Con la maratona di San Valentino, svoltasi a Terni il 17 febbraio scorso, iniziamo questo nostro viaggio che, nelle intenzioni, vorrebbe quantomeno intaccare quel cono d’ombra sotto cui la FIDAL e la nomenclatura podistica hanno confinato i master.
Nata nel 2011, la maratona di San Valentino è giunta senza tanti clamori alla terza edizione nella quale ha conseguito un buon numero di adesioni (600 rispetto ai 480 del 2012) raccogliendo podisti in buona parte dal Centro e dal Sud dell’Italia. Per quanto riguarda il percorso, tranne un breve tratto in sterrato (il 28° km), esso è scorrevole ed è per larghi tratti in leggera discesa (più di 100 metri di dislivello) consentendo così la possibilità di ottenere ottimi risultati cronometrici e magari di avvicinarsi o di conseguire il proprio personale. Una indubbia testimonianza di quanto affermato sono i riscontri cronometrici ottenuti dalla gran parte dei vincitori di categoria.
La lista si apre con i vincitori assoluti, Alberico Di Cecco e Marija Vrajic, due vecchie conoscenze del mondo podistico che si sono espressi sui loro standard usuali. Nessun botto neppure per la categoria dei 35enni, che consacra Marco D’Innocenti e Katia Alcherigi, mentre un buon risultato cronometrico viene conseguito dalla MF40 Paola Salvatori che con 2:54:28 ottiene il suo personale, almeno su suolo patrio, abbassando di quasi cinque minuti il precedente limite realizzato a Latina nel 2009. Il pari categoria, il britannico Robert Iain Mead, si esprime anch’egli ampiamente sotto le 3 ore, sia pure lontano dai suoi limiti.
Robert Iain Mead ci consente, suo malgrado, di parlare di uno degli aspetti più strani che si riscontrano nelle classifiche, ai quali né la FIDAL, né gli altri cosiddetti enti convenzionati forniscono il benché minimo supporto perché si giunga ad una auspicabile soluzione.
Senza che ne sia in nessun modo responsabile, l’atleta britannico fa infatti parte dell’ampia schiera di podisti che, forse a causa del fatto d’essere iscritta ad una società italiana, finisce per essere variamente elencata nelle gare su strada riguardo al Paese per il quale gareggia. Nella classifica redatta dagli organizzatori della San Valentino Mead è infatti giustamente indicato britannico mentre, ad esempio, nel supplemento di “Correre” del mese di febbraio 2013 (pag. 136) è riportato che egli gareggia per l’Italia.
Casi del genere se ne possono rinvenire a centinaia e tutto ciò crea naturalmente imbarazzo in chi voglia fare un’indagine statistica seria e non desideri solo dare dei numeri. La questione tuttavia non ha solo risvolti statistici ma ha anche ricadute di ordine pratico. Come noto, in tempi recenti la FIDAL ha inteso adottare una normativa volta a salvaguardare i podisti di interesse nazionali, stabilendo che i premi non siano assegnati solo in base alla posizione ottenuta dagli atleti, ma anche in forza della nazionalità posseduta. Oltre a ciò, nelle competizioni su strada di livello nazionale e, soprattutto, regionale sono fissati dei limiti di partecipazione per gli stranieri che non siano tesserati FIDAL tant’è, ad esempio, che gli stranieri iscritti UISP debbono munirsi del tesserino di giornata per potervi prendere parte.
V’è in definitiva tutta una regolamentazione che ruota sulla nazionalità dell’atleta e che la rende di primaria importanza sia al momento delle assegnazioni dei premi, sia al momento delle ammissioni alle gare.
Parrebbe pertanto una logica conseguenza che la conoscenza del Paese per il quale un podista gareggia divenga essenziale per la correttezza delle gare e che i siti della FIDAL e degli enti convenzionati si sforzino nel rendere disponibile una tale informazione, per evitare che siano commessi degli errori o degli abusi.
Nulla di tutto questo. A parte che molti enti convenzionati non pubblicizzano neppure gli elenchi degli iscritti (l’UISP mi ha negato anche la possibilità di ottenere l’elenco delle società affiliate asserendo, prima di chiudersi in un dignitoso silenzio, che “non è possibile “esportare” i dati richiesti”), la FIDAL stessa nelle schede relative agli atleti tesserati omette di indicare il Paese per il quale essi gareggiano, e anch’essa non ha ritenuto, a tutt’oggi, di dover rispondere alle mie reiterate richieste sull’argomento.
Quali ne siano i motivi, non posso presupporlo. Certo è che non si rende così un buon servizio alla trasparenza e, soprattutto, non ci si pone come garanti d’una corretta applicazione delle norme. Oltre a creare sconcerto in chi ritiene che un ente sportivo non possa rifiutarsi di dare risposta ai quesiti che gli vengono proposti, non fosse altro che per una forma di rispetto. Quel rispetto che fa parte del bagaglio comportamentale cui un’istituzione sportiva non può che intimamente aderire.
Se qualcuno dei lettori è un conoscitore delle norme federali, mi piacerebbe poi sapere cosa avviene se un podista straniero vince una maratona passando per italiano mentre non lo è? Chi ne subisce le conseguenze regolamentari? il podista stesso? la società cui egli è iscritto? gli organizzatori che non hanno verificato la questione? gli enti che certificano la classifica? Spero proprio che qualcuno possa soddisfare questa mia curiosità.
Nell’attesa, proseguiamo nell’esame dei vincitori di categoria.
Il bravissimo Diego Canacci ha prevalso nella categoria MM45 con il suo personale di 02:48:08 mentre Tiziana Nesta ha fatto il vuoto nella MF45 con un notevole 02:59:48. Pregevole anche la prestazione di Claudio Giorgetti che con 02:46:22 ha stabilito il suo record prevalendo di poco nella categoria MM50 davanti a Fedele Sizzi (02:48:38). Di normale valore i 03:48:16 e 03:56:59 con cui Tiziana Vignini e Giuliana Pennacchi hanno prevalso rispettivamente nelle categorie MF50 e MF55.
Un piccolo giallo invece per la categoria MM55: la classifica ufficiale dà come primo Stephane Coppe con il tempo di 2:53:26. A parte che su di lui i compilatori di classifiche si scatenano con la più sfrenata fantasia: c’è una classifica FIDAL (Terni 2012) che lo indica anche, erroneamente, appartenente al gentil sesso, e, riguardo alla nazionalità, la classifica di Terni 2013 e il supplemento di “Correre” già citato (pag, 82) lo dicono italiano mentre molte altre classifiche (tra le quali Pisa e Milano 2011) lo elencano come belga, quel che più conta è che nelle passate maratone egli non è mai andato sotto le 5 ore. Ora, ritenendo impossibile che a quasi sessant’anni un essere normale possa migliorarsi d’improvviso di oltre due ore, ne consegue che il riscontro cronometro assegnatogli non possa che essere errato. Anche in questo caso il nostro podista non c’entra nulla, tuttavia finisce per essere, suo malgrado, un esempio, per altro non unico, dell’accuratezza con cui sono compilate le classifiche.
Annullando tale prestazione, la categoria MM55 è stata vinta da Roberto Battocchio con un crono di tutto rispetto: 3:03:12. Anche per le successive categorie maschili si sono avuti tempi più che discreti: Francesco Schisano ha primeggiato nella categoria MM60 con 3:11:11; Emilio Petrella nella MM65 in 3.33.24 e Giancarlo Ministro nella MM70 con 3:50:31. Le bravissime Silvana Ciocchetti (4:44:12) e Paola Cenni (4:11:27) hanno infine vinto rispettivamente le categorie MF60 ed MF65.
La tabella che segue riepiloga in conclusione i vincitori della maratona, sulla base delle categorie fissate dalla FIDAL. Preciso che gli organizzatori della manifestazione hanno determinato proprie categorie, in alternativa a quelle ufficiali, e quindi i relativi vincitori sono in parte diversi.
Categoria |
Cognome |
Nome |
Anno |
Società |
Tempo reale |
Assoluti M |
Di Cecco |
Alberico |
1974 |
Farnese vini Pescara |
02:24:13 |
Assoluti F |
Vrajic |
Marija |
1976 |
AK Veteran (CRO) |
02:51:39 |
MM35 |
D’Innocenti |
Marco |
1975 |
G.M.S. Subiaco |
02:30:33 |
MF35 |
Alcherigi |
Katia |
1974 |
Marathon Città di Castello |
03:21:07 |
MM40 |
Mead |
Robert Iain |
1972 |
Atl. Senigallia (GBR) |
02:52:09 |
MF40 |
Salvatori |
Paola |
1972 |
U.S. Roma 83 |
02:54:28 |
MM45 |
Canacci |
Diego |
1965 |
Project Ultraman |
02:48:08 |
MF45 |
Nesta |
Tiziana |
1968 |
Atletica Anzio |
02:59:48 |
MM50 |
Giorgetti |
Claudio |
1960 |
Amatori Podistica Terni |
02:46:22 |
MF50 |
Vignini |
Tiziana |
1961 |
Dinamis Falconara |
03:48:16 |
MM55 |
Battocchio |
Roberto |
1956 |
G.P. Olimpia Terenzano |
03:03:12 |
MF55 |
Pennacchi |
Giuliana |
1955 |
G.S. Marciatori Barga |
03:56:59 |
MM60 |
Schisano |
Francesco |
1953 |
Albatros Roma |
03:11:11 |
MF60 |
Ciocchetti |
Silvana |
1949 |
Astra Roma |
04:44:12 |
MM65 |
Petrella |
Emilio |
1948 |
4^ Stormo |
03:33:24 |
MF65 |
Cenni |
Paola |
1947 |
G.S. Lital |
04:11:27 |
MM70 |
Ministro |
Giancarlo |
1943 |
Amatori Podistica Terni |
03:50:31 |