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Laura Gotti, 25ennne ultramaratoneta, è il nome nuovo italiano sulle ultradistanze di questo 2017, grazie al 1° posto nel Campionato Italiano della 50 km di Romagna, e poi il 2° posto (prima italiana) al Passatore, il che le ha consentito altresì di vincere il Trittico di Romagna. Laura si è approcciata da poco al mondo delle ultradistanze: pare che si gestisca autonomamente l’allenamento e non si sottoponga finora a carichi esasperati.

 

Tesserata dal 2013 con Runners Capriolese, corre la sua prima 42,195 km alla 3a Maratona dell’Acqua 2013 con il tempo di 3h22’2” (51a all’arrivo). Nel 2015 corre la Verona Marathon (4h12’11”). Nel 2016 si migliora prima alla Brescia Marathon (3h06’50”) e poi alla 33a Firenze Marathon (2h59’11”), prima maratona sotto le 3 ore. Il suo esordio con le ultradistanze risale all’Adamello Ultra Trail 80 km del 24/25 settembre 2016 ove giunge terza in 15h15’34”. Il 2017 inizia con la Terre di Siena Ultramarathon 50 km, prima donna in 3h44’39”. Alla 50 km di Romagna del 25 aprile vince il titolo italiano sulla distanza con l’ottimo 3h24’10”. Alla 100 km del Passatore del 27 maggio conferma l’ottimo stato di forma con il tempo di 7h47’18”, seconda donna al traguardo dopo la nuova recordwoman del percorso, la croata Nikolina Sustic (7h34’36”).

 

Ha un fisico longilineo e non teme la distanza. Anche in base all’età anagrafica pare sicuramente destinata a ottenere altri ottimi risultati già nel prossimo futuro.

 

SCHEDA ATLETA

Nome Laura Cognome Gotti Data di nascita14.06.1991Società Runners Capriolese 

ResidenzaCortefranca (BS) Cat. Italia: SF Cat. internaz. W23

RECORD PERSONALI
DISTANZA TEMPO ANNO LUOGO
21,097 km 1h33’57” 2013 Verona
42,195 km 2h49’40” 2017 Russi (RA)
50 km 3h24’10” 2017 Castelbolognese (RA)
100 km 7h47’18” 2017 Firenze-Faenza

 

Così Laura racconta le sue caratteristiche da runner

 

«Corro a stomaco vuoto. Non utilizzo nessun integratore, prima durante o dopo la gara. Nelle mie gare non usufruisco dei ristori, salvo nella 100 km. Non uso orologi sportivi. Non seguo tabelle di allenamento. Non ho nessun preparatore».

 

Com’è andata la tua prima 100 km del Passatore dello scorso 27 maggio?Purtroppo sono arrivata a qualche giorno dalla partenza con un bell’infortunio al piede, e solo con grande paura ho deciso di affrontarla.

 

Soddisfatta del tuo tempo e piazzamento in classifica? Un’avventura lunga e vissuta. Un po’ demoralizzata per le grandi differenze rispetto alle vere professioniste, sui regolamenti e atteggiamenti. Detto questo, sono comunque soddisfatta: era una lotta con me stessa dove i dolori erano tanti, ma la testa non ha mai mollato; fino alla fine ho fatto la mia gara a testa alta senza nessun aiutino, e questo per me vale più di qualsiasi podio.

 

Difficile il percorso? Non conoscevo il percorso, ma solo tanti commenti di altrirunners.

 

Le condizioni meterologiche? Giornata caldissima.

 

Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Quali le maggiori criticità?Nessuno spugnaggio nel percorso, tantissime regole ma nonuguali per tutti, da quello che poi si è visto e dimostrato.

 

Prossimi obiettivi? Al futuro non ci penso. Ora un po’ di meritato riposo e poi si vedrà.