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Calcaterra maratona di GerusalemmeLa Maratona di Gerusalemme è stata portata a termine da 1243 atleti ai quali vanno aggiunti altri 4000 impegnati sulla distanza di mezza maratona. A far da contorno anche una 10 km. 

La bandiera italiana è stata portata in alto, ancora una volta quando si corre fuori dai nostri confini, dal romano Giorgio Calcaterra che ha chiuso al sesto posto (primo degli europei) in 2.42.20. Vittoria del keniano Shadrack kipkogey in 2.16.33, davanti au suoi connazionali Ronald Cimeli Kurgat e Maurice Mutinda Musyoki.

Tra le donne concede rivince la keniana Joan Jepchirchir Kigen: 2.38.24 il suo tempo, migliore di 7 minuti rispetto al suo successo del 2015. E’ la quarta maratona di fila che vince: Edimburgo, Gerusalemme e Bournemouth i suoi trionfi nel 2015. Al secondo posto in 2.44.44 si è piazzata l’etiope Demse Alemtsehay Mesfin, settima alla maratona di Roma 2015. Terzo posto per la keniana Sarah Derubo Kebaso vincitrice ad Aquileia della Unesco City Marathon 2015.

In tutto hanno partecipato oltre 25mila appassionati in una città completamente blindata da oltre 1000 agenti delle forze dell’ordine a presidiare sull’incolumità degli atleti. Al via anche il sindaco della città Nir Barkat.

La particolarità di questa impegnativa maratona, fatta di continui saliscendi, è che si corre il venerdì con partenza alle 7 del mattino: in Israele è un po’ come il nostro sabato, le attività lavorative sono ferme e in giro ci sono poche persone. Il sabato c’è lo shabbat che è la festa del riposo, mentre la nostra domenica è come il nostro lunedì, si ricomincia a lavorare.