Potrei esordire con “forse la più bella dopo Londra” o forse potrei dire “la mia maratona perfetta”, quasi perfetta come quando feci 3.29 a Torino con il negative split senza lunghi.
Una maratona improvvisata, senza lunghi dopo il mese di agosto passato con le stampelle per un distacco del malleolo a causa di una brutta caduta e dove mi sono goduta ogni km di una maratona organizzata alla perfezione dove niente, e dico niente, è lasciato al caso.
La prima cosa che mi ha colpito è stato l’arrivo. Sabato durante il ritiro dei pettorali, siamo andati a vederlo in un palazzetto tutto illuminato di luci viola, con pon pon girls, stelle filanti, insomma un arrivo scenografico e di sicuro emozionante.
Già dal ritiro pettorale si capisce che siamo in Germania: c’è una ricevuta per tutto anche per la restituzione del chip. Anche il Marathon Village è molto bello e si respira quell’aria di maratona internazionale dove c’è addirittura un pannello con tutti i nomi dei 15.000 partecipanti, incredibile!
La serata passa in compagnia del mio compagno Simone e dei miei cari amici Marcella Giana, Simone Confalonieri e Fabrizio Garancini.
Sul cibo stenderei un velo pietoso, credo la peggior pasta della mia vita, ma mi sono sforzata e l’ho mangiata pensando alla gara.
L'indomani alle 9.50, dopo un breve riscaldamento, entriamo in griglia. L’entrata è un po’ faticosa, c’ è tanta gente e alla fine tra official time e real time perderò quasi 50 secondi, ma questa volta poco importa e perdo di vista già in partenza Simone e gli altri, probabilmente già posizionati più avanti di me.
Alle 10 dopo la presentazione in grande dei top runners ecco lo sparo e via… Mi concentro e penso a mettermi su un ritmo più facile possibile e mille pensieri intanto mi scorrono per la testa e anche un po’ di paura, la paura di chi non è pronta, di chi è stata ferma e che ha ripreso a correre solo da 1 mese e mezzo, ma cerco di non agitarmi e di godermi questo spettacolo, sì lo spettacolo di una maratona che passa in centro per i primi 12 km, con bande musicali, gente che tifa, che chiama il tuo nome, con ristori perfetti gestiti veramente bene dallo staff.
Procedo regolare, di una regolarità che quasi mi spaventa, intorno al 4.56 di media, mi sento bene, le gambe e il fiato sono facili, ma i km sono ancora tanti. Dalla mezza in poi siamo un po’ in periferia, una periferia però articolata da paesini pieni di gente con la birra in mano che fa il tifo, come se anche loro festeggiassero il tuo passaggio e io divertita mi godo tutto questo. Passo al 30esimo ancora sotto i 5 al km e penso quando mi verrà la crisi da non lunghi, cerco di allontanare i brutti pensieri e procedo, sto bene. Dal 35 esimo km cominciamo a rientrare verso il centro e qui comincia la vera gara,.. Sto ancora bene, ho calato qualche secondo al km, ma niente di che. Penso che non manca tantissimo e le bande musicali e il tifo con la gente che ti chiama per nome e ti grida Super, go Francesca mi caricano. Penso che ancora tutto può succedere, ma procedo concentrata e penso che sto forse facendo quasi meglio oggi di quando riuscii a fermare il cronometro a 3.23 preparandola e questo mi fa sorridere.
Al giro di boa incrocio la Marcy ,lei è al 40esimo ha quasi finito e la incito.
La parte finale è un tifo incredibile dal 39esimo in poi. Al 40esimo comincio a essere un po’ stanca, ma penso che manca poco e che poi entrerò in quel palazzetto incredibile pieno di luci e dall’atmosfera un po’ magica. Scorgo il 41° km e vorrei aumentare, ma non credo di essere riuscita a farlo. Entro finalmente nel palazzetto dove, da quando mi ero iscritta a maggio, ho sognato di entrare e ci entro con il pugno alzato perché ho corso veramente una maratona perfetta… taglio il traguardo 3.32.11 e mi viene il magone, il magone di una gara corsa senza km nelle gambe, ma con un grande cuore e una grande testa.
Corretela questa maratona perché è egregiamente organizzata ed è velocissima. I complimenti a mio marito Simone che chiude in 2.54 senza aver fatto più di 25 km da anni, alla mia amica Marcella per il suo 3.12 e a suo marito Confalonieri per il suo 2.51 e al grande Fabri Garancini che ha chiuso in 3.04.