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La solita introduzione: non è un podista, ma ha regalato un oro all’Italia ai Mondiali allievi di Cali, in Colombia. Stiamo parlando di Stefano Sottile, atleta di Borgosesia che è diventato campione del mondo under 18 del salto in alto, superando l’asticella a 2.20 (pb eguagliato) dopo un interminabile sfida con l’ucraino Nikitin. Sedici salti per il nostro atleta, che entra in gara a 2.02, supera facilmente 2.07, commette un errore a 2.11 e rischia di uscire a 2.14 e 2.16, misure entrambe superate al terzo tentativo. Con lui in gara solo l’ucraino Dmytro Nikitin (due errori in tutto, quindi virtualmente primo) e lo statunitense Darius Carbin (due errori a 2.16). A 2.18, Nikitin supera al primo tentativo, Sottile al secondo, mentre Carbin va fuori. A 2.20 Stefano vola e la supera al primo tentativo, Nikitin sbaglia e passa a 2.22, misura che nessuno riuscirà a superare, con l’oro che va al collo dell’atleta azzurro.

Per l’atletica azzurra, in nove edizioni della rassegna iridata under 18, si tratta solo del secondo successo, sei anni dopo quello di Alessia Trost a Bressanone 2009, sempre nell’alto.

"Ancora non mi rendo bene conto di quello che è successo-. So solo che adesso dentro di me c'è una gioia immensa! E' stata una gara "tosta" e non era partita nel migliore dei modi. Fino a 2,16 non riuscivo a saltare come so fare di solito. Poi, grazie anche all'incitamento fortissimo dei miei compagni di squadra, mi sono sbloccato. Ed è stata tutta un'altra storia! A chi dedico questa vittoria? Alla mia allenatrice Valeria Musso", le parole di Stefano Sottile.

Da evidenziare anche l’ottimo quarto posto di Ilaria Verderio nei 400hs in 57.75: per la brianzola il record italiano allieve, 22 anni dopo il 58.04 di Virna De Angeli.