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Sabato 27 Aprile nel piccolo borgo di Arrazua nelle vicinanze di Bilbao si è consumata la prima prova del circuito mountain running firmato la Sportiva Gore-Tex. La skyrace dell'Arratzu, 30 i km, è la prima gara internazionale importante del 2013. I runners, ad un mese dalla gara di Zegama, qui hanno testato le rispettive bontà atletiche in vista della prima delle World Series, con la classica battaglia sportiva sull'Aizkorri. Ad Arrazua erano previsti 450 concorrenti, ma le avverse previsioni meteo hanno spaventato il 50% degli atleti e cosi il gruppo si è assottigliato. Alla vigilia della corsa dell’Arratzu le nuvole basse opprimevano i punti di passaggio in quota e gli organizzatori non sapevano se la competizione poteva essere disputata sul percorso integrale. Poi fortunatamente il vento del nord, poche ore prima della partenza, ha spazzato i monti Baschi e a ridosso della partenza gli organizzatori hanno annunciato che la gara era totalmente fruibile. Per questo fortunosa variazione meteo noi atleti abbiamo apprezzato tutti i 4000 metri di dislivello complessivi e siamo transitati sui passaggi in quota in totale sicurezza. Il tracciato dell' Arratzu è molto vario dal punto di vista tecnico e assai panoramico. Si inizia con 3 salitelle “scaldagambe” nei primi 8 km, ma la terza discesina ha presentato il primo conto con l’arrampicata di 500 metri di dislivello. Questo km di ascesa è un mini vertical molto temuto dagli atleti perché è ripido e decisamente molto tecnico. In questo punto della corsa siamo stati aggrediti da una fitta tempesta e i chicchi ci battevano sulla testa violentemente e presto, questa traccia di sentiero si è trasformata in un ruscello biancastro; nonostante questa avversità meteo la nostra ascesa è risultata sicura e senza particolari problemi e le nostre mani, in alcuni punti, sono diventate delle picozze e ci siamo aggrappati al terreno come dei veri alpinisti: quando mancavano le roccette ci si arrangiava calamitando la nostra presa agli arbusti. Una volta in vetta abbiamo iniziato a respirare perche il cielo si è aperto e i nostri sguardi hanno iniziato a vedere i lussuosi panorami verdi delle montagnole Basche. Da queste parti la campagna è conservata perfettamente incontaminata, i pascoli e i boschi assumono delle tonalità di verde chiaro-scuro molto brillanti e durante i brevi momenti in cui le nuvole grigie si spingevano verso il basso, abbiamo persino visto, in lontananza, il colore blu scuro del mare. Sotto le nostre scarpe però il coloraccio marrone del fango ci ha fatto compagnia su tutti i sentieri e la nostra marcia è sempre stata in equilibrio molto precario. Infine queste perturbazioni hanno scaraventato sul percorso degli ostacoli naturali assai insidiosi. Per fortuna il “frio” ( freddo ) annunciato ha ritardato il suo arrivo nella zona dell’Arratzu e i nostri corpi umidicci non hanno subito eccessivi raffreddamenti. La parte finale della seconda salita è stata la più panoramica e l’ascesa tracciata in mezzo a prati e pascoli verdissimi. La facilità di corsa ci ha permesso di godere degli squarci del cielo e la profondità della vista del territorio Basco è risultata molto interessante. Questo autonomo popolo Basco è ancora alla ricerca della propria identità e dell'indipendenza da Madrid, purtroppo anche nei Paesi Baschi la crisi economica si fa' sentire implacabilmente e questo riduce notevolmente la veemenza della loro richiesta di indipendenza. La terza salita ha concesso poco ai nostri campi visivi causa la fitta boscaglia che ci ha coperto fino a 1 km dal finish. Un saltino indietro. Sulla linea dello start si sono presentati molti team di caratura internazionale e dall'Italia sono arrivati: il Valetudo skyrunning e il neonato team la Sportiva, i club Baschi e Spagnoli naturalmente correvano sul terreno amico e godevano dei favori del pronostico per la classifica generale per team. La gara è vissuta sui due monologhi dei trionfatori di giornata, nell’Arratzu rosa Mayora Elizondo Maite ha comandato la gara sin dalle prime battute così come in campo maschile per l’aquila Valetudo il Rumeno Ionut Zinca. Nella race maschile c’è stata una bella sfida per la medaglia d’argento, le new entry Valetudo Daniele Cappelletti ha accarezzato il sogno del podio fino alla fine perché sulla prima salita, nel tratto più ripido e tecnico della gara, si è addirittura piazzato all’inseguimento del compagno di team Zinca, ma poi quando la gara è diventata meno tecnica gli avversarsi lo hanno raggiunto. Nella corsa rosa l’aquila rosa Valetudo Emanuela Brizio non è ancora al meglio della sua condizione atletica ed ha dovuto faticare parecchio per contenere il distacco dalla testa della gara e dal ritorno delle avversarie che la tallonavano. Il primo a raccogliere gli onori sul traguardo di Arrazua è stato Zinca Ionut e per il campione Valetudo questa è stata la quarta vittoria consecutiva sull’ Arratzu, 2h36’47” il suo leader time. 2° Adell Albat Cristobal team Ninguno Otros 2h40’32”, 3° Gutierrez Pinera Josè Francisco 2h42’33” Ninguno Otros, 4° e, primo degli Italiani, il Valetudo Daniele Cappelletti 2h43’13”, 5° Caballero Ortega Miguel 2h45’36” team la Sportiva Spagna, 11° il Valetudo di nazionalità Rumena Szabolcs Istvan Gyorgy 2h53’39”. Per Soby un ottimo debutto di stagione 2013. Per la Valetudo erano presenti anche Paolo Grossi, buon 71° in 3h32’34”, e Giorgio Pesenti, 11° nella classifica veterani con il time di 4h35’41”. Nella competizione rosa 1^ Mayora Elizondo Maite 3h11’26” team Ninguno Otros, 2^ Fraile Azpeitia Uxe 3h18’20” team Ninguno Otros, 3^ l’aquila rosa Valetudo Emanuela Brizio in 3h31’27”, 4^ Miralles Arnau Silvia 3h33’44” team Ninguno Otros, 5^ Vazquvez Rodriguez Monteserrat 3h39’45” Team Sestao Alpino. Nella classifica per team prime le aquile del Valetudo con festa finale sul primo gradino del podio. Un ringraziamento agli organizzatori Baschi e al maneger dello staff Iker. Le valige del Valetudo team sono già in fibrillazione: l’undici maggio si corre l’Ecomarathon di Moieciu de Sus in Romania.