La terza giornata dei Campionati Europei di Zurigo porta Nicola Vizzoni in finale nel lancio del martello: per Nicola la dodicesima finale internazionale della carriera, raggiunta con il 74.26 al secondo lancio. Miglior misura per il polacco Pawel Fajdek con 77,45.
Ottimo, nelle batterie dei 200, il ventenne Eseosa Desalu in 20.55 (PB), secondo dietro il britannico Adam Gemili (20.39). In semifinale anche Diego Marani, terzo in batteria in 20.65. 0.4). Esce, invece, Enrico Demonte, sesto nella sua batteria in 20.90.
Nelle batterie dei 200 femminili passano le tre azzurre: Irene Siragusa (23.61), Marzia Caravelli (23.27) e, ripescata, Martina Amidei (23.64). Tempi più veloci per l’olandese Dafne Schippers (22.73) e per la britannica Dina Asher-Smith (22.75).
Triste epilogo con l’eliminazione nelle qualificazioni del salto con l'asta: Giuseppe Gibilisco, uscito con tre nulli a 5.40, ha annunciato il ritiro dalle competizioni.
Passando alle gare su strada, la 20 km di marcia femminile ha registrato la vittoria della russa Elmira Alembekova, 24 anni, in 1h27:56, sull’ucraina Lyudmyla Olyanovska (1h28:07) e sulla 19enne ceca Anezka Drahotova (1h28:08), campionessa mondiale juniores tre settimane fa a Eugene. Brave le azzurre, con Eleonora Giorgi, quinta in 1h28:28, settima Antonella Palmisano in 1h28:43, e ventiduesima Federica Curiazzi in 1h35:48.
A lungo in testa la nostra Palmisano, che ha condotto la gara sino al 12° km con un ritmo di 4:24/km. Il primo attacco al 16° km, portato dalla Drahotova, con il gruppo di testa ristretto ad otto atlete, comprese Giorgi e Palmisano; al 18° l’azione decisiva della Alembekova che ha alzato il ritmo sino a 4:09/km, il gruppo si è sciolto, le due italiane si sono staccate. Al 19° km è ormai tutto deciso, la russa Vera Sokolova, nonostante le due ammonizioni, è quarta sulla Giorgi.
Il circuito, lo stesso della gara maschile, ha confermato di essere difficile e molto nervoso, con l’aggravante dei binari del tram sulla sede stradale e di boe molto strette.
Ottimo, nelle batterie dei 200, il ventenne Eseosa Desalu in 20.55 (PB), secondo dietro il britannico Adam Gemili (20.39). In semifinale anche Diego Marani, terzo in batteria in 20.65. 0.4). Esce, invece, Enrico Demonte, sesto nella sua batteria in 20.90.
Nelle batterie dei 200 femminili passano le tre azzurre: Irene Siragusa (23.61), Marzia Caravelli (23.27) e, ripescata, Martina Amidei (23.64). Tempi più veloci per l’olandese Dafne Schippers (22.73) e per la britannica Dina Asher-Smith (22.75).
Triste epilogo con l’eliminazione nelle qualificazioni del salto con l'asta: Giuseppe Gibilisco, uscito con tre nulli a 5.40, ha annunciato il ritiro dalle competizioni.
Passando alle gare su strada, la 20 km di marcia femminile ha registrato la vittoria della russa Elmira Alembekova, 24 anni, in 1h27:56, sull’ucraina Lyudmyla Olyanovska (1h28:07) e sulla 19enne ceca Anezka Drahotova (1h28:08), campionessa mondiale juniores tre settimane fa a Eugene. Brave le azzurre, con Eleonora Giorgi, quinta in 1h28:28, settima Antonella Palmisano in 1h28:43, e ventiduesima Federica Curiazzi in 1h35:48.
A lungo in testa la nostra Palmisano, che ha condotto la gara sino al 12° km con un ritmo di 4:24/km. Il primo attacco al 16° km, portato dalla Drahotova, con il gruppo di testa ristretto ad otto atlete, comprese Giorgi e Palmisano; al 18° l’azione decisiva della Alembekova che ha alzato il ritmo sino a 4:09/km, il gruppo si è sciolto, le due italiane si sono staccate. Al 19° km è ormai tutto deciso, la russa Vera Sokolova, nonostante le due ammonizioni, è quarta sulla Giorgi.
Il circuito, lo stesso della gara maschile, ha confermato di essere difficile e molto nervoso, con l’aggravante dei binari del tram sulla sede stradale e di boe molto strette.