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Pista siringa image podisti.netSempre più indagata e dopata la marcia russa: altri sei casi sono emersi nei giorni scorsi positivi all’Epo in seguito ai controlli antidoping del 15 luglio. Si tratta di altri allievi seguiti del tecnico Viktor Chegin, facenti capo al centro tecnico di Saransk, con il totale che raggiunge quota 31.

Tra di loro la 25enne Elmira Alembekova, campionessa europea in carica e vincitrice della Coppa Europa (in maggio, a Murcia, davanti alla nostra Eleonora Giorgi per 2 secondi) e la 28enne Vera Sokolova, ex primatista del mondo.

Il tecnico Chegin, di fronte a questo nuovo caso, ha deciso di rassegnare le dimissioni proprio quando la federazione russa ha vietato a tutti i suoi atleti di continuare a lavorare con lui.

Anche per questo la Russia ha annunciato che nelle prove di marcia gareggerà un solo atleta, il 34enne Aleksandr Yargunkin sulla 50 km; ma nelle lista ufficiale della 20 km sono presenti il campione uscente, il 22enne Aleksandr Ivanov - campione mondiale, appunto, a Mosca 2013 nella 20 km (1h20’58”); il 29enne Andrey Krivov e la 23enne Svetlana Vasilyeva (terza a Murcia dietro le già citate Alembekova e Giorgi in 1h25'03"). La Russia ha subito comunicato che si tratta di un errore…

Ma non finisce qui, perché la televisione tedesca Ard ha comunicato che la Iaaf ha chiesto chiarimenti alla federazione russa su altri otto soggetti a rischio: le ottocentiste Maria Savinova e Ekaterina Poistogova, rispettivamente oro e bronzo a Londra 2012, Anastazia Bazdireva e Kristina Ugarova, che rischiano quattro anni di squalifica, mentre potrebbero essere radiati il loro tecnico, Vladimir Kazarin, il medico Sergey Portugalov e altri due tecnici, Alexei Melmikov e Vladimir Mochnev.