
I numeri della manifestazione sono cresciuti, anche quelli degli italiani, il secondo gruppo straniero per numerosità (181 classificati), dopo la Gran Bretagna (240).
Classifica degli italiani (xls)
Il percorso di gara è molto bello, non velocissimo, ma spettacolare, basti pensare al passaggio sul ponte delle Catene, davanti al Parlamento, i lunghi tratti lungo il Danubio, la maestosa via Andrassy. Proprio questo larghissimo viale , in leggerissima discesa, permette un facile deflusso dei 9000 runner poco dopo la partenza, ognuno trova la sua scia senza ostacoli. Al km 6 si arriva sul Danubio, lo si attraversa passando nella parte antica della città , Buda. Alla sinistra dei runner si trovano il castello di Buda e la Cittadella, posti belli e molto panoramici, meritano una visita prima o meglio ancora dopo la gara, si sa che le lunghe passeggiate prima delle competizioni non favoriscono di certo le performance.
Al km 11 si ritorna a Pest, attraversando il fantastico ponte delle Catene, il più antico e importante sotto il profilo storico, infatti nel 1873 unì Buda e Pest, che fino ad allora erano due città separate. È lungo 200 metri, con una pendenza relativamente contenuta. Ancora un po’ di strada di lungo Danubio e dopo il km 16 si torna nella parte interna di Pest, tra il km 18 e il km 20 l’unica parte meno spettacolare del percorso , ma quando si (ri)passa nella bellissima piazza degli Eroi si respira aria di festa, le ultime centinaia di metri nel Varosligeti ( un parco bellissimo e godibile per i runner ma non solo) te li ricordi per un bel pezzo, tra due ali di folla che ti sospingono verso la finish line, anche se ti sembra di non averne più.
Questa la storia di un percorso che io ho trovato veramente bello, con una discreta partecipazione della gente, anche se si tratta soprattutto di turisti. E dopo la gara tutti a rilassarsi nel bagno termale Szechenyi, ingresso incluso nel prezzo del pettorale.
Nel complesso la gara è ottimamente organizzata, tenendo conto che complessivamente sono state 13.000 le presenze tra mezza, relay e Fun Run e che si corre nel centro della città. I ristori sono più che adeguati mentre le tante orchestrine e i singoli suonatori sparsi lungo il percorso aiutano a distrarre o incoraggiare, secondo la propria condizione fisica.
Interpellati il direttore di gara, Arpad Kocis, e il responsabile del C.O., Attila Szoo, che manifestano notevole soddisfazione per il risultato numerico ottenuto, in particolare perché gli stranieri hanno superato il 20% del totale dei partecipanti, cosa mai avvenuta in precedenza. Hanno dichiarato inoltre di voler insistere sulla strada di una maggiore partecipazione straniera, cercando di proporre condizioni ancora più favorevoli. Secondo me questa gara potrebbe avere ancora maggiore partecipazione, mi riferisco in particolare agli italiani, i costi sono contenuti in confronto ad altre gare europee, la qualità organizzativa è buona e la città merita veramente di essere visitata e conosciuta.
Prossimo appuntamento della Budapest Marathon sarà l’11 Ottobre, proprio con la maratona, corsa individualmente oppure a staffetta, ma anche una 30 Km nel menù, magari per chi cerca un ultimo lungo nella prospettiva di una maratona autunnale.
Il video della gara: