La Russia cerca la riammissione ai Giochi Olimpici di Rio dopo la sospensione inflittale dalla WADA: secondo l’agenzia TASS, il ministro dello sport, Vitaly Mutko ha disposto che gli atleti russi candidati ad entrare nella squadra nazionale dovranno superare addirittura tre test antidoping al mese, condotti probabilmente dall'agenzia antidoping britannica.
In più, eliminati tutti i dirigenti della vecchia gestione coinvolta nel doping, nuovo presidente federale (Araf) è stato eletto Dmitri Chliakhtine, ministro dello sport nella regione di Samara. Il neo presidente porta avanti il piano che prevede: “Squalificare tutte le persone coinvolte nei casi di doping precedenti e riguadagnarsi la fiducia del mondo per tornare ai vertici”. Ad accompagnarlo un’èquipe di garanzia, in attesa delle nuove edizioni fra otto mesi.