Torno in questa valle a due anni di distanza, l’occasione è ancora la “corsa d’Estate in Engadina”, 25 chilometri da Sils a Samedan; c’è anche una distanza ridotta di 11 km, che da Pontresina porta al medesimo arrivo. Subito una curiosità su questa gara: 339 donne e 277 uomini.
La distanza più lunga presenta circa il 70% di sterrato, sempre facilmente corribile, se non in alcuni tratti, non tanto a causa del fondo ma per degli strappi, più o meno impegnativi. Il dislivello totale è di 100 metri, addirittura negativo (da 1800 a 1700 metri slm), tuttavia una eventuale misurazione di tutte le ondulazioni presenti pareggerebbe abbondantemente il conto.
Alla partenza la temperatura dice 12 gradi, almeno ha smesso di piovere; il sole è nascosto e quindi ci sono le condizioni ideali per correre. Primi 2,5 km con un fastidioso vento contrario che soffia da nord: ciò compensa il fatto di correre leggermente in discesa. Poco dopo iniziano i lunghi tratti boschivi, dove si è più riparati dal vento. I passaggi nei boschi li trovo sempre particolarmente belli, diventa una vera e propria corsa nella natura, ma su un fondo assolutamente regolare; ma come è possibile? Nessuna radice! Sarà che gli svizzeri le tagliano condizionando la direzione? Mah. Intanto dal bosco bagnato per le precedenti piogge proviene il caratteristico odore di funghi. La voglia di buttare un’occhiata ci sarebbe (meglio dopo la gara), tuttavia si riconoscono facilmente le piante: sono soprattutto larici, notoriamente poco amici del più prezioso dei miceti, il porcino. Quindi si può lasciar stare.
Il tratto che segue e fino al km 10 è facile , si corre bene, poche le ondulazioni. All’ingresso in St.Moritz la prima salita, non lunga ma tosta. Al passaggio a St.Moritz si fiancheggia la pista che ogni anno vede tanti forti atleti, ma anche molti amatori, realizzare i propri test. Poco dopo, verso il km 13 e fino al km 15, il tratto più difficile; non sono salite esagerate ma non c’è un metro di piano, necessario aggiustare costantemente il ritmo. Dopo aver scollinato dal punto più alto del percorso (1830 metri) segue una bella e lunga discesa, con pendenza variabile: se ti sei risparmiato prima, riesci a sviluppare delle velocità piuttosto elevate.
Gli ultimi 3-4 chilometri sono fuori dal bosco e purtroppo dalle nuvole sbuca il sole, che a questa altitudine dà fastidio; se poi sei già un po’ cotto….. In realtà la presenza del sole era stata prevista da Anne-Marie Flammersfeld , presidente della Engadiner Sommerlauf; aveva detto che sarebbe apparso verso le 11.30-45. Già, proprio così. Tale circostanza era stata così bene prevista che negli ultimi 6 chilometri c’era un ristoro ogni due km. Benedetti svizzeri, precisi ed efficienti.
All’arrivo alla Promulins Arena è festa per tutti: lo speaker chiama uno per uno gli arrivati, il ristoro è più che sufficiente, c’è perfino la birra (analcolica). Come logistica è difficile avere di meglio: ampio parcheggio, docce, deposito borse. I trasferimenti alle partenze delle due gare (a Sils e a Pontresina) vengono fatti con bus di linea, che quindi fanno tutte le fermate, anche per chi non è interessato alle corse. In realtà a St.Moritz chi scrive è stato spostato su un mezzo dedicato, che ha svolto il compito più rapidamente.
Fra le cose che ho trovato migliorate rispetto al 2014 ci sono un pacco gara più corposo, le segnalazioni sul percorso ogni due chilometri (prima erano ogni 5), i ristori nella parte finale del percorso. Per il resto qui viene offerto un elevato standard organizzativo, costante nel tempo anche a detta di molti aficionados. Semmai mi chiedo come mai gli italiani siano relativamente pochi: nell’ultimo triennio hanno rappresentato dal 12 al 14% del totale dei classificati, nonostante la notevole vicinanza ai nostri confini. Come mai? Di certo i costi svizzeri non sono “italian friendly”, e con ciò non mi riferisco solo al costo di iscrizione (min 50, max 70 franchi per la 25 k), bensì ai costi collaterali di cibo e alberghi. A dire il vero con la partenza alle 10, e magari con un alzataccia, si può economizzare non poco. Tuttavia, a parte questo, ho l’impressione che questa manifestazione possa e debba fare di più verso l’Italia, a cominciare dalla comunicazione e per finire con alcuni dettagli, come le indicazioni linguistiche (davvero poche per gli italiani).
Infine, riporto una notizia che gli organizzatori mi hanno dato, con malcelato orgoglio: con 2267 iscrizioni (2202 nel 2015) è stato battuto il record della manifestazione. E siccome la precisione è…svizzera, completano i dati in questo modo. Iscritti 2267, partiti 2089, classificati 2059.
Classifiche
Engadiner Sommerlauf , 25 km, maschile
1) Samoei Micah Kiplagat, 1980, KEN 1:20.43,7
2) Riungu Eric Muthomi, 1990, KEN 1:22.12,4
3) Chege Geoffrey Githuku, 1990, KEN 1:23.57,4
Engadiner Sommerlauf , 25 km, femminile
1)Bekele Tola Helen, 1994, Schweiz, 1:33.13,1
2) Rüegger Susanne, 1984, Cham 1:38.02,4
3) Fischer Sabine, 1973, Glarus 1:38.18,8
Muragl Lauf km 11, maschile
1) Kadi Nesero, 1986, ETH 37.30,4
2) von Wartburg Geronimo, 1988, Zuoz 38.00,4
3) Ziganke Jens, 1988, D 38.49,6
Muragl Lauf km 11, femminile
1)Ricard Coline, 1986, Zuoz, 47.10,0
2) Gasparin Aita, 1994, Pontresina 49.03,7
3) Bissig Nicole, 1976, Celerina/Schlarigna 51.22,8