Dopo le squalifiche ai cinque marciatori (Sergei Kirdyapkin, Olga Kaniskina, Sergei Bakulin - per tre anni e due mesi - Valery Borchin - per otto anni - e Vladimir Kanajkin, a vita), è stato il turno di Yuliya Zaripova, campionessa olimpica dei 3000 siepi a Londra 2012, campionessa mondiale a Daegu 2011, argento ai mondiali di Berlino 2009, campionessa Europea a Barcellona 2010, squalificata per due anni e sei mesi. La squalifica in base a parametri anomali di profili ematologici nel quadro del Programma del passaporto biologico, retrodatata dallaRusada, l’agenzia anti-doping russa - al luglio 2013: la siepista potrebbe così partecipare alle Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro.La Zaripova perde l’oro olimpico di Londra, ma mantiene l’oro mondiale di Daegu.
A seguire la squalifica per due anni dell’eptatleta Tatyana Chernova, in base alla rianalisi dei campioni raccolti durante i Mondiali di Berlino 2009. La Chernova, oro mondiale a Daegu 2011 e bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, perde tutti risultati a partire dal 15 agosto 2009 fino al 14 agosto 2011, ma non perde alcuna medaglia… La squalifica di due anni, per uso di steroidi, è stata retrodatata al 22 luglio 2013.
Da segnalare le dimissioni di Valentin Maslakov, supervisore della nazionale russa, sostituito come c.t. dal campione olimpico Yury Borzakovskiy.
A fronte di questa situazione il seguente comunicato della IAAF, pubblicato sul sito:
“I casi disciplinari riguardanti le violazioni del regolamento antidoping di Tatiana Chernova e Yulia Zaripova, notificati dalla Rusada alla fine della scorsa settimana, sono l'ultima prova della validità del programma antidoping della IAAF.
Il caso di Yulia Zaripova era basato su irregolarità nel suo passaporto biologico, profilo costituito e seguito dalla IAAF nel quadro del suo programma di controllo.
Stesso discorso per i cinque marciatori russi le cui sanzioni sono state annunciate dalla Rusada due settimane fa.
Più di 40 atleti d'élite sono attualmente sanzionati sulla base di profili biologici anomali del programma di test della IAAF.
Tatiana Chernova è risultata invece positiva a seguito di una nuova analisi ordinata dalla IAAF sul suo campione prelevato ai Mondiali di Berlino 2009.
La IAAF ha sistematicamente testato nuovamente i campioni prelevati nelle manifestazioni più importanti: cinque atleti sono stati sanzionati, e un caso è ancora in sospeso, dopo i nuovo test effettuati nel 2013 sulle provette prelevate durante i Campionati del Mondo 2005 di Helsinki.
Tutti i campioni raccolti dalla IAAF sono trasferiti al laboratorio WADA di Losanna per la conservazione a lungo termine in conformità con la politica di rianalisi IAAF.
Questo il commento del Presidente IAAF Lamine Diack: "Il messaggio che la IAAF dà agli imbroglioni è che non c'è possibilità di nascondersi…".
A margine la seguente nota: in riferimento alle sanzioni annunciate da RUSADA sui casi Chernova e Zaripova, così come per i cinque marciatori Kaniskina, Bakulin, Borchin, Kanaykin e Kirdyapkin, la IAAF non farà nessun commento fino a quando non riceverà le motivazioni dalla RUSADA. Solo allora, il Comitato consultivo antidoping IAAF giudicherà l’osservanza delle regole antidoping, che sono in stretta conformità con quelli della WADA, e avrà 45 giorni per l'appello.”
Non resta quindi che sperare nella IAAF per l’inasprimento delle pene per gli atleti russi, puniti dalla RUSADA in maniera troppo lieve e calcolata in modo da non perdere troppe medaglie, e che potrebbe trasformarsi quasi in un boomerang incentivante all’uso del doping per imporsi…
A seguire la squalifica per due anni dell’eptatleta Tatyana Chernova, in base alla rianalisi dei campioni raccolti durante i Mondiali di Berlino 2009. La Chernova, oro mondiale a Daegu 2011 e bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, perde tutti risultati a partire dal 15 agosto 2009 fino al 14 agosto 2011, ma non perde alcuna medaglia… La squalifica di due anni, per uso di steroidi, è stata retrodatata al 22 luglio 2013.
Da segnalare le dimissioni di Valentin Maslakov, supervisore della nazionale russa, sostituito come c.t. dal campione olimpico Yury Borzakovskiy.
A fronte di questa situazione il seguente comunicato della IAAF, pubblicato sul sito:
“I casi disciplinari riguardanti le violazioni del regolamento antidoping di Tatiana Chernova e Yulia Zaripova, notificati dalla Rusada alla fine della scorsa settimana, sono l'ultima prova della validità del programma antidoping della IAAF.
Il caso di Yulia Zaripova era basato su irregolarità nel suo passaporto biologico, profilo costituito e seguito dalla IAAF nel quadro del suo programma di controllo.
Stesso discorso per i cinque marciatori russi le cui sanzioni sono state annunciate dalla Rusada due settimane fa.
Più di 40 atleti d'élite sono attualmente sanzionati sulla base di profili biologici anomali del programma di test della IAAF.
Tatiana Chernova è risultata invece positiva a seguito di una nuova analisi ordinata dalla IAAF sul suo campione prelevato ai Mondiali di Berlino 2009.
La IAAF ha sistematicamente testato nuovamente i campioni prelevati nelle manifestazioni più importanti: cinque atleti sono stati sanzionati, e un caso è ancora in sospeso, dopo i nuovo test effettuati nel 2013 sulle provette prelevate durante i Campionati del Mondo 2005 di Helsinki.
Tutti i campioni raccolti dalla IAAF sono trasferiti al laboratorio WADA di Losanna per la conservazione a lungo termine in conformità con la politica di rianalisi IAAF.
Questo il commento del Presidente IAAF Lamine Diack: "Il messaggio che la IAAF dà agli imbroglioni è che non c'è possibilità di nascondersi…".
A margine la seguente nota: in riferimento alle sanzioni annunciate da RUSADA sui casi Chernova e Zaripova, così come per i cinque marciatori Kaniskina, Bakulin, Borchin, Kanaykin e Kirdyapkin, la IAAF non farà nessun commento fino a quando non riceverà le motivazioni dalla RUSADA. Solo allora, il Comitato consultivo antidoping IAAF giudicherà l’osservanza delle regole antidoping, che sono in stretta conformità con quelli della WADA, e avrà 45 giorni per l'appello.”
Non resta quindi che sperare nella IAAF per l’inasprimento delle pene per gli atleti russi, puniti dalla RUSADA in maniera troppo lieve e calcolata in modo da non perdere troppe medaglie, e che potrebbe trasformarsi quasi in un boomerang incentivante all’uso del doping per imporsi…