You are now being logged in using your Facebook credentials
La notizia più bella in chiave azzurra nella seconda sessione di gare della terza giornata dei Campionati Europei proviene dai 200 metri con la prestazione di Diego Marani, 34enne mantovano, che chiude in 20:36, primato personale e terzo uomo italiano di sempre dopo Pietro Paolo Mennea e Andrew Howe. Davanti a lui solo l’inglese Adam Gemili (20.23), il francese Christophe Laimatre (20.26) e l’ucraino Serhiy Smelyk (20.32). Quarto tempo per il campione in carica Churandy Martina (20.40). Eliminato Eseosa Desalu, dodicesimo nella generale, che corre in 20.73.

La finale del salto triplo maschile vede l’eterno Fabrizio Donato chiudere settimo con 16.66, fermato anche dagli acciacchi. Vince il francese Benjamin Compaoré con 17.46 (al primo salto) sui due russi Lyukman Adams (17,09 metri) e Aleksey Fyodorov (17,04 metri). Eliminato in semifinale Schembri, dodicesimo con 16.02.  

Incredibile nella finale dei 3000 siepi uomini: vince il francese Mahiédine Mekhissi-Banabbad, che già prima dell’ultima barriera, si toglie la maglia e taglia così il traguardo. Inizialmente ammonito, in seguito al ricordo della federazione spagnola, è squalificato per non aver tagliato la linea del traguardo con la sua maglietta addosso. L’oro passa così all’altro francese Yoann Kowal in 8:26.66, argento al polacco Krystian Zalewski in 8:27.11 e bronzo allo spagnolo Angel Mullera in 8:29.16. Yuri Floriani chiude in tredicesima (poi, dodicesima) posizione in 8:44.05.  

Sorpresa nei 110hs maschili: il favoritissimo Pascal Martinot-Lagard, riesce a rimanere fuori dal podio, incocciando in sette ostacoli su dieci. Alla fine, solo la squalifica del connazionale Dimitri Bascou, terzo con 13:28, gli permette di prendere il bronzo. Vince il russo Sergey Shubenkov in 13.19 sul britannico William Sharman (13.27). Per Martinot-Lagarde, solo 13.29. In semifinale eliminato Dal Molin in 13.72, dopo aver incocciato tutti gli ostacoli. 

La russa Anzhelika Sidorova vince il titolo del salto con l’asta superando 4.65 al terzo ed ultimo tentativo, dopo un percorso senza errori fino a 4.55.. La greca Ekaterini Stefanidi è argento con 4.60 al secondo tentativo, stessa misura ma un errore in meno rispetto all’altra russa Zhuk Krasnova, bronzo. La tedesca Lisa Ryzih ha superato 4.60 al terzo tentativo, con più errori alle quote precedenti, rimanendo esclusa dal podio.

La ceka Barbora Spotakova vince finalmente il titolo europeo, l’unico che le mancava, con 64.41 al penultimo tentativo. Argento e record nazionale per la serba Yelena Jelaca con 64.21 davanti alla campionessa europea di Barcellona 2010, la tedesca Linda Stahl (63.91).

Qualificazione per la finale dei 400hs donne per Yadisleidy Pedroso in 56.07, terza dietro l’ucraina Anna Titimets (54.90) e la russa Irina Davydova (55.69). Miglior tempo per la britannica Elidh Child (54.71) che vince la sua semifinale sulla ceca Denisa Rosolova (54.98). 

L’olandese Dafne Schippers domina anche i primi due turni dei 200: vince la semifinale in 22.48, dietro di lei l’inglese Bianca Williams (22.90). La francese Soumaré vince la seconda semifinale in 22.56 sull’inglese Dina Asher Smith (22.61). L’inglese Jodie Williams vince la terza in 22.90. Eliminate in semifinale, ma brave le tre azzurre: Marzia Caravelli in 23.23, Irene Siragusa in 23.50 e Martina Amidei in 23.51.

Nelle qualificazioni degli 800 donne miglior tempo per la bielorussa Maryna Arzamasova che vince la prima delle due semifinali in 2:00.35 sulla polacca Joanna Jozwik (2’00”98) e sulla russa Svetlana Rogozina (2’00”83). Nella seconda semifinale, vince l’inglese Lynsey Sharp in 2:01.32 sulla russa Yekaterina Poistogova, seconda in 2:01.45 e sulla connazionale Jessica Judd, terza 2’011”53. Fuori dalla finale la svizzera Selina Buchel, quarta nella seconda semifinale in 2:01.80. 

Eliminato Norbert Bonvecchio nelle qualificazioni del giavellotto uomini con 69,38, trentesimo; migliori misure per i finlandesi Ruuskanena (83.76) e Pitkamaki (81.48) e per il tedesco Rohler (81.24).