Otto anni di sospensione a partire dal 17 dicembre 2014: questa la pena comminata dall’USADA, agenzia statunitense antidoping, al quarantaseienne Jon Drummond, ex atleta ed allenatore di Tyson Gay, almeno fino al giorno (2013) in cui il campione del mondo di Osaka risultò positivo.
In particolare, Drummond “non potrà allenare, consigliare degli atleti o prendere parte a delle prove organizzate sotto l’egida della Federazione Statunitense di Atletica”.
Campione olimpico nella 4x100 a Sydney nel 2000, Drummond avrebbe “detenuto, trafficato e amministrato dei prodotti dopanti per un atleta (Gay, appunto…) sotto la sua responsabiità”.
In particolare, Drummond “non potrà allenare, consigliare degli atleti o prendere parte a delle prove organizzate sotto l’egida della Federazione Statunitense di Atletica”.
Campione olimpico nella 4x100 a Sydney nel 2000, Drummond avrebbe “detenuto, trafficato e amministrato dei prodotti dopanti per un atleta (Gay, appunto…) sotto la sua responsabiità”.