Anna Incerti vince e realizza il record della gara sui 30 chilometri , Thomas Lokomwa fa 28’37 sul nuovo percorso della 10 k.
Una decima edizione che meglio non si poteva festeggiare, con un livello tecnico complessivo molto elevato. Anna Incerti , alla sua prima Stralugano, polverizza l’ormai vecchio record di Ivana Iozzia ( 1:47’30) facendo registrare un fantastico 1:45’14, in una gara resa difficile dalla combattività dell’etiope Urge Diro , seconda in 1:45’33 e dalla keniana Caroline Cherono, terza in 1:46’09. Addirittura tre atlete sono quindi scese sotto il precedente best time.
Un inizio prudente della Incerti che ha lasciato l’iniziativa alle africane, arrivate a guadagnare fino oltre un minuto; dopo il passaggio alla mezza ha iniziato la sua lenta ma inesorabile rimonta, al km 25 le affianca e per un po’ si assiste ad una fase di studio, poi prende decisamente il largo. Prova a tenere la Urge Diro, che non le arriverà molto lontana, cede la pur brava Caroline Cherono.
Anche al maschile i tempi finali sulla 30 K “panoramic” sono decisamente interessanti al termine di una gara avvincente; vince Abraham Yano con un ottimo 1:32’59 ( 3’05/km), secondo Belachew Kofle Gebresilassie che gli arriva molto vicino ( 1:33’05), così come il vincitore della Stralugano 2014, Edwin Kipkorir, che chiude in 1:33’09. Alla fine risultano i migliori tempi dell’ultimo quinquennio, eccezion fatta per il 2013, quando Abraham Tadesse fece un fantastico 1:30’04.
Grande aspettativa per la gara sui 10 chilometri, si voleva celebrare al meglio la recente certificazione del percorso e meglio non poteva andare; il forte Thomas James Lokomwa è partito a tutta e dopo i primi 2000 metri , volati sotto i 2’50/km , aveva fatto il vuoto, ha continuato nella sua azione fino all’arrivo, stampando il primato della gara a 28’37, un primato che non sarà così facile da battere. Primo degli “umani” l’italiano Alessandro Turroni, 31’27, che ha preceduto il non più giovanissimo ma sempre forte Eticha Tesfaye.
Al femminile la favorita Viola Jelagat ha vinto con un buon 32’56, alle sue spalle la ticinese che correva in casa ( è di Paradiso), Evelyne Dietschi realizza il personal best in 35’31; giovanissima (19 anni), pare proprio avere grossi margini di miglioramento. Completa il podio Stefania Barloggio-Lupatini (38’35).
Buona la performance degli italiani nella 30 K, il primo di loro, Renè Cuneaz, non finisce troppo lontano dai forti africani, chiude sesto assoluto in 1:38’50; bene anche tutti gli altri che migliorano o consolidano i risultati delle precedenti edizioni arrivando in questo ordine :Dario Rognoni (settimo, 1.41’42), che ha dovuto faticare un bel po’ per avere ragione del grande Giorgio Calcaterra, ottavo in 1:41’49, migliora di 8 minuti (!)la sua precedente Stralugano. Poi Alessandro Claut (1:41’52, tre in meno del 2014), Simone Pessina (1:42’15) e Nicola Venturoli (1:42:49)
I numeri complessivi mostrano un lieve calo (classificati) rispetto al 2014, in parte potrebbe aver inciso un week end di gare italiane che più intenso non si può, forse anche la valutazione del franco svizzero contro l’euro , o più semplicemente una edizione da super record 12 mesi orsono.
Era difficile fare ancora meglio.
Classifiche complete
http://services.datasport.com/2015/lauf/stralugano/