Spettacolo puro al Golden Gala Pietro Mennea: cinque migliori prestazioni mondiali stagionali e due record del meeting sono il breve riassunto numerico di quanto avvenuto giovedì sera nello Stadio Olimpico di Roma.
Miglior prestazione mondiale stagionale per lo straripante 18enne etiope Yomif Kejelcha
sui 5000 metri uomini in 12:58.39 (stesso tempo di Said Aouita nel 1987) sul kenyano Paul Tanui (12:58.69, pb) e sul primatista mondiale junior, l’altro etiope Gebrhiwet, anche lui in 12:58.69. Quarto l’eterno etiope Imane Merga (12:59.04) e quinto il keniano Thomas Longosiwa (12:59.78). Ottavo il turco Ali Kaya, di origini kenyane, primato nazionale in 13:00.31, quinta prestazione europea di sempre e primato europeo under 23.
La spagnola Ruth Beitia vince l’alto donne con 2,00 - mondiale stagionale all'aperto, superando la croata Blanca Vlašic e la polacca Licwinko-Stepaniuk, che si fermano entambe a 1.97. Un po’ deludente la prova di Alessia Trost, che dopo aver saltato al primo tentativo 1,80 e 1,85, fallisce per tre volte 1,90 e chiude nona nella serata in cui saluta Antonietta Di Martino.
La statunitense Jennifer Simpson, con una gran rimonta finale, vince i 1500 metri donne in 3:59.31 - world leading - superando l'olandese campionessa d'Europa, Sifan Hassan, seconda in 3:59.68, e la junior etiope Seyaum, terza in 3:59.76. Quarta la forte scozzese Laura Muir in 4:00.61.
Miglior tempo mondiale dell'anno e successo per la kenyana Hyvin Kiyeng nei 3000 siepi donne in 9:15.08 superando in volata la connazionale Virginia Nyambura (9:15.75) e l’etiope Hiwot Ayalew (9:16.87).
L’etiope Mohammed Aman vince gli 800 metri uomini cogliendo la terza vittoria consecutiva a Roma e il record mondiale stagionale in 1:43.56, resistendo a Nijel Amos (Bot), secondo in 1:43.80. Terzo in 1:43.92 il kenyano Kinyor; quarto il polacco Kszczot in 1:43.94, quinto kenyano Rotich in 1:44.00. Ottavo Giordano Benedetti in 1:45.07, miglior crono italiano dell’anno.
Il cubano Pedro Pablo Pichardo saltando 17.96 nel triplo migliora il record del Golden Gala (17,60 del primatista mondiale Jonathan Edwards nel 1998) e anche il record sul suolo italiano detenuto finora dal bulgaro Khristo Markov dai Mondiali di Roma del 1987.Dietro di lui, altri due cubani, Copello con 17,15 e Revé con 16,89.
Lo statunitense Justin Gatlin vince i 100 metri in 9.75 (+0.9), ad un solo centesimo dal fresco pb di Doha e record del meeting (detenuto sinora da Usain Bolt, 9.76 nel 2012). Per Gatlin è il terzo successo consecutivo al Golden Gala, il quarto nella carriera. Secondo il francese Vicaut in 9.98, terzo Mike Rodgers in 9.98, quarto il giamaicano Nesta Carter in 10.06, quinto Collins in 10.07.
Renaud Lavillenie vince facilmente l’asta uomini con 5,91, superando il brasiliano Thiago Braz da Silva, secondo con 5,86, nuovo primato del Sud America; terzo il russo Gripich con 5,71, sul greco Filippidis, quarto con la stessa misura. .
La statunitense Francena McCorory, oro mondiale indoor, vince i 400 metri donne in in 50.36 davanti alla giamaicana McPherson (50.53) e alla connazionale Hastings (50.67). “Solo” ottava Libania Grenot che chiude ottava in 51.72, miglior prestazione italiana 2015, a quattro centesimi dalle giamaicane Novlene Williams-Mille e Day.
Il ceco Vítezslav Veselý lancia il giavellotto a 88,14 e vince la gara uomini, rischiando sul lancio del kenyano Julius Yego che ottiene il secondo posto e il record nazionale con 87,71, sul campione olimpico Walcott, terzo in 86,20, nuovo record di Trinidad & Tobago.
Sui 100 metri ostacoli donne accade di tutto: cade e si frattura il posto l’australiana Sally Pearson, si ferma Brianna Rollins, la rivelazione stagione non salta il penultimo ostacolo e conclude per onor di firma. Vince la statunitense Sharika Nelvis in 12.52 (pb) sulla connazionale Dawn Harper, seconda in 12.59, terza la britannica Tiffany Porter in 12.69.
Il greco Likourgos-Stefanos Tsakonas vince i 200 metri uomini in 20.09, seconda vittoria di un velocista bianco sui 200 al Golden Gala, 32 anni dopo Mennea... Secondo Christophe Lemaître in 20.28, terzo lo statunitense Harry Adams in 20.32.
Bloccata da un risentimento muscolare nel riscaldamento Shelly-Ann Fraser-Pryce, i 200 metri donne sono vinti dalla statunitense Jeneba Tarmoh in 22.77 (-0.1) sulle giamaicane Kerron Stewart, seconda in 22.88, e Simone Facey terza in 22.91, stesso tempo della bahamense Strachan, quarta.
Lo statunitense Johnny Dutch vince i 400 metri ostacoli uomini in 48.13, a soli quattro centesimi dal record mondiale stagionale di Bershawn Jackson. Secondo è il connazionale, argento olimpico, Michael Tinsley in 48.34, terzo il portoricano Javier Culson in 48.65, stesso tempo dell’irlandese Thomas Barr, quarto e nuovo record nazionale. Primato personale per Leonardo Capotosti, nono in 50.01.
La statunitense Georganne Moline vince i 400 metri ostacoli donne in 54.47 sulla giamaicana Russell, seconda in 54.83 e sulla britannica, campionessa d'Europa, Child, terza in 54.84. Sesta Yadisleidy Pedroso in 56.20.
Il russo Sergey Shubenkov, campione d'Europa, vince i 110 metri ostacoli uomini in 13.23 (0.7) al fotofinish sul francese Darien, in classifica con lo stesso tempo. Terzo lo statunitense Porter (13.32). Ottavo Hassane Fofana in 13.80.
La russa Darya Klishina vince il lungo donne con 6,89 sulla Shara Proctor (6,85) e sulla tedesca Moguenara (6,80). La regina del disco donne, la croata Sandra Perkovic, campionessa olimpica, mondiale e europea, vince con 67,92 davanti all’australiana Dani Samuels (65,47) e alla cubana Yaimi Perez, terza con 65,30.
Il tedesco David Storl vince il peso uomini con 21,46 al terzo turno, seguito dallo statunitense Jordan Clarke, secondo con 21,28, e dal ceco Stanek, terzo con 20,64. Solo quarto il campione mondiale indoor, l’altro statunitense, Ryan Whiting con 20,60.
Tra tanti record, infine, uno giovanile, con la 16enne Marta Zenoni che vince gli 800 femminili under 20 in 2:03.40, migliorando il primato nazionale under 18 che apparteneva in 2:04.65 da oltre venticinque anni a Fabia Trabaldo, stabilito a Varazdin il 26 agosto 1989; e uno master con la 4x100 maschile, ottenuto dalla rappresentativa nazionale M50 composta da Giancarlo D'Oro, Alfonso De Feo, Roberto Barontini e Paolo Mazzocconi che chiude in 44.65, migliorando il limite mondiale finora degli Stati Uniti in 44.77, stabilito sei anni fa.
Miglior prestazione mondiale stagionale per lo straripante 18enne etiope Yomif Kejelcha
sui 5000 metri uomini in 12:58.39 (stesso tempo di Said Aouita nel 1987) sul kenyano Paul Tanui (12:58.69, pb) e sul primatista mondiale junior, l’altro etiope Gebrhiwet, anche lui in 12:58.69. Quarto l’eterno etiope Imane Merga (12:59.04) e quinto il keniano Thomas Longosiwa (12:59.78). Ottavo il turco Ali Kaya, di origini kenyane, primato nazionale in 13:00.31, quinta prestazione europea di sempre e primato europeo under 23.
La spagnola Ruth Beitia vince l’alto donne con 2,00 - mondiale stagionale all'aperto, superando la croata Blanca Vlašic e la polacca Licwinko-Stepaniuk, che si fermano entambe a 1.97. Un po’ deludente la prova di Alessia Trost, che dopo aver saltato al primo tentativo 1,80 e 1,85, fallisce per tre volte 1,90 e chiude nona nella serata in cui saluta Antonietta Di Martino.
La statunitense Jennifer Simpson, con una gran rimonta finale, vince i 1500 metri donne in 3:59.31 - world leading - superando l'olandese campionessa d'Europa, Sifan Hassan, seconda in 3:59.68, e la junior etiope Seyaum, terza in 3:59.76. Quarta la forte scozzese Laura Muir in 4:00.61.
Miglior tempo mondiale dell'anno e successo per la kenyana Hyvin Kiyeng nei 3000 siepi donne in 9:15.08 superando in volata la connazionale Virginia Nyambura (9:15.75) e l’etiope Hiwot Ayalew (9:16.87).
L’etiope Mohammed Aman vince gli 800 metri uomini cogliendo la terza vittoria consecutiva a Roma e il record mondiale stagionale in 1:43.56, resistendo a Nijel Amos (Bot), secondo in 1:43.80. Terzo in 1:43.92 il kenyano Kinyor; quarto il polacco Kszczot in 1:43.94, quinto kenyano Rotich in 1:44.00. Ottavo Giordano Benedetti in 1:45.07, miglior crono italiano dell’anno.
Il cubano Pedro Pablo Pichardo saltando 17.96 nel triplo migliora il record del Golden Gala (17,60 del primatista mondiale Jonathan Edwards nel 1998) e anche il record sul suolo italiano detenuto finora dal bulgaro Khristo Markov dai Mondiali di Roma del 1987.Dietro di lui, altri due cubani, Copello con 17,15 e Revé con 16,89.
Lo statunitense Justin Gatlin vince i 100 metri in 9.75 (+0.9), ad un solo centesimo dal fresco pb di Doha e record del meeting (detenuto sinora da Usain Bolt, 9.76 nel 2012). Per Gatlin è il terzo successo consecutivo al Golden Gala, il quarto nella carriera. Secondo il francese Vicaut in 9.98, terzo Mike Rodgers in 9.98, quarto il giamaicano Nesta Carter in 10.06, quinto Collins in 10.07.
Renaud Lavillenie vince facilmente l’asta uomini con 5,91, superando il brasiliano Thiago Braz da Silva, secondo con 5,86, nuovo primato del Sud America; terzo il russo Gripich con 5,71, sul greco Filippidis, quarto con la stessa misura. .
La statunitense Francena McCorory, oro mondiale indoor, vince i 400 metri donne in in 50.36 davanti alla giamaicana McPherson (50.53) e alla connazionale Hastings (50.67). “Solo” ottava Libania Grenot che chiude ottava in 51.72, miglior prestazione italiana 2015, a quattro centesimi dalle giamaicane Novlene Williams-Mille e Day.
Il ceco Vítezslav Veselý lancia il giavellotto a 88,14 e vince la gara uomini, rischiando sul lancio del kenyano Julius Yego che ottiene il secondo posto e il record nazionale con 87,71, sul campione olimpico Walcott, terzo in 86,20, nuovo record di Trinidad & Tobago.
Sui 100 metri ostacoli donne accade di tutto: cade e si frattura il posto l’australiana Sally Pearson, si ferma Brianna Rollins, la rivelazione stagione non salta il penultimo ostacolo e conclude per onor di firma. Vince la statunitense Sharika Nelvis in 12.52 (pb) sulla connazionale Dawn Harper, seconda in 12.59, terza la britannica Tiffany Porter in 12.69.
Il greco Likourgos-Stefanos Tsakonas vince i 200 metri uomini in 20.09, seconda vittoria di un velocista bianco sui 200 al Golden Gala, 32 anni dopo Mennea... Secondo Christophe Lemaître in 20.28, terzo lo statunitense Harry Adams in 20.32.
Bloccata da un risentimento muscolare nel riscaldamento Shelly-Ann Fraser-Pryce, i 200 metri donne sono vinti dalla statunitense Jeneba Tarmoh in 22.77 (-0.1) sulle giamaicane Kerron Stewart, seconda in 22.88, e Simone Facey terza in 22.91, stesso tempo della bahamense Strachan, quarta.
Lo statunitense Johnny Dutch vince i 400 metri ostacoli uomini in 48.13, a soli quattro centesimi dal record mondiale stagionale di Bershawn Jackson. Secondo è il connazionale, argento olimpico, Michael Tinsley in 48.34, terzo il portoricano Javier Culson in 48.65, stesso tempo dell’irlandese Thomas Barr, quarto e nuovo record nazionale. Primato personale per Leonardo Capotosti, nono in 50.01.
La statunitense Georganne Moline vince i 400 metri ostacoli donne in 54.47 sulla giamaicana Russell, seconda in 54.83 e sulla britannica, campionessa d'Europa, Child, terza in 54.84. Sesta Yadisleidy Pedroso in 56.20.
Il russo Sergey Shubenkov, campione d'Europa, vince i 110 metri ostacoli uomini in 13.23 (0.7) al fotofinish sul francese Darien, in classifica con lo stesso tempo. Terzo lo statunitense Porter (13.32). Ottavo Hassane Fofana in 13.80.
La russa Darya Klishina vince il lungo donne con 6,89 sulla Shara Proctor (6,85) e sulla tedesca Moguenara (6,80). La regina del disco donne, la croata Sandra Perkovic, campionessa olimpica, mondiale e europea, vince con 67,92 davanti all’australiana Dani Samuels (65,47) e alla cubana Yaimi Perez, terza con 65,30.
Il tedesco David Storl vince il peso uomini con 21,46 al terzo turno, seguito dallo statunitense Jordan Clarke, secondo con 21,28, e dal ceco Stanek, terzo con 20,64. Solo quarto il campione mondiale indoor, l’altro statunitense, Ryan Whiting con 20,60.
Tra tanti record, infine, uno giovanile, con la 16enne Marta Zenoni che vince gli 800 femminili under 20 in 2:03.40, migliorando il primato nazionale under 18 che apparteneva in 2:04.65 da oltre venticinque anni a Fabia Trabaldo, stabilito a Varazdin il 26 agosto 1989; e uno master con la 4x100 maschile, ottenuto dalla rappresentativa nazionale M50 composta da Giancarlo D'Oro, Alfonso De Feo, Roberto Barontini e Paolo Mazzocconi che chiude in 44.65, migliorando il limite mondiale finora degli Stati Uniti in 44.77, stabilito sei anni fa.