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Amsterdam marathon 2015 podisti.net

Compie 41 anni la maratona di Amsterdam, ma a causa di un peccato di gioventù, il buco nel 1978, siamo alla quarantesima edizione. La manifestazione è sicuramente ai vertici della specialità, potendo vantare il “Gold Label”, una specie di etichetta blu ciquita, che la IAAF assegna solo ai migliori eventi podistici mondiali. Tanto per intenderci, le uniche gare italiane che si fregiano di un “Gold Label” sono la maratona capitolina e la Roma-Ostia. Poi c’è la maratona di Venezia, “Silver Label” e quella milanese con l’etichetta “Bronze”. Più esclusivo del circolo Golden club, esiste solo quello, peraltro privato, costituito dalle sei “World Marathon Major”, ovvero Berlino, Boston, Chicago, Londra, New York e Tokio.

A livello numerico l’insieme delle corse proposte dalla manifestazione, raccoglie quasi 50.000 partecipanti, in quanto oltre alla maratona, si poteva correre una mezza oppure 8 chilometri oltre alle brevi distanze riservate ai più piccoli.

La gara ha come antenata ed ispiratrice la 42 km delle Olimpiadi del 1928. Ancora oggi si parte ed arriva allo stadio costruito per ospitare la VII^ edizione dei giochi. Il percorso è filante e piacevole, grazie ai suoi suggestivi passaggi in centro, come quello al Rijksmuseum, ma offre anche bei tratti nel verde del parchi cittadini e lungo il fiume Amstel, come potrete vedere nell’immagine inserita nell’articolo.

Ma torniamo alla cronaca per segnalare il trionfo del keniano Bernard Kipyego in 2h06’18”, davanti ai connazionali Ezekiel Chebii (2h07’16”) e Mike Kigen (2h07’44”) . Anche femminile vittoria keniana con Joyce Chepkitrui in 2h24’10”.

C’era molta attesa in campo italiano, non ce ne voglia il buon Angelo Gueli, il migliore dei nostri nel 2014 con 2h48’52”, ma quest’anno schieravamo Stefano La Rosa. L’atleta grossetano era atteso ad un miglioramento del già ottimo tempo d’esordio sui 42 km, ottenuto col successo lo scorso Marzo a Treviso, in 2h12’05”. Obiettivo centrato con un ottimo 2h11’10” che significa migliore prestazione stagionale italiana, per combinazione uguale al secondo, al crono di Meucci nella Maratona di Otsu in Giappone. Ecco il dettaglio dei parziali dell’alfiere dei Carabinieri: 5k-15’29”, 10k–30’53”, 15k–46’18”, 20k-1h01’55”, mezza-1h05’17”, 25k-1h17’24”, 30k- 1h32’53”, 35k-1h48’34”, 40k-2h04’22”, arrivo-2h11’10”. Migliore delle italiane Claudia Pinna (CUS Cagliari) con il tempo di 2h46’38”

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