Leonard e Weldon sono arrivati a Roma pochi giorni prima della Maratona di Roma. Sono due figli dell'Africa moderna, sanno muoversi, parlano un buon inglese, sono giovani e negli occhi hanno la voglia di vincere. Iten, la località in Kenya dove si allenano, è lontana dal nostro comodo mondo, ma è il paradiso da cui arrivano uomini che corrono a 20km/h. Lo sanno fare da sempre, lo hanno nel sangue, è il loro mezzo per vivere e trovare il riscatto che meritano. La vecchia Europa ha capito da tempo che il futuro è lì e spesso, pur di tagliare per prima un traguardo, spreme le gazzelle keniane finché loro, al mattino, continueranno ad alzarsi prima dei leoni.
Leonard Kipkoech Langat - Weldon Kiprono Korir sono due atleti che Purosangue accompagna in ogni aspetto della loro vita, non c'è solo il traguardo, c'è la formazione e la voglia di dare loro un futuro che andrà anche oltre quell'amato e odiato 42° km!
In questi mesi abbiamo fatto di tutto, noi del Progetto Purosangue, tutti i nostri amici hanno indossato la maglia rossa di Purosangue sotto i diluvi di Roma, letto le nostre storie e condiviso la lotta al doping.
Ma quando un sogno è lì, ad attenderti dietro la curva, allora fai di tutto per arrivare a realizzarlo. E gli amici lo sentono.
Alla gara di domenica il nostro Leonard ha fatto un miracolo giungendo terzo alla suo esordio sulla distanza... braccia aperte, elmo in testa e sorriso sulle labbra. Secondo me non c'è immagine più bella per descrivere uno sport!