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Il 20 ottobre si è svolta la terza edizione della Lago Maggiore Marathon, manifestazione internazionale  di corsa su strada competitiva cui sono state aggiunte altre tre non competitive (una 33k, una maratonina e una staffetta 21k+21k).
La novità di questa edizione è stato il percorso: non più 42 chilometri da correre da Arona verso Verbania, ma partenza ed arrivo posizionati nello stesso punto, Piazza Garibaldi di Pallanza. Inoltre, ci sono state delle piccole varianti anche lungo il percorso: gli atleti, infatti, hanno affrontato subito il giro intorno a Villa Taranto, suggestivo per il panorama, ma impegnativo per la lunga salita, per tornare sul lungolago all’altezza della frazione di Suna e da lì imboccare la SS33 fino all’undicesimo chilometro. Dopo il passaggio sul fiume Toce, i corridori hanno deviato verso il Tecnoparco e poi sono tornati nuovamente sulla statale passando il pittoresco paesino di Feriolo, Baveno e giungendo a Stresa, dove era posizionato l’arrivo della mezza e il cambio delle staffette. A questo punto il percorso prevedeva di correre ancora due chilometri verso sud per arrivare al giro di boa ed imboccare la via del ritorno.
Dopo il secondo passaggio davanti ai maestosi hotel di Stresa e sul lungolago di Baveno, gli atleti si sono diretti nuovamente verso il Tecnoparco, dove hanno trovato il traguardo della gara dei 33k. Da qui in poi rimanevano solo i maratoneti e gli staffettisti ad affrontare gli interminabili ultimi nove chilometri.
L’ultimo cambiamento di percorso si trovava al 41° chilometro, quando i corridori sono stati fatti andare verso il centro di Pallanza per poi sbucare davanti a Villa Giulia (sede dell’Expo) e percorrere il rettilineo finale tra gli applausi e gli incitamenti degli spettatori.
Gli iscritti sono stati numerosi: circa duemila, divisi tra maratona (661 arrivati), maratonina (681 arrivati), 33k (486) e staffetta (68 coppie). Da sottolineare la presenza di numerosi atleti stranieri, soprattutto svizzeri ma anche russi, estoni, austriaci, slovacchi, tedeschi, cechi, inglesi per citarne alcuni.
La maratona è stata vinta dal keniano Charles Maina che ha chiuso la gara praticamente senza rivali in 2h16’50’’. Al secondo posto si è classificato Benazzouz Slimani della CUS Parma (2h20’07’’), seguito dal russo Alexander Krotovich (2h24’13’’).
La gara femminile non ha avuto storia, dominata dall’atleta etiope Zeytuna Mude, che ha chiuso in 2h37’17’’, distaccando di oltre trenta minuti le italiane Simona Giuliani e Simona Cassissa, classificatesi rispettivamente al secondo e terzo posto.