Incredibile alla Maratona di Buenos Aires, corsa domenica scorsa: al 37° chilometro l’argentino Mariano Mastromarino si appresta a superare il super-favorito della vigilia, il keniano – campione uscente - Julius Karinga, ma i giudici dall’auto di servizio intimano all’atleta di uscire, di abbandonare il percorso di gara, ritenendolo un intruso. L’atleta mostra il pettorale, spiega che è in gara, poi il classico gesto del “vai a quel paese…” "Mi hanno gridato: ‘Vattene, vattene via, questa è una gara’, ha raccontato dopo l'arrivo l’argentino… Per fortuna, i Giudici hanno compreso subito l’errore e Mastromarino ha proseguito andando a vincere la gara in 2:15:38, primato personale. Il 32enne di chiare origini italiane ha riportato un argentino sul primo gradino del podio dopo dieci anni, dopo il successo di Oscar Cortinez nel 2004.
Il podio maschile è stato completato dai cileni Leslie Encina, secondo in 2:18:43, e Christopher Guajardo, terzo in 2:18:44. Tra le donne, successo della keniana Lucy Karimi in 2:38:52 (terzo titolo consecutivo) sulla etiope Mude Zeytuna, seconda in 2:39:17, e sull’argentina Rosa Godoy, terza in 2:44:03.
Il podio maschile è stato completato dai cileni Leslie Encina, secondo in 2:18:43, e Christopher Guajardo, terzo in 2:18:44. Tra le donne, successo della keniana Lucy Karimi in 2:38:52 (terzo titolo consecutivo) sulla etiope Mude Zeytuna, seconda in 2:39:17, e sull’argentina Rosa Godoy, terza in 2:44:03.