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Malta Mezza 2015 collage2 Baracetti Simona

NdR: dopo altre "vittorie mai riconosciute o tardivamente assegnate" tra gli italici confini, purtroppo Simona Baracetti, forte atleta milanese dei Road Runners, è incorsa in un altra disavventura simile, stavolta all'estero, come già anticipato da Ettore Comparelli su queste pagine.

Lasciamo a Lei la parola, non senza dichiarare la nostra disponibilità a pubblicare una replica da parte degli organizzatori o della società di cronometraggio.
R.Lollini

Non so voi, ma io vado all’estero per percepire quel clima speciale di evento internazionale che nelle gare in patria rischia di sfuggire proprio perché sono vicine a casa. All'estero posso godermi il pre e il post gara ma anche tutto il rituale che comincia con il giracchiare per il villaggio maratona, sentendomi parte di un evento speciale che mi piace assaporare trovando empatia ed entusiasmo in persone sconosciute ma con le quali condivido una passione fortissima. Mi piace sentirmi incitata in gara dal pubblico generalmente più folto, coinvolto e gaudente e poi dallo speaker che parla in continuazione interrotto solo dalla musica sia in partenza che all’arrivo e “coccolata” dai volontari gentili che cercano di comunicare con me nonostante la lingua sia differente e insomma per allietarmi con tutto ciò che gira intorno al weekend sportivo …
 
INVECE ...
 
Il villaggio gara della Vodafone Malta Marathon è inesistente … il ritiro pettorali è in un Hotel con a disposizione una sala congressi nella quale si entra dopo una lunga fila nel più assoluto nulla, un po’ come essere in posta … si arriva ai banconi dei pc dove ti assegnano un numero sul momento e si passa al secondo bancone dove ti danno un sacco della spazzatura su cui attaccano un'etichetta su cui scrivono, sempre al momento, il numero del tuo pettorale. Infine la maglietta dell’evento, rigorosamente in cotone manica corta, e dove ovviamente le S sono terminate e le XS non pervenute, quindi altrettanto rigorosamente di due taglie più grande … però se vuoi ti vendono la maglia tecnica della manifestazione a 25€, una barretta Fitness cereali infilata in una mano e … fine del villaggio maratona !!!
 
La mattina della gara i bus partono dalla zona arrivo e noi per fortuna abbiamo preso l’albergo a 200 mt quindi arriviamo sufficientemente in anticipo [7.30h visto che la partenza è alle 9.15h] per poter fare un minimo di coda e sederci sul primo bus disponibile.
La partenza è stata predisposta in un piccolo slargo di Medina, solo due strisce di tappeto TDS adagiate tra la piazza e il distributore un benzina, nessun gonfiabile, nessuna transenna o altra struttura che indichi l’inizio della fatica, nessuna struttura in grado di accoglierci nel caso avesse piovuto in quel momento di attesa [sono stati fortunati perché poi si è scatenato l’inferno tra vento e pioggia per qualche kilomentro]  e infreddoliti cerchiamo riparo attaccandoci alla roccia scaldata da un leggero sole … nessuno speaker, non una nota a farci compagnia facendoci sentire parte di un momento per noi speciale, diverso, piacevole, coinvolgente se non giusto 5’ prima del via quando lo speaker nomina solo i corridori di casa e ci invita alla partenza imminente.
 
Il clima al momento è favorevole per correre, fresco il giusto con vento leggero e sole a sprazzi ; pronti via e ci spariamo prima in una breve e leggera salita poi in una lunga costante dolce discesa che sarà seguita da una nuova salita lunga e costante e poi ancora giù verso a una rotonda e poi in piano ma contro vento.  Non c’è molta gente lungo il percorso ma qualche gruppo sparso che spara musica per fortuna c’è … verso il 9° km uno tsunami di vento laterale fortissimo e acqua a secchiate, siamo nella zona industriale, la parte più triste e desolata del percorso, dove ci sono talmente tante buche da trasformare la strada in un’enorme pozzanghera … i ristori offrono acqua e sali e il percorso si insinua nelle stradine sempre con moto ondulatorio, piano piano il cielo si apre e grazie al vento persistente a volte contro a volte a favore a volte laterale arrivo quasi asciutta. Sono sul lungo mare e mancano 3 km ma di pubblico ancora pochino ...
 
A circa 800 mt dall’arrivo, nel più completo silenzio, senza né musica né speaker, Chiara mi vede e inizia a incitarmi perché sono la prima donna col pettorale Rosso della Mezza Maratona.
Chiara comincia a gridare il mio nome facendo sì che anche altri comincino ad incitarmi e applaudire e io come sempre non mi limito nell’assaporare il momento e così mi diverto agitando le braccia negli ultimi metri anche se non c’è nessuno speaker ad annunciare il numero della donna in arrivo né parole a vanvera o musica a rendere il tutto un minimo esaltante … vedo che non c’è lo striscione di conseguenza mi godo la mia felicità per aver terminato la gara senza troppi danni per il polpaccio e il piede e mi limito a gioire del mio star bene in corsa e delle sensazioni favorevoli, dell’aver ritrovato il piacere di spingere in una gara in progressione …
 
però c’è un però …
 
dopo aver oltrepassato l’arrivo lo speaker non sa dirmi in che posizione sono arrivata e mi ignora bellamente … nessuno sa dirmi nulla. Le premiazioni, mi ripetono tutti, saranno la sera alle 20h [cioè quando io sarò già in aereo direzione Orio al Serio]
 
Un’ora dopo Alessandra Bestiani [vice RRCM] chiede la mia posizione ai responsabili della rilevazione cronometrica (l'italianissimaTds)  e le dicono che risulto prima
Pessima organizzazione: non una parola e nemmeno una striscia di plastica ad accogliere la prima Donna all’arrivo … magari è stato lo stesso per il primo Uomo ma comunque lo trovo decisamente avulso per un evento di questa portata …
 
dopo 4h andando sul sito tds prima di prendere il volo arriva la seconda sorpresa …
 
nelle classifiche risulto essere la seconda donna preceduta dal numero 3032 [il nome ci sembra quello di un uomo e il tempo di 1h16’ decisamente interessante per una donna che risulta master 45 …] poi però Chiara sfodera la sua reflex e scorrendo le foto trova il numero indicato della prima donna sulla canotta di un Uomo ; giriamo la foto a Silvio e pensiamo sia stato un errore di tds anche se essendo il nome palesemente maschile ci si stupisce che non sia stata fatta subito una rettifica da parte dell’organizzazione .
Una volta rientrata a Milano le classifiche non sono state ancora modificate e sul sito della Maratona risulto ancora non essere la vincitrice … dopo tam tam di mail, foto e commenti sui vari Social finalmente Martedì mi viene attribuita la vittoria.
 
Intanto la gara è andata, il momento si è perso e quello che doveva essere per me un attimo riconosciuto di entusiasmo ed esaltazione è sfumato nel nulla [certo è rimasto nel mio cuore quello a prescindere] ma è fuori di dubbio che il non riconoscimento porti con se un po’ di amarezza .... e comunque se posso consigliarvi per questa mezza non vale proprio la pena spenderci soldi e tempo cercatene altre con organizzazioni più solide e maggiormente appassionate