
Fino al decimo km si passa tra zone periferiche, Stadio Meazza e i parchi della Milano che corre e la gamba gira bene, anzi sento di stare meglio rispetto alla prima esperienza sulla 42k tanto che a volte devo stare attento a non scendere sotto i 5/km. Comincio a pensare che al primo cambio staffetta vedrò qualcuno dei miei, ma giunti in Lotto non scorgo nessuno e allora via verso i primi lunghissimi e interminabili viali milanesi.
La media è sempre alta tanto che spingo per chiudere la Mezza sotto anche alla media che mi ero prefissato in caso di preparazione perfetta, tanto le gambe per ora rispondono al cervello e non ho grossi problemi alla caviglia. Giro alla Mezza 3 minuti sotto alla previsione e quasi mi soprendo. Penso che fra due km vedrò Lella e ciò mi darà forza per arrivare brillante almeno fino al 30°.
Al cambio vedo tutti gli staffettisti e Lella mi incita sia all'andata che al ritorno dalla Centrale e ciò mi da carica visto che siamo ormai in discesa si fa per dire. Ora do tutto per tentare ciò che avevo in mente, ossia accelerare dalla Mezza fino al trentesimo km per guadagnare, tanto la crisi l'avrò lo stesso e allora si fa il tutto per tutto. Riesco ad arrivare allo scoglio dei trenta con una media che mi tiene sulle 3h45' ma non mi illudo, sarà dura e quasi impossibile chiudere cosi. Ogni rifornimento è manna dal cielo e approfitto perfino di uno spugnaggio per dissetarmi dopo aver preso il gel (igiene zero ma questa è corsa); proseguo fiducioso ma consapevole che sta per arrivare il fatidico muro dei 35. Al terzo cambio incrocio Gio che mi saluta e riesco anche a sorridere mentre mi fa una foto, quindi vuol dire che il cervello è reattivo. Ottimo segnale.
Dopo pochi minuti mi supera un grandioso Claudio che nel tempo record di due secondi mi snocciola la sua tattica di corsa, io la recepisco ma mi esce solo un "VAI"!!! Sono quasi cotto.
Nonostante la fatica cresca riesco ad attestarmi intorno ai 6/km e a portarli fino alla soglia del rifornimento del km 40 quando riesco a ricongiungermi col mio compagno TRT che mi confema come non riesca neanche a spiegarmi la sensazione che sta provando; lo rassicuro e viaggiamo a braccetto fino all'ultimo km quando spinto dalla disperazione/forza di volontà piazza uno scatto che sa tanto di un vaffanculo alla fatica e mi lascia solo per gli ultimi 1000 mt. Faccio a fatica le ultime curve quando in prosssimità del cartello dei 400 mt all'arrivo sento un cedimento alla gamba sinistra che dopo qualche decina di metri si trasforma in ciò che volevo non accadesse mai...un crampo. Mi trascino per qualche metro e poi penso che 250 mt non sono nulla di fronte a 42 km corsi a quel ritmo.Vedo l'arco e il timer e siccome sono un esibizionista la prima cosa che mi viene in mente la faccio e quindi eccoti la foto stile Usain Bolt per il mio 3h51'29"...nuovo Personal Best della mia storia di maratoneta.
Grazie a tutti il vostro RAION