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Colombo Francesca Milano City Marathon 2013 Che dire potrei esordire con:”Te l’avevo detto” del mio compagno e di tanti altri compreso il simpatico Maurizio Lorenzini, che cerca sempre di riportarmi alla realtà…
Ma  la mia  solita testardaggine e delusione per il mio 3h 24.14 di Treviso (visto che ad Amsterdam avevo strappato un 3.23.21) mi fa ritentare, un mese dopo, in una maratona che sento che non mi appartiene, ma dove ho esordito nel 2007 quando correvo da pochi mesi e che mi aveva regalato una grande gioia.
Per quanto riguarda l’organizzazione, la partenza, i ristori e gli spugnaggi direi che tutto è stato organizzato alla perfezione, non mancava niente e niente è stato lasciato al caso.  Anche il timido tifo era migliore che in passato, la giornata ecologica ha sicuramente aiutato e le condizioni climatiche erano buone per poter ottenere il proprio PB.
Qualche faccia nota ai cambi sembrava darti linfa, almeno fino alla mezza, dove sono passata perfetta per chiudere 3.20.56 tempo a cui ambisco da quando ho concluso Amsterdam, ma dal 25esimo in poi ho sentoto improvvisamente le gambe dure e una grande stanchezza come se tutti i lunghi, compresa la maratona di Treviso, non fossero mai esistiti. Soprattutto però mi mancava il solito mordente, quello con cui affronto sempre le gare a cui tengo, quel mordente che a Treviso, malgrado non mi sentissi al top, mi ha permesso di fare un tempo molto vicino al mio personale e di non mollare mai. Ieri invece al 30esimo, quando mi sono vista passare in 2.25 anziché 2.23, ho messo la freccia e mi sono ritirata. E’ vero, non l’avevo mai fatto, ma questa volta penso di aver fatto la cosa giusta, bisogna saper dire basta, sono stanca. La corsa deve essere un piacere e io purtroppo a volte questo lo dimentico! Ma questa volta me ne sono ricordata e sono stata felice della mia scelta.
Sì perché lei  è così è sua Maestà maratona, colei che non perdona e ci mette un secondo a ricordati che le devi rispetto, e che non la devi sottovalutare mai.
Per me rimane la regina delle distanze, l’unica gara che mi ha fatta inginocchiare e piangere più volte (vi sembrerà ridicolo, ma a volte riguardo il video di Amsterdam dove mi inginocchio e piango con le mani nei capelli per la gioia di quel personale).
Sua Maestà  non sempre ti ripaga, a volte lo fa, ma lo fa principalmente se tu ti sei comportato rispettandola come dovevi, riposandoti quando dovevi, gareggiando il giusto e facendo allenamento e non gara quando dovevi.
Quando strafai, La Maratona, ti punisce e ti ricorda chi comanda, ma quando ti ripaga, perché hai fatto tutto quello che dovevi, ti dà emozioni che nessuna altra gara ti può regalare.
Quindi chiedo scusa a sua Maestà perché questa volta le ho mancato di rispetto tirando alla Stramilano e pensando di poterla correre due volte a distanza di un mese.
Vorrei concludere complimentandomi con l’organizzazione perché questa volta a mio parere ha funzionato tutto. Sicuramente il nuovo tracciato così centrale è un po’ più lento per i giri di boa e per il tanto pavé, mentre la prima parte di gara fuori dal centro è velocissima.
Un bravissima anche alla mia cara amica Stefania Sandri che si è tolta una bella soddisfazione con un meritatissimo 3.14.. grande Stefi!