Oscar Pistorius il prossimo 21 agosto, dopo soli 10 mesi di detenzione nel carcere di massima sicurezza di Pretoria, sarà rilasciato: “Blade Runner” finirà di a scontare i restanti 4 anni e due mesi di condanna per omicidio colposo ai domiciliari nella villa dello zio Arnold, dove ha vissuto dal giorno dell’omicidio fino al giorno dell’ingresso in carcere.
Condannato per aver ucciso il 14 febbraio 2013 la fidanzata Reeva Steenkamp, l’ormai ex corridore sudafricano godrà dei privilegi della legge sudafricana che prevede, per condanne non superiori a 5 anni, di poter scontare la pena ai domiciliari in caso di buona condotta dopo che sia stata scontata un decimo della condanna.
Una decisione che, soprattutto su internet, ha provato tantissime reazioni: “È una vergogna”; “Come è possibile che un omicida stia in carcere solo 304 giorni?” e quella della mamma della vittima, June Steenkamp, che ha detto alla stampa: “Dieci mesi non è abbastanza, quello che ha fatto a mia figlia è disgustoso e non penso sia una buona idea farlo rientrare così in fretta in società”.
A Pistorius dovrebbe essere applicato un braccialetto elettronico per monitorare i suoi spostamenti; non è ancora chiaro se dovrà svolgere anche lavori sociali.
Da ricordare, infine, che a novembre inizierà il processo d’appello, dove l’accusa insisterà sull’accusa di omicidio volontario che prevede una condanna minima a 15 anni di reclusione.