You are now being logged in using your Facebook credentials

Merritt Aries

Dal bronzo mondiale al trapianto, sembra una storia inventata, invece è tutta vera.

La storia comincia due anni fa, quando — dopo aver vinto l'oro olimpico a Londra 2012 sui 110 hs e stabilito il mese dopo a Bruxelles il nuovo record mondiale in 12.80, lo statunitense Aries Merritt delude ai Mondiali di Mosca e scopre la sua malattia: "Tornato a casa cominciai a star male, mi mancavano le forze, avevo il respiro corto e dopo un allenamento faticavo a recuperare". Gli diagnosticarono una grave patologia renale, una malformazione genetica, frequente negli afro-americani.

"Quando mi hanno detto che non avrei corso più, mi è crollato il mondo addosso. Ma sono qui di nuovo a correre per dimostrare che sono un lottatore e che posso superare tutto se resto positivo".

E così la partecipazione a Pechino, dichiarando: “Sono qui più per la mia salute mentale che per altro, non volevo rimanere seduto a casa ad aspettare l'operazione, preferisco godermi la vita in pieno. Potrebbe essere il mio ultimo Mondiale, ma sono ottimista e penso che sarò in grado di allenarmi per i Giochi di Rio".

Martedì 1° settembre, nella Clinica Mayo di Phoenix, il 30enne Merritt, vincitore della medaglia di bronzo sui 110 hs la settimana scorsa ai Mondiali di Pechino, è stato operato: l’intervento per trapiantargli un rene, donatogli dalla sorella LaToya Hubbard.

L’operazione, a detta dei medici, non ha prodotto complicazioni, ma ci vorranno almeno sei settimane in cui l’atleta sarà sottoposto a dei cicli di immunosoppressori per evitare che avvenga un rigetto.

Intanto, sono state pubblicate le foto dove Aries già cammina, preoccupato di riprendere in fretta per cercare di essere alle Olimpiadi di Rio, per difendere il suo titolo.