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Milano Marathon 2015 Maurizio Lorenzini partenza foto Roberto Mandelli

SERVIZIO FOTOGRAFICO  -

Quindicesima edizione della Milano Marathon, sono cambiate molte cose dalla precedente, complessivamente in meglio. La location di partenza e arrivo è la stessa, quindi più agevole, è ben posizionata rispetto alle esigenze, facile da raggiungere, gli spazi circostanti sono adeguati, anche grazie ai giardini.
 
Il percorso è nervoso nella prima parte, si fa due volte il cavalcavia dei bastioni di Porta Venezia, ci sono parecchie curve e alcuni chilometri di sampietrini e rotaie, anche se il passaggio in centro città vale veramente la pena. La seconda parte di gara è complessivamente più veloce, però la stanchezza,associata ad una giornata calda quantomeno per correre la maratona, rende difficile correre più velocemente, forse anche solo mantenere il ritmo iniziale. La prova provata sono i tempi registrati dagli amatori nella seconda mezza, ma questo accade quasi sempre , anche in circostanze favorevoli.
 
La maratona di Milano è tornata a Milano e già questa mi pare una buona notizia, una città dove correre per qualche motivo non è mai stato facile, ma tutto sommato credo che le cose siano andate bene tenendo presente che non c’era il blocco del traffico. Magari avremmo fatto volentieri a meno della gassificazione a cui siamo stati sottoposti in via Washington, quando una lunga coda di auto ferme teneva il motore acceso, nonostante non facesse né freddo , né caldo e il carburante non costa poco.
 
I numeri dicono 4002 classificati in maratona , anche se per precisione va detto che 22 sono transitati oltre il tempo massimo previsto di 6 ore, concludendo comunque la loro prova.
Invece sono 2212 i team di 4 podisti che hanno concluso la distanza di 42,195 km suddividendosi più o meno equamente la fatica.
Sempre i numeri della maratona dicono un incremento del 14 % ( 2014 = 3556) , di questi tempi è un buon risultato, che poi sia l’inizio di un trend positivo è da vedere, ma parlando con diversi podisti si ha la sensazione che le cose siano andate meglio e fanno ben sperare per il futuro..
 
I risultati della gara ormai li conoscono tutti, mi soffermo invece su alcuni particolari.
I tempi al maschile non sono malvagi ma è lecito chiedersi se non possano essere migliori, il percorso è complessivamente veloce, anche secondo gli stessi top runner; al femminile i passaggi alla mezza sono stati veloci, troppo veloci, lo split dice tutto, la vincitrice Lucy Karimi ha impiegato 5 minuti in più nella seconda parte di gara.
E gli italiani? Delusione al maschile, in particolare per El Mazoury, al suo esordio in maratona si prospettava un 2h13’, infatti è passato ai 10 k in 31’33 , ma poi si è ritirato prima della mezza. Eccessiva aspettativa? Ha battuto Lalli e Meucci nelle 10 K su strada, ma la maratona è un'altra storia.
Ci salviamo con Tommaso Vaccina, 2h24’49, peraltro con una partecipazione tutt’altro che programmata.
Al femminile ottima prova di Fatna Maraoui, che ha realizzato il suo personale ( 2h33’16) dopo una gara tatticamente perfetta. Meno bene Layla Soufyane, che ha chiuso in 2h38’ calando parecchio nella parte finale della gara.
 
Bello rivedere Haile Gebrselassie, ha fatto la prima frazione della staffetta, girando poco sopra i 3’/km, peraltro nel tratto meno veloce. I suoi avversari non potevano veramente batterlo oppure ha prevalso il timore reverenziale nel correre insieme a “the legend of running”?