la volta di Antonella Gallo, cinquantunenne tesserata per l’Arci Favaro (La Spezia), coinvolta nel distacco di una cascata di ghiaccio a Chemonal, il paese degli ex sciatori Wanda e Franco Bieler, sopra Gressoney S. Jean.

 

Tutti la descrivono come arrampicatrice esperta, e quanto al luogo della tragedia le fonti alpinistiche (in particolare la guida alle cascate ghiacciate Effimeri barbagli di Matteo Giglio, 2014) parlano di “una delle perle della Valle di Gressoney. Comodo accesso, scalata divertente e atletica, assenza di pericoli oggettivi (difficoltà tra 1 e 2 su un massimo di 5). Molto frequentata. La maggior parte delle cordate percorre solo i primi due tiri e scende in doppia. Una terza lunghezza facile consente di uscire dalla cascata e raggiungere facilmente il canale che fiancheggia a destra (faccia a monte) la cascata” (dai siti Gulliver.it e Lovevda).

 

Bancaria di professione, praticava vari sport, tra cui il podismo e l’atletica (era anche mamma di due giovani calciatori): nel giugno 2009 si era laureata campionessa italiana assoluta bancarie, correndo i 3000 metri in 13:40, e campionessa di categoria F 40 con 6:12 sui 1500. Ma frequentava volentieri anche le strade, fino alla maratona (era accreditata di un 3.53 a Firenze nel 2009) e alla mezza (1.54 a Livorno nel 2007, 1.42:36 a Parma il 14 settembre 2009), ma senza disdegnare occasioni festose di gare amatoriali nella sua città o dintorni.

 

Vogliamo ricordarla stralciando da una cronaca apparsa sul “Secolo XIX”, cronaca di la Spezia, 9-9-2008, relativa alla “Corsa dentro l’Arsenale”.

 

Sessanta appassionati podisti hanno dato vita alla gara, per agonisti e non, organizzata da Provincia, Comune, Marina militare, col supporto tecnico-organizzativo della Uisp spezzina. Particolarità della gara, organizzata nell’ambito dei festeggiamenti della giornata delle Forze Armate e dell’anniversario della vittoria della prima guerra mondiale, certamente il percorso. Innanzitutto il punto di partenza e di arrivo, previsto al campo Montagna, per l’occasione a cancelli aperti; il piatto forte, però, arrivava dopo un paio di chilometri percorsi per le vie cittadine. I concorrenti hanno attraversato la Porta Principale dell’Arsenale militare e compiuto altri due chilometri all’interno della base navale: subito a Molo Scali, costeggiando le navi militari, per poi imboccare la strada adiacente allo Sprugola per riuscire dalla Porta Ospedale. Al rientro al campo Montagna, mentre per i non agonisti lo sforzo poteva essere subito ricompensato da fragrante focaccia, the caldo e l’acqua di rete somministrata da Acam Acque (da bere rigorosamente con bicchieri in MaterB, materiale compostabile), gli agonisti dovevano compiere un circuito di ulteriori 4 km circa, per poi giungere al traguardo. Il primo ad alzare le braccia al cielo è stato Sergio Cipro, atleta dell’Arci Favaro che ha chiuso i circa 9 km di corsa con un ottimo 33’ e 44”; alle sue spalle, a soli 9 secondi di distacco, Riccardo Cervi, compagno di team. Al terzo posto Giancarlo Patierno dell’Atletica Spezia Carispe, con un ritardo di oltre mezzo minuto. Nelle donne esaltante la prova di Antonella Gallo (sempre dell’Arci Favaro) che con il tempo di 35’ e 15”, oltre a guadagnarsi il gradino più alto del podio nella categoria femminile, risultava al quarto posto assoluto.

 

Vorremmo tanto sperare, con Bepi De Marzi, che il Signore delle Cime ora su nel Paradiso la lasci andare per le sue montagne.